mercoledì 23 dicembre 2009

Buon Natale


PAUL AUSTER
~ Christmas Story ~

"Il Natale di Auggie Wren"

Nel 1995 Auster dà alle stampe la sceneggiatura di un soggetto cinematografico ispirato ad un racconto di Natale pubblicato sul New York Times nel 1990.

Il racconto intitolato “La storia di Natale di Auggie Wren”, illustra il personaggio di Auggie, tabaccaio a Brooklyn - inseguendo un ladruncolo che aveva appena messo a segno un colpo nella sua tabaccheria - raccoglie il portafoglio che questi perde nella fuga, e scoperto così il suo indirizzo decide di fargli visita. Arrivato nell’appartamento, trova un’anziana signora cieca che finge di scambiarlo per il suo scapestrato nipote e festeggia con Lei il Natale, poi, scoperta una serie di scatole contenenti delle macchine fotografiche reflex, non riesce a trattenersi dal sottrarne una, come per una sorta di risarcimento.

Il racconto nella sceneggiatura del film "SMOKE" - che consiglio vivamente di vedere insieme a "Blue in the face" - viene ripreso e narrato dallo stesso Auggie Wren. Il film è interpretato da uno strepitoso Harvey Keitel, e la narrazione si arricchisce altresì di pittoreschi personaggi tra i quali spicca quello dello scrittore PaulBenjamin (William Hurt). (da web)

"You Can Never Hold Back Spring"

~ Tom Waits ~



di "Christmas story"~ Il Natale di Auggie Wren
è uscito altresì un bellissimo fumetto illustrato da Jean Claverie

domenica 20 dicembre 2009

Ex nihilo nihil fit


"Dal nulla non proviene nulla"

se mi affaccio al balcone della mia vita, e lascio che lo sguardo spazi, verdi oasi si profilano all'orizzonte, laddove c'era il deserto, ho arato, seminato, concimato, potato, innestato, e in assenza della pioggia, a volte ho pianto affinché le lacrime irrorassero il terreno riarso, e il prezioso raccolto non andasse irrimediabilmente perduto, avidamente fagocitato

nel mio piccolo ho cercato sempre di essere una leale, solerte contadina, e gli [a volte] sterili terreni che amorevolmente, testardamente ho coltivato, ogni tanto hanno regalato sublimi fiori multicolori, succosi frutti

spesso, ho seminato quintali e raccolto solo pochi irrisori etti - fa parte dei rischi - la gramigna a volte si insinua, imperversa, contamina...

ma se commisurati... equivalgono ad un "inestimabile" tesoro che custodisco in una preziosa madia, la mia anima e il mio cuore, e neanche un raccolto inesistente o avariato mi farà mai desistere dallo spargere nuovi, temprati semi

perchè i sorrisi, gli sguardi ricevuti, altresì gli stessi silenzi, significano per me una lauta, pura, generosa ricompensa, quando si dona e si riceve non si mercanteggia [non è un baratto] si è semplicemente lieti di averlo fatto.



"Nella vita, quello che semini raccogli"
se fai del bene raccogli affetto,
e non importa se in misura inferiore.

dipinto ~ Wojtek Kowalski ~
# grazie a Marinz, leggendo un suo post
"un semplice grazie" è nato questo

mercoledì 16 dicembre 2009

Diafana


Ci sono giorni, in cui ti senti evanescente, gli sguardi indifferenti della gente, ti attraversano, fendono l'anima, entrano ~ traspirano ed evaporano, dissolvendosi alle tue spalle, come fossi invisibile

ma tu, sei li...
fragile e vulnerabile

lacerano


"Silent Angel" ~ Katarzyna Dietrych

lunedì 14 dicembre 2009

Kàstanon


La Mitologia vuole... che il nome della castagna venga da una ninfa, che per sfuggire alla spietata corte di Zeus si rifugiò in un bosco dove si uccise e venne da questi trasformata in un Castagno, rimanendo così "casta".


Nea, era il suo nome
e le castagne, sono le sue lacrime brune.


