giovedì 30 dicembre 2010

“Dimidium facti, qui coepit, habet”


ansimano

i pensieri ~ hanno il fiato corto
hanno errato per ben 365 lunghi giorni
ed alcuni, ora, quasi asfittici, agognano aria


il vecchio ~ il passato che arretra, accorda il passo al nuovo ~ al presente che incede
e a mezzanotte in punto, loro, semplicemente, si fondono, procedendo congiuntamente in un continuum "unico e indissolubile", ed allora sapete io che faccio, a mezzanotte in punto li emancipo affinché prendano ossigeno e rincasino spumeggianti, poiché nulla del nostro trascorso ~ vissuto va ignorato [obliato] bensì, salvaguardato, accudito, medicato, e riposto delicatamente.


 Buon Anno
a tutti Voi, Amici vicini e lontani
che allietate e rendete vive queste pagine



"Freedom"~ Duy Huynh

"Chi ben comincia è a metà dell’opera"
~ Orazio

lunedì 27 dicembre 2010

Rio Abajo Rio


"Il fiume sotto il fiume"


In questo periodo sto leggendo il libro "Donne che corrono con i lupi", e la sola Prefazione è già di per sé assai espressiva, significativa, ed apre il via ad innumerevoli riflessioni...

"Siamo pervase dalla nostalgia per l'antica natura selvaggia. Pochi sono gli antidoti autorizzati a questo struggimento. Ci hanno insegnato a vergognarci di un simile desiderio. Ci siamo lasciate crescere i capelli e li abbiamo usati per nascondere i sentimenti. Ma l'ombra della Donna selvaggia ancora si appiatta dietro di noi, nei nostri giorni, nelle nostre notti. Ovunque e sempre, l'ombra che ci trotterella dietro va indubbiamente a quattro zampe".

La donna moderna è un garbuglio di attività. E' spinta e costretta a essere tutto per tutti, e spesso, come l'autrice scrive, noi donne viviamo la vita come "travestite", condizionate dalla paura di avventurarsi da sole o di rivelarsi, paura di cercare, paura di mostrare il proprio lavoro imperfetto se non è ancora un'opera completa, paura di provare il nuovo, paura di affrontare... di parlare... fermarsi... agire... sempre intente a contare fino a tre, senza cominciare mai...

L'autrice la definisce "Wild Woman", perché il suono di queste due parole riecheggia quel "Llamar o tocar a la puerta", che significa alla lettera "Suonare lo strumento del nome per far aprire una porta". Vuole dire usare le parole che intimano l'apertura di un passaggio. Anche la donna più repressa ha una vita segreta, con pensieri e sentimenti nascosti, che sono lussureggianti e selvaggi, ovvero naturali. Anche la più prigioniera custodisce il posto del sé selvaggio, perché intuitivamente sa che un giorno ci sarà una feritoia, un'apertura, una possibilità...

... ma riunirsi alla natura istintuale non significa però disfarsi, cambiare tutto, riunirsi a Lei significa fissare il territorio, trovare il proprio branco, stare con sicurezza e orgoglio nel proprio corpo, indipendentemente dai suoi doni e dai suoi limiti, parlare ed agire... essere consapevoli... vigili...

mercoledì 15 dicembre 2010

Festina lente


Lei, vorrebbe
come dire... affrettarsi
ma assai lentamente ~ cautamente

per potersi così organizzare, ed affrontare con disinvoltura, temerarietà, tanto le scortesie ~ scorrettezze, quanto le premure ed attenzioni, che la vita, ora prevaricatrice, altre, magnanima e scialacquatrice, le elargisce.

Ma è nell'inciampo dei piedi che talvolta la fanno incespicare, vacillare un po', a causa delle parole che soventemente inibite, perplesse, indugiano... rimanendo impappinate sulle labbra che le trattengono, dissuadono dal palesarsi, che tradisce la sua indole mostrando palesemente il suo imbarazzo, disagio. Allora pensa che sarebbe assai ameno, seducente, riuscire a padroneggiare gli accadimenti con disinvoltura, sincronia, e a catalizzare così l'attenzione su di sè, senza dover arrossire o tentennare...

magari
essere come la luce
che sottile e astuta filtra
anche dalle imposte chiuse
dominando la scena con maestria e stupore


"Ragazza timida" ~ Sophie Vogel 

 

venerdì 10 dicembre 2010

Polvere


La polvere, se potesse
potrebbe raccontarti molte cose
ha una sua memoria ~ insidiosa, parassita

si nutre di ricordi

con indifferenza
arrogante, si deposita
su libri ~ foto ~ quadri
vecchi mobili di case abbandonate

prende possesso.

