domenica 30 settembre 2012

[Attimi rubati...]


... in libreria

L'uomo, seduto al tavolino, scrive febbrilmente sul nero taccuino dalle pagine bordate di rosso, di tanto in tanto, solleva la testa - sembra quasi accarezzare con lo sguardo una fenditura, figura innanzi a sé - quindi, con un lusinghiero gesto della mano, riavvia i pensieri scarmigliati, poi, china nuovamente la testa, e la penna torna a s~correre sul foglio.

La donna, seduta al suo tavolino [un po' defilato] sedotta dall'armonia dei gesti, per non farsi sorprendere, distrattamente, minuziosamente, osserva, e scrive dell'uomo, ignaro...

~ the end ~

"I prefer winter and fall,
when you feel the bone structure of the landscape,
the loneliness of it, the dead feeling of winter.
Something waits beneath it, the whole story doesn’t show.”


... è una non storia, quindi, che ognuno nel suo immaginario, scriva pure il proprio di seguito, se vuole. Il mio?? Solo, semplicemente, il concedersi, l'assaporare, piccoli, preziosi, sonnacchiosi, arrendevoli attimi, sottratti allo scorrere spesso convulso del tempo, che a volte, ci maltratta e strapazza un po'.

venerdì 21 settembre 2012

[La vita a modo mio]


La vita è...

una visita in~attesa
un interludio, incontro di consonanze
intenti, respiri, sospiri, equilibri, in~coerenze
in~comprensioni, affinità, altresì, asimmetrie da molare
e tanto, tanto, tantissimo altro, ma soprattutto, "io credo"

così è se vi pare
di empatia.

mercoledì 12 settembre 2012

[Ritratto di Signora]


"La Storia siamo noi"

E succede così, che mi scopro, percepisco grande [inaspettatamente] l'impressione, il pre[sentimento] è di esserci arrivata senza transitare per il varco intermedio.

Solo ieri bimba dal viso acerbo, occhi color nocciola, curiosi e spalancati sulla vita, così come sanno esserlo solo quelli dei bimbi, sempre famelici~insaziabili di scoprire, ginocchia debuttanti [malferme, sbucciate] intente a saggiare il terreno da percorrere.

Oggi donna dal viso maturo, occhi ancora curiosi, sempre sgranati, entusiasti, mai sazi di mietere, [custodire] frugare nei palesi... altresì, recessi~risvolti della vita, occhi che non cessano mai di sorprendersi, sorprendendosi di riuscire ancora a farlo, e gambe rese tenaci~solerti, appena un po' sagge, dal tanto esplorare, peregrinare.

... e acconsento così, che il tempo, scorrendo, disegni su di me piccoli arabeschi, intarsi qua e là qualche cicatrice, molte, invisibili, pagine di un libro già scritto da poter sfogliare, consultare, ed altre, invece, tutte bianche, per una storia ancora tutta da narrare...




"E lasciamole cadere queste stelle"

Che freddo le notti. Che freddo crescere.
Ho le guance tutte rosse. Ma ti rende la pelle più sensibile
avere la finestra del cuore spalancata, anche se fa un freddo cane.

~ Filippo Timi ~