Giovane vestale
l'amor ti fu fatale

la sorte, infausta
ti rese eternamente casta

ma la vita rimpiangi
e brune lacrime piangi





      dipinto ~Dario Ciccallè ~

martedì 8 dicembre 2009

Abbracciami


tienimi così, semplicemente adagiata tra le tue braccia, empatia di corpi che combaciano, armoniosamente - come tessere di un puzzle - gli occhi chiusi, affinché possa percepire il tuo cuore battere all'unisono con il mio, solo lievi baci, dolci carezze, esitanti sussurri, risa fanciullesche, e lascia che siano i soli nostri respiri

a congiungersi
stanotte


"Deserta" ~ Roberto Pinetti

mercoledì 2 dicembre 2009

Divenire


Quant'e bella
giovinezza che si fugge...

"tuttavia"

c'è un fascino ancora più sottile, recondito, nella bellezza matura, i secondi, meticolosi cesellatori, scorrono rigorosi, inarrestabili, sfumando i lineamenti della tanto decantata gioventù, adombrandola dolcemente, ma lasciando sottintendere, ciò che fu...

il tempo, è un abile amanuense, con sottilissimi, poi via... via... sempre più spessi pennelli, tratteggia sui volti le gioie e i dolori di cui la vita ci fa omaggio, affinché il nostro vissuto possa essere esibito con merito, e non dissimulato da un mal riuscito restauro che tramuterebbe un'autentica opera d'arte, in un miserevole falso, una patacca senza storia né valore...


~ foto da web ~

mercoledì 25 novembre 2009

Turbamenti



Ci sono
mattine, in cui,
il cielo grigio di Roma

si insinua dentro
e smarrisce la strada

rimane lì... cresce

muta
in fitta nebbia
origina perturbazioni.



"La Scapigliata"~ Leonardo da Vinci

sabato 21 novembre 2009

effetti Collaterali


Le parole scritte non sono semplici svolazzi impressi sulla carta, licenze poetiche consegnate ad un foglio perché rimangano lì, inanimate - a far sfoggio di sé - sono solo come assopite, e quando le leggo, loro, sbadigliando... si stiracchiano e prendono vita, tramutandosi in emozioni, sensazioni, immagini. a volte, sono come un torrente in piena [ti travolgono] se non stai attento e te ne lasci colmare senza centellinarle rischi un overdose, allora, ogni tanto, qualcuna la devi lasciare andare per poterti disintossicare.


"Ordinati e Lenti" ~ Sabrina Jaider Camerlengo

giovedì 19 novembre 2009

Passato Remoto


Quando avevo 22 anni, sono partita per andare a lavorare a Venezia.
A Roma avevo già un lavoro, ufficialmente partivo per migliorare la mia condizione, ma in realtà solo io sapevo... era per portare il mio cuore infranto in convalescenza nella città degli innamorati.

Quando arrivai, rimasi intimorita, ammutolita, di fronte a quella distesa d'acqua, dove Venezia, bianca, abbagliante, si ergeva in tutto il suo splendore, sembrava come scivolare... incedere dolcemente sull'acqua. Mi ci sono voluti un pò di giorni per abituarmi all'idea di trovarmi sospesa sul mare, ma alla fine, si è rivelato uno dei periodi più belli della mia vita.

La stanzetta che avevo preso in affitto si trovava verso il Lido, distava quaranta minuti dall'Ufficio, e tutte le mattine ne percorrevo la distanza a piedi. Alle 6.30 ero già in cammino per godermi la quiete della città, a quell'ora, Venezia, è pura magia.

Dovevo costeggiare tutto il lungomare, e passare davanti al Ponte dei Sospiri, e facendolo, "sospiravo", mi ero auto prescritta come cura rigenerativa... due sospiri al giorno, uno all'andata e uno al ritorno, dopo venti giorni il cuore ha iniziato a risanarsi, smesso di "pensare" e cominciato a pulsare per le bellezze della città. Superato il ponte, percorrevo tutta Piazza San Marco, a quell'ora semideserta, diverse calli, poi attraversavo il Ponte di Rialto per giungere di lì a poco al mio Ufficio, ubicato in uno splendido Palazzo che si affacciava sul Canal Grande.