Pensi di poterla catturare
ma è solo una parte infinitesima
e Lei, beffarda, controluce, danza
e torna a sedimentare, ad estendere il suo dominio


"Ballerina" ~ Renata Brzozowska ~

venerdì 3 dicembre 2010

Macrocosmo e microcosmo


Ci sono
molti modi
di vivere la Vita

personalmente
mi seduce e delizia farlo
setacciandone e svicerandone

i risvolti più reconditi
quei brevi sussulti ~ balenii
attimi infinitesimali, che altrimenti
si disperderebbero come un batter di ciglia
nell'immensità, magnificenza dello spazio che ci circonda

e da romantica truffaldina, inde~fessa quale sono
tramutarli da impalpabili e invisibili, in maestosi e insigni

perchè
Macrocosmo e microcosmo
sono indissolubili e l'uno necessità dell'altro


foto di albafucens

"Si parva licet componere magnis"
Se è permesso paragonare le cose piccole alle grandi

~ Virgilio ~

lunedì 29 novembre 2010

Ri ~ flessioni


stornella e danza
il vento in Autunno

è un menestrello ~ un Casanova
dalla voce suadente, seducente, a volte
confabula e sussurra, lambendo appena, altre,
impetuoso, mulinando... ghermisce e ammalia

inebria e rapisce
anche
me

è un
Caos calmo
pur tuttavia


martedì 23 novembre 2010

Luggage


Per un po' di giorni trascurerò il mio ed i vostri Blog

ho purtroppo delle scadenze importanti da rispettare e poi... venerdì mattina, c'è un treno che mi aspetta per portarmi a Modena, dove lavora una mia carissima Amica per passare insieme questo fine settimana, ed oltre a Lei ad attendermi all'arrivo, ci sarà anche una fittissima~issima agenda di appuntamenti
Maliziosi!!!
vi ho visti sorridere ^ _ ^

I miei appuntamenti saranno con mostre, monumenti e posti incantevoli da visitare, andrò sicuramente a Parma, forse a Milano e poi non so ce la farò... ma mi piacerebbe assai, dato che sono così vicina, riuscire a fare anche una toccata e fuga a Venezia, per un piccolo tuffo nel mio "Passato Remoto" (per chi mi segue da un pò, già sa...) e rivivere così il momento in cui con una valigia in mano ci arrivai a soli 22 anni, per lavorarci e con l'intenzione di viverci, invece, è dal 28 ottobre del 1987 che sono andata via, e non ci sono mai più ritornata...


Buon weekend a tutti voi


lunedì 15 novembre 2010

Omnia mutantur...


... nos et mutamur in illis

Madre Natura
sognante e serafica
illanguidisce in Autunno
è come lievemente anestetizzata
accattivante, si denuda, imporporando
sedimenta e assopisce ammansita dall'humus che l'accoglie

inspira ed espira
si ristora e rigenera

... in attesa ...


"Madre Natura"
~ Antonella da Lio ~



"Omnia mutantur, Nihil interit"
(dal Libro XV delle "Metamorfosi" ~ Ovidio)


"Omnia mutantur" ~ tutto cambia
potrebbe ricordare il detto di Eraclito "Panta rei" ~ Tutto scorre
se non fosse per la seconda parte dell'esametro "Nihil interit" ~ ma nulla scompare, per Ovidio infatti nel libro delle Metamorfosi, l'universo è visto come luogo di eterna trasformazione... una continua metempsicosi (fonte da web).

"Omnia Mutantur, nos et mutamur in illis"
~ Tutte le cose mutano, e noi mutiamo con esse ~

venerdì 5 novembre 2010

Hypotheses non fingo


Le Mani

le Mani, raramente
rimangono inerti e inefficienti
sono primitive ~ istintive, sempre in fermento
hanno bisogno di potersi esprimere, le Mani, costantemente

sono un po' rabdomanti, le Mani
a volte, vibrano e percepiscono flussi emozionali
allora, quando avviene, hanno l'urgenza di incontrarsi
stabilire un contatto

... così si cercano ...


"Mani " ~ Angela Raimondi

e comunicano in silenzio
dapprima in punta di dita, esitanti
per poi scivolare più sicure e audaci le une nelle altre
si mettono così a raccontare e disegnare storie, le Mani
filo dopo filo, con dolcezza ~ tessono elaborati arabeschi

e poi, respirano, le Mani
sfiorano, vagano, giocano, precipitano, ascoltano
contemplano, a volte indugiano, e altre invece corrono
seguendo percorsi articolati, fatti di bivi, curve,
tornanti, rettilinei, colline o montagne

si amano le Mani

~~~~~~~~~~~

... non a caso, il tatto è il “primo” senso ad essersi evoluto e che si sviluppa già nel bambino allo stato embrionale, durante la gravidanza.

giovedì 28 ottobre 2010

la Malia del mattino


Sull'autobus gremito di volti ancora un po' storditi e stropicciati, mentre gli occhi, fugaci e un po' svagati, bighellonavano curiosi senza alcun traguardo, all'improvviso, sono reciprocamente incespicati, e lo sguardo ancora un po' balbuziente, per un "guizzo" di tempo è rimasto come ingarbugliato, nel districarlo, un sorriso turbato e disorientato è sbocciato disobbediente sulle labbra, e le gote, maldestre, si sono ammantate di rosso, direi... che è un frangente assai delizioso ed innocente, per iniziare una giornata in modo armonioso e leggiadro

e perché no
anche per smarrirsi un pò...
profuma e pulsa, oggi, il Mattino.


"Futile Resistenza" ~ Elżbieta Brożek
 

sabato 23 ottobre 2010

La Musica dell'acqua


Onde anomale
lambiscono lidi sotterranei
levigano asperità ~ plasmano nuove forme


"Tuffo" ~ Angela Raimondi

A volte origliando alcune canzoni o parole, queste suscitano ~ ispirano, risvegliano in noi forti emozioni e sensazioni, che possono essere di seduzione, malinconia, delizia, entusiasmo, turbamento... ma anche di disagio, inquietudine, disorientamento... in base alla loro tonalità, intensità, melodia... di ciò che vanno ad esprimere...

noi essere umani
siamo composti al 70% di acqua,
ed allora capisco forse... perché le note e le parole
a seconda di come le percepiamo, recepiamo e facciamo nostre

implodono... e deflagrano 
tramutandosi in ruscello, cascata o in torrente in piena

@lba

~~~~~~~~~~~~~~~

lunedì 18 ottobre 2010

il "Savoir-faire dei sensi"


"Bacio nel grigio" ~ Jadwiga Hajduk


A occhi chiusi
tutto è più nitido

la vista
cede il passo
agli altri sensi

che acuiti
esplorano curiosi
nuovi orizzonti,  percependo
anche le sfumature più
lievi

la
vita a volte
ci parla sottovoce


circumnaviga

il cuore
e sfiora

delicatemente l'anima
seduce e inebria ~ fa il solletico


martedì 28 settembre 2010

Fulvia


... incede tra la gente quasi sempre a capo chino, i capelli ribelli a ricoprirle il volto, scevro da trucchi e belletti, perché ama essere al naturale e poi così evita anche di evidenziarsi, convergere su di Lei gli sguardi della gente, e può quindi osservare ciò che la circonda in sordina... vedere, senza essere osservata.

Lo sguardo, anche laddove esprime gioia, serenità, è sempre un po' assorto, incline alla malinconia, forse perché ama immensamente le atmosfere delicate e soft del passato, mentre a stargli dietro, a questo mondo che vorticosamente le "gira intorno ~ ogni giorno" proprio non ce la fa, che poi, a Lei, di stare al passo con i tempi non le è mai importato, sognatrice com'è, alla ricerca "dell'Isola che non c'è" ma che per Lei esiste, ohhhhhhhhhh, se esiste...

"... se ci credi ti basta, perché poi, la strada, la trovi da te"

 Come dice Daniel Pennac nel suo libro "La Prosivendola"

"Dorme, come ha sempre dormito, al riparo dalla vita..."

Ora però si è destata, gli occhi li ha ben spalancati e anche se non le piace tutto ciò che vede, dato che "Il mondo non lo puoi fermare" allora, il mondo ha fermato Lei...

Ma seppur fragile, o come dice una sua carissima amica “da maneggiare con cura", Lei ama immensamente le sfide con la vita, gettargli il guanto, equivale solo a stuzzicarla, spronarla, ed allora arriva addirittura a barare con se stessa, costringendosi così a reagire, tentare, anche laddove mai penserebbe di poter riuscire.

... e dato che la fortuna però è cieca, ma la sfiga ci vede benissimo, allora, per scaramanzia, si è regalata un paio di occhiali con le lenti fumè, per proteggersi, filtrarla un po' questa realtà alla quale fatica tanto ad abituarsi, e che sente così estranea, in modo che le arrivi attutita, e possa quindi imparare a metabolizzarla piano, piano...

... e poi, dato che di girargli intorno a questo mondo si è stufata, ha deciso finalmente di entrare a farvi parte, e si è comprata anche un paio di scarpe nuove, perché il cammino da intraprendere è lungo, e a tratti scosceso

che la vita
se devi attraversarla è più faticosa
ma anche più bella e ricca di imprevisti


~ Gabrielle Dumont ~

lunedì 20 settembre 2010

Eidos


"Finora la mia presenza,
c'era o non c'era, non spostava niente
... dice che ci sto e così ecco qua me n'accorgo pur'io che ci sto"


Ricomincio da Qui... da dove ho lasciato

"Mi chiedo da solo:
non me ne potevo accorgere per conto mio di esserci?
Pare di no. Pare che ci vuole un'altra persona che avvisa"
.

"Montedidio" ~ Erri De Luca


"Io cammino di notte da sola" ~ Amalia Gré



Io cammino
di notte da sola
poi piango poi rido
e aspetto l’aurora

Ed è
una realtà
tutta mia
è una strana atmosfera
pervade la mente
di sera

Io vivo
a volte infelice
a volte gaudente
talvolta vincente o perdente

Ed è una vita d’artista
così altalenante
ma quello che creo
è importante per me


Io cammino
di notte da sola
poi piango, poi rido
poi parlo, poi rido
poi grido


Eidos ~ significa "idea", "immagine", "forma"
L'eidos "è la natura interna della cosa, è il relativo nucleo interno ed invisibile, l'eidos è ciò che causa ad una cosa quel che è, cosa è, e senza la quale perde significato".

lunedì 7 giugno 2010

A Quo...