A Venezia ho lasciato una piccola parte di me, che ogni tanto si aggira ancora per le sue calli, spensierata, inconsciamente felice e leggiadra, così come si può essere a vent'anni. Quando sono partita, i colleghi mi hanno regalato una catenina d'oro con una piccola maschera e un delizioso biglietto, dove si sono disegnati seduti dietro le scrivanie, intenti alle loro occupazioni nei momenti di relax, leggere il giornale, parlare al telefono... e mi hanno scritto una delle frasi più belle che mi siano mai state dedicate:

 "Come un raggio di sole ci hai illuminati ed ora la pioggia cade su di noi"

giovedì 12 novembre 2009

la Tregua


Naufragar mi è dolce in questo mare, con gli occhi perlustro il fondale, eccoli... i ricordi sono perle, gemme che lo scorrere del tempo ha stratificato, serbandone rilucente, immutato, tutto il loro incanto, senza più dovermene crucciare, li raccolgo e ne ricavo collane da sfoggiare, i cattivi pensieri li lascio andare, cimeli e vestigia dei tempi passati, che giacciano pure sul fondo come addormentati

... ed è nell'assenza dei rumori, nella limpidezza delle sue acque, vezzeggiata dalle sue tiepide braccia, che arrendevole trovo quiete, concordia, mi riconcilio [firmo l'armistizio] e ne riemergo mitigata, rinfrancata.

 

"Memory Keeper"


mercoledì 11 novembre 2009

Analisi & Sintesi


Mentre ero intenta a cercare una frase in latino, il mio occhio è caduto su due parole, ed ho scoperto così di soffrire di

Aurea mediocritas
"una ottimale moderatezza"

e non come qualcuno potrebbe tradurre letteralmente "un'aurea mediocrità", ho sempre pensato di essere in difetto, scopro invece trattasi di una locuzione del poeta latino Orazio (Odi 2,10,5) per il quale il termine "mediocritas" non ha il valore dispregiativo che in italiano riveste la parola "mediocrità", ma significa piuttosto "stare in una posizione intermedia", tra l'ottimo e il pessimo, tra il massimo e il minimo, ed esalta il rifiuto di ogni eccesso invitando a rispettare il "giusto mezzo".

La "mediocritas" pertanto, è definita dal poeta "aurea", che non è da intendersi d'oro bensì come ottimale, la migliore che si possa immaginare. Questa concezione esistenziale si ispira alla filosofia epicurea, che invitava l'uomo a godere dei piaceri della vita senza abusarne, bere il vino ma senza ubriacarsi, godere del cibo senza essere dediti alla crapula, apprezzare il piacere sessuale senza soggiacere alla libidine.

"Qualora l'uomo la realizzi, avrà raggiunto il fine ideale, che è quello di trovare una misura in tutte le cose, senza mai trascorrere negli eccessi".

detta così
essere affetti
 da "Aura mediocritas"
sembra quasi una cosa sublime


~ foto da web ~

martedì 10 novembre 2009

Basium


quando le opinioni sembravano divergere
e la concordia è ardua da sancire
a volte, è in semplice bacio
che Tesi e Antitesi
si amalgamano
e forgiano

la "Sintesi"


"Baciarsi e Bearsi" ~ Giorgio dalla Costa

giovedì 5 novembre 2009

Tracce


memorie
dissolvenze
sfumate ed eteree

schegge smerigliate di vita vissuta e non, impronte indelebili impresse lungo il viale dei ricordi, come una moviola in bianco e nero, erompono nella mente prepotentemente, consegnandoci il ricordo di emozioni vissute, seducono e irretiscono, si lasciano centellinare e assaporare, ma è solo un attimo effimero, infinitesimale, vorresti trattenerle il più possibile, ma loro, sono nomadi, ed amano errare...

dissolversi nell'oblio
per tornare ad oziare
e di tanto in tanto, rincasare...


"Barca e Nebbia" ~ by hiram67

via deviantART

mercoledì 4 novembre 2009

sotto il segno dello Scorpione


Oggi, sono 44 anni che percorro, esploro, il sentiero della mia vita, spesso, mi sono trovata di fronte ad un bivio, frastornata, vulnerabile ~ smarrita, ma ho sempre ritrovato infine il mio filo di Arianna.