Ogni tanto, mi piace rifugiarmi nel silenzio, per spolverare, arieggiare le stanze che teniamo chiuse a chiave, provare a mettere un po' di ordine, al tumulto caotico e disarmonico dei pensieri che a volte ci sovrastano...

quando ti ci addentri, trovi un vero habitat ~ un ecosistema di emozioni e sensazioni, che pullula e ferve di vita propria, ed io me ne sto lì... serena e paziente seduta all'arcolaio, a dipanare il filo dei pensieri per cardarli dalle impurità, e tessere così nuovi, temprati orditi e canovacci

"La parola è un'ala del silenzio."
~ P. Neruda ~

e dopo tante parole
al momento voglio esplorare l'altra ala...


"Senza Titolo" ~ Adriana Laube


L'amitiè virtuelle.

N'a pas de distance
ni de frontières.

Visage inconnu et imaginaire
avec gran coeur,
ed qui tous le jours
se soucie de toi
se confie à toi
partage ses dècouvertes
te souhaite le meilleur pour toi.

Le soir venu vient te
souhaiter une bonne nuit
ed te dire à demain...

Bien souvent le matin, elle est
la première a te aouhaiter
une merveilleuse journèè...

C'est elle que tu ressen
ausii réelle que virtuelle

~
autore sconosciuto ~

... tutto questo solo per ringraziarvi di avermi tenuto compagnia per un lungo anno, e dirvi in modo un po' arzigogolato, che tutto ha un inizio e una fine, e che per me questa bella avventura termina qui

Mi prendo giusto il tempo nei prossimi giorni per passare a leggervi e salutarvi, poi chiudo il blog rendendolo temporaneamente privato in attesa magari che mi venga voglia di riaprirlo in futuro... lasciarlo on line muto non ha senso, cancellarlo non potrei mai perché non ci sono solo io ma anche tutti voi qui dentro, i vostri saluti, pensieri, emozioni, riflessioni, commenti... che per me sono preziosi.

Anche se chiudo conto però di passare a curiosare tra le vostre belle pagine di tanto in tanto per lasciarvi un commento, un saluto, quindi non vi siete completamente liberati di me... :)


Buon proseguimento a tutti Voi

venerdì 28 maggio 2010

Pneuma


voglia di...
impalpabilità ~ evanescenza

accarezzamenti

luce, aria ~ sole
sulla pelle e tra i capelli

... fluttuare ...

in balìa del vento
titubante ~ tergiversando
lasciandosi adescare, traghettare
dalle ali della fantasia


"Les vents tournent" ~ Gabrielle Dumont
 

martedì 18 maggio 2010

il Muro


I cuori scissi
anelano riunirsi
vite recise

lenta scorre la vita
scalfita sulla pietra


"Oltre il Muro" ~ Angela Raimondi


Cade Novembre
e una breccia si apre
sconfitto è il muro

dalle macerie
addolcite dal sole
risuscita la vita




La caduta del Muro di Berlino
9 Novembre 1989

lunedì 3 maggio 2010

oltre lo Specchio


Specchi spergiuri
rivelano sembianze
difformi e deformi

occhi smarriti
mendicano risposte


"Reflection" ~ Patrica Krebs


A volte, la percezione che abbiamo delle nostre qualità, capacità, è alterata da ciò che gli altri percepiscono ed elaborano di noi, rendendoci disorientati e inadeguati

gli occhi e la mente, se offuscati
sanno essere degli abili simulatori, commedianti

quando succede, allora, io semplicemente chiudo gli occhi e libero la mente dai pensieri, e mi recito "shhh..." piano piano, come un mantra, confidando nel suo potere taumaturgico, cioè "liberare la mente dalla realtà illusoria e dalle inclinazioni materiali", e quando li riapro, sono più consapevole

« Conosci te stesso... »

dice un'iscrizione greca sul tempio dell' oracolo di Delfi
L’autocoscienza è un tema molto antico nonché il fondamento di numerose discipline filosofiche, definibile come l'attività riflessiva del pensiero con cui l 'IO, diventa cosciente di sé, e a partire dalla quale è possibile avviare un processo di introspezione rivolto alla conoscenza degli aspetti più profondi dell'essere. ~ Wikipedia

martedì 27 aprile 2010

Il peso della Farfalla


"Il peso della farfalla”
~ Erri de Luca ~

è una favola di grande poeticità: narra dell'incontro tra il camoscio, anzi, "il re dei camosci" e un bracconiere che ha passato la vita a cacciare di frodo le bestie in montagna, entrambi sono in fine di esercizio, in fine di carriera, si portano appresso una stanchezza assaporata... sazia... e sanno che non ce n'è ancora, e che non ne vogliono ancora.

L'incontro tra i due avviene in un ambiente perfetto, dove la presenza umana è in minoranza assoluta, e il vecchio bracconiere qui incontra il più bello e perfetto animale di montagna, il "camoscio", un acrobata, un atleta di quelle vette, e lo va a stanare, ma per ammirazione

perché, ecco

dentro il cacciatore ci deve essere il sentimento dell'ammirazione, che è un sentimento pulito, non deve essere mischiato con l'invidia che invece ti fa pensare che tu puoi essere, o che potresti essere al posto di quello, l'invidia deve essere un sentimento transitivo, nel senso che ti illude e ti lusinga con la possibilità di poter essere come... di raggiungere quella perfezione... quella precisione che ammiri in un'altra persona

mentre l'ammirazione è ferma, sa che non c'è nessun termine di paragone, e sa che non potrai mai essere come... perché non lo stabilisce il termine di paragone, perché tu non potrai mai essere come la cosa che ammiri, e quindi mantieni una distanza, ammiri e basta...

l'ammirazione ti consente di misurarti con quella perfezione, con quella meraviglia, e anche di abbatterla e di conquistarla... di catturarla... però devi essere un ammiratore, e non un invidioso

perché il peso della farfalla?

perché la farfalla
è il simbolo della regalità
e sul corno di questo re dei camosci
c'era sempre in tutte le stagioni una farfalla bianca

come il peso di una corona

da un'intervista ad Erri de Luca


"Il Bosco delle farfalle" ~ Rosanna Nardon

sabato 24 aprile 2010

Amarcord


ovvero...

"a m'arcord"


Splinder, mi ha dato la possibilità di conoscere tante splendide persone, confrontarmi e relazionarmi con tutti Voi, è stato assai emozionante e mi ha arricchita, è stato un anno intenso, e se oggi, Panta Rei arriva a soffiare sulla sua prima candelina, il merito è soprattutto vostro, che avete arricchito con la vostra presenza, parole, riflessioni, queste pagine che altrimenti sarebbero rimaste incomplete


~ foto da web ~

venerdì 26 marzo 2010

Metà ~ morfosi


Mentre ero al parco seduta sulla panchina, a scribacchiare pensieri e deliri vari, una farfalla si è posata sul foglio, poi, è volata via... seguendola con gli occhi, per un attimo ho pensato a quanto sarebbe stato bello...

Appena nata, quando mi sono vista verde, molliccia e strisciante, bleah, mi son fatta un po' schifo ed ho avuto un brivido, poi, però, pensando a tutto quello che avrei potuto mangiare fregandomene della linea, tanto di lì a poco... uhm, pancia mia fatti capanna. Finalmente ho scovato un posticino tranquillo, un bel ramo di pesco, gelso, mandorlo... fate voi, e pian pianino, ho iniziato a tessere il mio bozzolo.

Che bella che era la mia crisalide, solida, candida, avvolgente, e lì dentro, buona... buona ho iniziato la mia metamorfosi... presto, sarei stata magnifica. completata, ho quindi iniziato ad aprirmi un piccolo varco... ecco spuntare le mie lunghe antenne, prima un'ala, poi l'altra, le zampette, aahh... che bello potersi sgranchire, poi, il mio sinuoso corpo, che è subito stato raggiunto dai tiepidi raggi del sole, ed infine, ecco uscire il...

Mamma, non mi fanno giocare!
Accidenti, noooooooooooo

L'idillio è finito, costretta a spiegare a mia figlia che non va bene che io intervenga per chiedere agli altri bimbi di... mi ritrovo a metà della mia ri[nascita] incastrata con il sedere nella crisalide, e svolazzo di fiore in fiore, trascinandomelo dietro. Una farfalla con le emorroidi, ecco cosa sembro! Mai che ne vada una bene, il sogno si è trasformato in un incubo!



domenica 21 marzo 2010

Primavera


il sole tiepido è come una carezza sul viso, il vento gremito di profumi briosi e lieti, mi tiene compagnia mentre estasiata siedo sulla panchina, indugio leggera ora su uno, poi sull'altro, centellinandoli ed assaporandoli piano ~ piano, ed allora, i birichini, concitati e vanesi, iniziano ad ammiccare... si fanno lo sgambetto per contendersi il diritto a ricevere udienza per primi, imperturbabile li lascio fare, che si accapiglino pure, non ci tengo affatto a fomentare le loro scaramucce, perché pregiati o ordinari, che sian re, principi o sguatteri, per me son tutti uguali fragranti e ritempranti, ne faccio prigioniero uno a caso, inspirandolo intensamente... me ne lascio permeare

poi, mi alzo... cammino
e ad ogni passo, respiro attimi di vita


"Strada" ~ Adriana Laube

mercoledì 17 marzo 2010

Grazie


dei blog, Giulio Zu scrive:

"Il blog
è un apostrofo
che rende pubblico un diario segreto
per cui si passa dall'io che soffre, all'io che s'offre."