A volte, la vita, beffarda, truffaldina, mi ha messa a dura prova lanciandomi delle sfide, le ho sempre accettate, la più importante, mia figlia, l'ho vinta IO.



q
ua ~ ran ~ ta ~ quat ~ tro

ha un che di ritmico
sembra una locomotiva in corsa
ed io adoro i treni


44
da qualsiasi parte lo consideri
il risultato non cambia

e, curioso... se moltiplico
4 x 11 "il mese"
il prodotto è sempre ~ 44

ma non è finita
sommando ~ 4 + 11 + 20 + 09
ottengo nuovamente ~ 44
e poi 4 + 4 fa ~ 8
che se lo ruoti


è il simbolo dell'infinito...

Con tutte queste coincidenze... ho idea che mi porterà fortuna la mia età quest'anno, e comunque avremo a disposizione 364 giorni di tempo per conoscerci, sperimentare ed infine simpatizzare.

sabato 31 ottobre 2009

il gioco delle Parti


Nella vita ci ingegniamo a ricoprire svariati ruoli, figlia ~ studente ~ madre ~ moglie ~ amica ~ casalinga ~ lavoratrice, spesso, il tuo, è un ruolo che ricopri solo perché gli altri danno per scontato che sia così. In alcuni di questi finiamo o finiremo con il fallire miseramente, è matematico... rendersene conto è doloroso, ma forse, alla fine, quello che fa più male in questo marasma di ruoli ed atti, è prendere coscienza del fatto che abbiamo tralasciato di impersonare noi stessi

e che un'altra, non TU
abbia vissuto al tuo posto.


"Momix" ~ Moses Pendleton

martedì 27 ottobre 2009

esequie d'Autunno


le foglie caduche, taciturne e malinconiche, spose ripudiate, abbandonano l'alcova che le ha ospitate, ma prima che esalino l'ultimo respiro, e il palpito estremo le colga, si lasciano adulare per un ultimo istante...

sinuose
si librano nel vento
come ballerine sulle punte
adagiandosi infine, tra le braccia
della terra, che umida e benevola le accoglie.


immagine vladstudio

lunedì 26 ottobre 2009

Cimici


discussione tra donne "intercettata"

a volte, accade che il corpo richieda attenzioni che la mente non concede, probabilmente, più in là con gli anni, la mente vorrà ma il corpo dirà: ma dove cacchio vai... esiste un momento in cui mente e corpo la smettono di farsi la guerra?

"Un giorno scoprii un piacere nuovo e proprio mentre lo sperimentavo,
un angelo e un diavolo si incontrarono alla mia porta
e subito si diedero battaglia; l'uno asserendo,
che il mio piacere di nuovo conio era un vizio
e l'altro una virtù... e ancora combattono."

~ Seneca ~


"Duality" ~ Vladstudio

domenica 25 ottobre 2009

punti di vista


Giorni fa si parlava tutti insieme di vari argomenti: lavoro, amicizia, sesso, amore, e un amico, vedendomi a disagio mi ha detto che sono deliziosa quando arrossisco...??? Sarà... io invece mi sento un po' ridicola, inadeguata... ed allora, vorrei crogiolarmi al sole, poter cambiare pelle, perché la mia, a volte, mi va stretta [soffoca] e così, lascio che il malessere, come un buon vino, si depositi sul fondo

piano ~ piano

perché decanti
ed attendo pazientemente
che tutto torni limpido.


"Dandelion Wine" ~ foto by Anna Earwen

mercoledì 21 ottobre 2009

Errando...


ultimamente, mi smarrisco spesso inseguendo i miei pensieri, nel vano tentativo di rintracciarne le origini, esplorarne i recessi più reconditi, provo a delimitarli, a stabilirne i confini perché non dilaghino, ma loro... sono scaltri e tempestivi, si rintanano prima che riesca a circoscriverli

e lì
nell'oscurità
si fanno criptici e complottano
riuscire a snidarli è arduo ed estenuante.


immagine vladstudio

martedì 20 ottobre 2009

Vibrazioni


è struggente, se chiudi gli occhi riesci a percepirne l'essenza, è un suono che fa vibrare le corde dell'anima, artiglia e lacera il cuore, colpisce lo stomaco come un pugno.

"Summertime" ~ Janis Joplin



domenica 18 ottobre 2009

il Simposio di Platone


il "Mito delle due Metà"


immagine vladstudio

Durante il Simposio prende la parola il commediografo Aristofane e dà la sua opinione sull'amore narrando un mito.