e da quando ho aperto il mio, devo dire che ho iniziato un bel percorso introspettivo, un sentiero che spesso ho esplorato anche prima... ma nel silenzio delle pagine del mio diario

farlo qui, protetta dall'anonimato, mi ha consentito di lasciar fluire via in modo più spontaneo, liberatorio e istintivo quelle che sono le mie emozioni e sensazioni, a differenza di quanto avviene nella vita reale, perché troppo spesso "tratteniamo", ci impediamo di esprimere ciò che sentiamo, percepiamo, forse a causa della gestualità, che tanto ci condiziona, oppure dei tanti,troppi paletti che a volte per paura, timidezza erigiamo

e contrariamente a chi pensa che questo sia solo un mondo virtuale, dove non è possibile stringere legami genuini e trasparenti, io dico che si sbaglia, perchè tra i miei link ed amici ci sono tutte persone con le quali confrontarsi non solo è bello, altresì mi arricchisce e consente anche di ampliare i miei orizzonti, arrivando a considerare le cose sotto molteplici aspetti che prima non avevo mai considerato

con alcuni di voi poi ho approfondito la conoscenza in privato, arrivando a stabilire un bellissimo rapporto di Amicizia e confidenza, ed il fatto che sia solo virtuale non lo rende per questo meno speciale...

"senza nulla togliere agli altri", con questo post, voglio ringraziare tutti voi, ma in particolare Gabbianobianco, Harmel e Sim.64 che mi hanno aiutata a risolvere un fatto increscioso, scoperto per caso, e tutto ciò basandosi unicamente sul bellissimo rapporto di affetto, fiducia e familiarità reciproca che si è instaurato tra di noi - perché non ci siamo mai viste né sentite - ho chiesto loro un consiglio, una mano, e loro me l'hanno tesa, e non so voi, ma io questa la chiamo Amicizia con la A maiuscola.

Grazie...

lunedì 15 marzo 2010

Relazioni pericolose


Il mio stomaco, è in un certo senso anche il mio migliore amico, è come un radar ~ un rilevatore di menzogne, non mente mai, non sbaglia un colpo. Se il mio inconscio capta qualcosa d'insolito... di sibillino...

Lui
lo elabora all'istante, e a quel punto
guardare negli occhi... cercare sul volto segni rivelatori
analizzare la voce cercando incrinature, incertezze... non serve, perché

Lui
coscienzioso ~ prontamente
mi avverte

si contorce ~ duole
ed infine si mette a brontolare
per poi erompere in un BURP!

... che di liberatorio, pero', ha ben poco
perché anziché metabolizzare, digerire il tutto
lasciarlo eruttare  e  poi scorrere liberamente...

Lui
avido, se lo riprende
e tutto torna ad annidarsi dentro
lasciandomi addosso una sensazione di gelo

Ho provato a rabbonirlo
indurlo a lasciarsi andare
l'ho anche gastroscopizzato, ma...

Lui
niente
e ultimamente
ha assunto una sua identità
pericolosa per la mia integrità

Quindi, dopo tanti anni
passati insieme a somatizzare
credo sia arrivato il momento di lasciarlo andare...

Da oggi... bicarbonato.

lunedì 8 marzo 2010

la Taranta


Apro la mente
e gocce di memoria
stillano lente

la danza ha inizio, il ritmo cresce incalzante, è un leggero sfiorarsi senza mai toccarsi, con il fazzoletto stuzzico e provoco i pensieri, che accesi, si lasciano corteggiare, con il mio consenso li lascio allora avvicinare, e il rito di esorcizzazione si compie.


"Ballo dell'Anima"~ Sabrina Krupa

lunedì 1 marzo 2010

Le verità nascoste


                ~ Filip Łoziński ~


Che
ti dicano
è la verità
non vuol dire che lo sia...

semplicemente
non potendo fare altrimenti

ce ne persuadiamo
e la eleggiamo a tale.

@lba

"La verità, e' che la verità cambia"

~ Friedrich Nietzsche ~

mercoledì 17 febbraio 2010

Il Paese delle ultime cose


Fino 25 anni fa, il paese dei miei nonni, vicino a Roma, dove ho passato tutte le estati da giugno a settembre per i primi vent'anni, era un piccolo mondo antico dove il tempo sembrava essersi fermato.

Nella grande casa in pietra su due piani, al pianterreno, c'erano cinque grandi stanze, di quelle che si susseguono le une alle altre, ed in fondo un'altra piccolissima, con una minuta finestrella, il bagno, nel quale tutto l'arredamento si riassumeva in un unico elemento, il "water". Per le pulizie quotidiane si utilizzava una bacinella a forma di otto poggiata su un cavalletto, mentre per il bagno l'acqua veniva messa a scaldare in un enorme pentolone sopra il fuoco del caminetto d'inverno, e sui fornelli l'estate, poi versata in un'enorme catino. Al piano superiore si trovavano altre due camere da letto, una delle quali con un balconcino affacciato su una splendida piazzetta, la mia camera preferita. I pavimenti erano null'altro che delle grandi pietre grigie, per pulirli era sufficiente gettare un po' di acqua con il secchio e poi spazzare.