"Un tempo gli uomini erano esseri perfetti, non mancavano di nulla e non vi era la distinzione tra uomini e donne. Ma Zeus, invidioso di tale perfezione, li spaccò in due: da allora ognuno di noi è in perenne ricerca della propria metà, trovando la quale torna all'antica perfezione".

Mi sembra che gli uomini non si rendano assolutamente conto della potenza dell'Eros. Nei tempi andati esistevano tra gli uomini tre generi di esseri umani: il maschio, la femmina e ne esisteva un terzo che riassumeva entrambi i caratteri, l'ermafrodita. La ragione per cui c'erano tre generi è che il maschio traeva la sua origine dal Sole, la femmina dalla Terra e l'ermafrodita che aveva i caratteri d'entrambi, dalla Luna perché la Luna riassume i caratteri sia del Sole che della Terra. Gli uomini ad un certo punto però, attaccarono gli dèi e tentarono di dar la scalata al cielo.

giovedì 15 ottobre 2009

elementi Naturali


un soffio
impalpabile

affido al vento
i pensieri mesti

affinchè

dondolati dalla pioggia
ne escano purificati, scivolino via

in un luogo remoto

si adagino
dolcemente sul manto erboso
la terra e il sole restituiscano loro vigore.

Rimpatrino più lievi


immagine Vladstudio

dal commento # 12 del post "Aeriforme"
ho rubacchiato alcune delle parole utilizzate per scrivere questo
un grazie a
carloesse75

lunedì 12 ottobre 2009

Siccità


I desideri, sono radici che naufragannel terreno per snidare la linfa vitale che li nutra e sazi, rami che si dispiegano nel cielo alla ricerca della luce che li veda germogliare.


immagine vladstudio


giovedì 8 ottobre 2009

Aeriforme


Il cielo, è un arazzo finemente tessuto la mattina, all'alba, ha l'incarnato color madreperla, lo contemplo... seduce e ghermisce, la retina, inebriata, se ne imprime e satura, chiudo gli occhi, e sono nuvola ~ anima che si è espansa ~ evaporata, i raggi del sole che nasce

sono carezze
che ne fendono l'essenza
infondono tepore ~ effondono serenità
e l'anima, permeata, si riconcilia.


foto di albafucens

sabato 3 ottobre 2009

lunedì 28 settembre 2009

Civico n. O


Dedicato...

a TE

piccolo angelo, che tutti i giorni siedi sul marciapiede alla fermata dell'autobus, la mano, tesa nel vuoto, lo sguardo assente, i tuoi occhi scuri, sono come un buco nero, la forza di attrazione, è tale, impossibile sottrarvisi, se li guardi, vi cadi dentro, e rimani imprigionata

che dormi sotto i portici, solo 4 cartoni a farti da pareti, unica protezione dal freddo e dagli sguardi indifferenti della gente

che passeggiando lungo il viale, parli e canti da sola, è una nenia che arriva dagli abissi, la Tua, un linguaggio arcaico ed ermetico, sul viso, un fitto reticolo di linee e solchi, ogni ruga, è un'impronta di dolore, una cicatrice indelebile dell'anima

dedicato
a tutti Voi, popolo invisibile
spettri erranti, ancor prima di morire.


foto tratta da blogspot.com

venerdì 25 settembre 2009

John Lee Hooker


John Lee Hooker detto "l'Uncino"
oltre ad aver caratterizzato la storia del Blues
è ritenuto anche uno dei padri del boogie.

... le cose possono cambiare ...

"Chill Out" (Things Gonna Change)

~ John Lee Hooker & Santana ~


Se chiudo gli occhi, non sono più qui ma a Detroit, il locale è fumoso [non amo il fumo, ma è essenziale per la scenografia] seduta al bancone del bar attendo che Lui mi raggiunga. Arriva, vestito stile Humphrey Bogart [perché gli uomini non vestono più così, come negli anni '40] erano così belli, completo, cappello, cappotto...

... arriva con l'inseparabile Sax, e con la sua voce roca ed intensa, mi dice: "@lba, vieni via con me". scendendo dallo sgabello, incespico, "chiaramente! almeno nei sogni, no? eh!!" ma Lui, prontamente, mi sorregge, il suo viso ~ quello sguardo, solo pochi centimetri ci separano

ed usciamo fuori
nella notte ~ inghiottiti dalla nebbia
mentre le note di "John" sfumano alle nostre spalle.