L'acqua corrente non era potabile e veniva attinta alla fontana con un'anfora di rame, sì... di quelle che somigliano tanto ad una donna un po' corrucciata, con le braccia piegate ad arco e le mani poggiate sui fianchi, quando avevo sete, dovevo solo immergere il mestolo, anch'esso di rame che era sempre lì.

Tutte le sere andavo con un mastellino di latta a prendere il latte per la colazione direttamente dal pastore, per farlo dovevo passare sulla piazza della chiesa che al chiarore dei lampioni e della luna, aveva un che di magico con il suo splendido bianco campanile quattocentesco orlato da bellissimi archi, che sembra sia stato costruito su un progetto del Bramante.

Prima di andare a letto cominciava poi la "grande caccia" e cioè un'attenta ispezione della stanza, sotto il letto, sui muri... alla ricerca di eventuali scorpioni e millepiedi, abituali, ma indesiderati frequentatori della casa.

giovedì 11 febbraio 2010

Drappi...


A volte

la felicità

è solo lievemente celata

sta a noi saperla intuire e discernere



... "perché in quelle strade c'è la polvere dell'Est e del Middle West,
ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici,
una frenetica ricerca di un riparo, la furia cieca di un popolo
perso e senza speranza alle prese con la ricerca affannosa
di una pace che non potrà mai raggiungere.


"E c'è una ragazza ingannata dall'idea che felici fossero quelli
che si affannavano, e voleva essere dei loro
"

~ John Fante nel Prologo a "Chiedi alla polvere" ~

sabato 30 gennaio 2010

film muto


pensieri ermetici, in bilico, tra sogno e realtà, stralci sfilacciati di ricordi ormai sbiaditi, ma ecco... che la moviola entra in funzione, e gira, cautamente, il fruscio è leggero ~ come un batter d'ali, poi, come un lampo squarcia il cielo, prepotente, l'immagine si proietta nella mente, fotogrammi in bianco e nero, e tu, ti rivedi bimba, seduta su freddi scalini di pietra, con le ginocchia sbucciate raccolte al petto, niente tracce sonore o effetti speciali, solo un movimento impercettibile delle labbra, che accenna esitante, sbigottita, un'unica parola "Perché???" poi... se il tempo saggio, clemente, lo consentirà, allora i tuoi ricordi potrai metterli a saldo, e liberartene

e arriverà così l'oblio
che tutto stempera e rende evanescente
ed avrai anche tu una vita splendida da vivere.



~~~

Un amico l'altra sera mi ha raccontato l'ennesima triste storia di abusi e violenza minorile che mi ha molto toccata, e così ho provato a pensare a quella bimba diventata ormai donna, costretta a fare i conti con il suo passato, tentando di esorcizzare i mostri e i timori che quasi sicuramente la accompagneranno lungo il percorso della sua vita.

mercoledì 27 gennaio 2010

Candore


               ~ Silvano Perruzzi ~



Mia figlia
ieri mi ha detto

Mamma
ti voglio bene come
tutti i fili d'erba del mondo
e tutta la Natura che esiste


quindi please
rispettatela


^ ___ ^



lunedì 25 gennaio 2010

Letargia


Sono numerose
le parole alle quali vorrei dare voce
ma ultimamente non riesco a gestirle, lasciarle fluire via libere
mutano continuamente, disordinata~mente, creano scompiglio e disorientano... a volte, pesano, si mimetizzano fulminee nella mente prima che riesca ad acciuffarle.

Come tento di accompagnarle prudentemente verso l'uscita, loro scappano di qua e di là come bimbe indisciplinate, giocano a nascondino, strafottenti intonano in coro "tanto non ci trovi", sono veloci... riescono sempre a fare tana, prima che le scovi.

Per ora
le Parole tacciono
si fanno impenetrabili.


immagine tratta da Surreal ~ Art

giovedì 21 gennaio 2010

Capelli


Avete vinto voi, getto la spugna.

Sono decenni che ci facciamo la guerra, ed è arrivato il momento di deporre le armi. Ho provato con la spazzola, il pettine, i bigodini, la lacca, il gel, più cerco di rendervi docili e mansueti, più voi vi ribellate e sembrate indemoniati.

Presa da un raptus, da lunghi che eravate vi ho tagliati sperando di domarvi, niente... almeno prima, potevo legarvi, uffa... fate come volete, anche se questo significa sentirsi dire dal proprio capo, mentre dispensava elogi a destra e manca, e poi, a Lei, con quei suoi

"capelli d'autore"

?

Deve avermi visto deglutire e arrossire, perchè ha specificato: "guardi che è un complimento". ??

Appena uscita, conoscendoli... dato che li avevo riavviati per benino prima di andare da Lui, sono andata a specchiarmi, per vedere cosa avevano combinato quegli invasati, nel breve tragitto che devo compiere per recarmi dalla mia, alla sua stanza. Stronzetti! Una vera e propria rivolta avevano organizzato. Ok liberi di esprimere la vostra personalità, però attenti a non esagerare, altrimenti vi esorcizzo e sfodero la mia arma segreta, il mollettone.

va là... che poi, tanto lo sapete
che mi piacete così, ribelli
almeno voi!


immagine Vladstudio


La poesia è splendida
affrontare argomenti importanti ci aiuta a confrontarci
ma ogni tanto fa bene anche scrivere qualcosa di inconcludente, nonchè insensato e prendersi un po' in giro, ed in questo periodo dato che ho bisogno di spensieratezza, dopo vari post impegnativi, ecco qualcosa di assolutamente insulso... peccato solo che il riferimento ai miei "capelli d'autore", non è racconto di fantasia, e che i miei capelli siano sul serio irriverenti ^ _ ^

martedì 19 gennaio 2010

Tutti soffrono... alcuni più degli altri


A volte
tutto è ingiusto
come quello che è successo ad Haiti

"Everybody Hurts"  ~ R.E.M.


Quando il giorno è lungo
e la notte, la notte è solo tua.

Quando sei sicuro che ne hai avuto
abbastanza di questa vita, resisti.

Non lasciarti andare, tutti piangono e tutti soffrono.

A volte tutto è sbagliato
Ora è tempo di cantare insieme
Quando il tuo giorno è una notte solitaria

"Resisti, Resisti"
Se senti di non farcela più
"Resisti, Resisti"
........

Non arrenderti
Se senti di essere solo
no, no, no, non sei solo
Se sei solo in questa vita
I giorni e le notti sono lunghe.
.......

mercoledì 13 gennaio 2010

sogni infranti


L'ho vista lunedì passando con l'autobus. Era ferma lì all'angolo, poggiata ad un grande albero, quasi a cercare protezione. Infreddolita e minuta, sembrava un fuscello su quei tacchi troppo alti per Lei, le curve del corpo lievi e delicate ~ quasi un bocciolo che ancora esita ad aprirsi, perché fragile e immaturo, il trucco eccessivo delle labbra la faceva apparire imbronciata.

La sensazione che ho percepito, era quella di un'adolescente che ha rubato i trucchi e i vestiti alla Mamma, per giocare a fare l'adulta, ma il suo non era un gioco, e non c'era nessuna Mamma a ridere e divertirsi con Lei, per quella trasformazione

Con Lei solo due fari
che si son fatti sempre più vicini
fermati e poi ripartiti, e Lei... non c'era più

ha un'età in cui dovrebbe sedere tra i banchi di scuola, a scimmiottare i professori e non una donna, dovrebbe poter ridere spensierata con i suoi coetanei, perché non si può essere così malinconici e rassegnati, come era Lei, a quell'età...

Ieri ed oggi non c'era, e forse la mia è stata solo una visione ~ un orribile incubo ad occhi aperti, e Lei forse era lì perché aveva fatto sega a scuola, e si era divertita a imbellettarsi per il suo moroso, ed andare a sbaciucchiarsi a Villa Borghese, o magari approfittare dell'assenza dei genitori per andare a fare l'amore, ma quello "vero"

perché l'altro quando lo fai
il corpo "forse" lo puoi lavare
ma la tua anima ferita e insudiciata?


~ Emilia Wolkiewicz ~

sabato 9 gennaio 2010

Armonie


Cade la pi og g i a
risplende rigogliosa
Madre Natura

cade...
come fosse musica
lascio che mi avvolga
come in dolce abbraccio
nel quale scivolo e mi abbandono
mi lascio cullare e accarezzare dolcemente
dalle sue nostalgiche note, ed è così che l'immagino...

"Almost blue" ~ Chet Baker



venerdì 8 gennaio 2010

Identità


Solo io, forse, so chi sono, quello che non so, è cosa riescono a cogliere di me gli altri, spesso mi chiedo se riesco a lasciar trapelare quelle che sono le mie emozioni e sensazioni, la mia percezione delle cose e delle persone, il mio "essere"... Il fatto, è che a volte, ho come la netta impressione che di me arrivi solo una parte infinitesimale, e la sensazione che si prova, quando non riesci ad esprimerti, ad arrivare, è deludente, ti fa sentire inadeguata, disorienta

è... un po' come
vivere prigionieri di se stessi
come essere una potenziale mina

esplosiva

alla quale però, strada facendo
è stata tolta, occultata la spoletta
per impedirgli così di detonare e brillare


mercoledì 6 gennaio 2010

Fired


Paolo, continua ad alzarsi tutte le mattine alle sei, lo ha fatto per trenta dei suo 55 anni, si veste, si rade, poi si reca alla fermata dell'autobus, ma stavolta... lascia che gli passi davanti senza salirvi. Poi torna a casa, si sveste, sprofonda sul divano e si guarda intorno smarrito, in una mano l'assegno di disoccupazione, nell'altra un pugno di mosche, e davanti

una vita da vivere
possibilmente in maniera dignitosa

"Avete mai visto un uomo spezzato in due"


"senza titolo" ~ Maciej Deja
ascolta

"Feel no Pain" ~ Sade