~ ~ ~ ~
Altra splendida canzone

"I'm in the Mood"


la traduzione dovrebbe essere più o meno

"Io sono in vena, nello
stato d'animo, dell'umore di amare"

John era, si dice, semi~analfabeta, ma in grado di esprimere, con i suoi semplici testi, concetti profondi, perché in fondo, è vero, per amare ed essere amati, ci si deve trovare nello stato d'animo... bisogno volerlo....

mercoledì 23 settembre 2009

Autunno


L'Autunno, è mutevole, bizzarro, sa essere gioioso e nostalgico allo stesso tempo, esci con il sole, e Lui, arriva turbinando, portando con sè il vento sbarazzino e impertinente, la pioggia repentina, e i profumi della terra.

E' romantico, l'Autunno, sa creare scenari spettacolari e variopinti, al suo passaggio le foglie si tingono di rosso ~ d'oro e marrone, quando cadono formano un tappeto multicolori, che se lo schiacci, Lui ti parla con la sua voce roca ed affettuosa, è un delicato, cordiale scricchiolio che ricorda il crepitìo del fuoco quando arde gioioso nel caminetto.

Il cielo a volte plumbeo appare triste e minaccioso, ma il suo... è un malumore passeggero, perché poco dopo ci sorride, torna a dischiudersi.

Adoro l'autunno
i suoi eccessi di carattere
e il suo essere volubile e leggiadro.


la mia piccola artista

lunedì 21 settembre 2009

Una canzone per Bobby Long


Splendido film ambientato a New orleans, interpretato da due grandi Attori: John Travolta e Scarlett Joahnson. Una storia di amore ed amicizia che narra di tre vite allo sbando, vite, che finiranno per intrecciarsi... I colori ~ i personaggi ~ la colonna sonora ~ l'atmosfera, tutto è meraviglioso, e si fonde perfettamente creando un quadro armonico.

una delle frasi più belle del film

"Noi non cesseremo la nostra esplorazione, e la fine
di tutto il nostro esplorare sarà giungere la dove siamo partiti,
e conoscere quel posto per la prima volta."
 


venerdì 18 settembre 2009

Sfumature


La mattina alle 6.30 sono già in strada, e la prima cosa che faccio è guardare il cielo. Mi piace osservare l'istante in cui le tenebre vengono lacerate dalla luce, e i colori si mescolano come sulla tavolozza di un pittore, sfumano... da cupi~accigliati e taciturni, a luminosi~sorridenti e chiacchieroni, la luna, timida, diviene trasparente fino a dissolversi, e il sole, ardito, si leva su quel meraviglioso palcoscenico che è la vita.

mercoledì 16 settembre 2009

Pioggia


scende la pioggia...

milioni di gocce d'acqua si riversano sulla città satura e allo stremo, come a volerne detergere il sudiciume, esaltandone, anche se per poco, i colori. Quando piove, non so perché ma vorrei essere altrove, immersa nella natura

mi immagino in una piccola casetta con un giardino, ecco che esco... attraverso il vialetto di ghiaia, apro il cancello e cammino, con gli stivaloni e l'impermeabile rosso sotto la pioggia, lasciandomi rapire dall'odore della terra bagnata, se ti concentri ed inspiri a fondo, puoi sentirne anche il sapore...

e al rientro accendo il caminetto, metto sul piatto del giradischi un disco di vinile [amo le cose di una volta] - quanto mi piacerebbe possedere un grammofono o un jukebox - tanto sto sognando, quindi, posso metterci tutto quello che voglio... e poi, mi acciambello sul tappeto, un libro in mano, una tisana calda nell'altra, e sarebbe come essere in paradiso.

domenica 13 settembre 2009

Magica è la notte


C'è un'unica stella che brilla luminosa in cielo stasera - a dispetto dei lampioni che tentano di offuscarne la luce - se ne sta lì immobile e solitaria, come me, che vago silenziosa attraverso la casa addormentata. Il buio, mi accoglie come sempre a braccia aperte, felice di ricevere le mie visite furtive e inaspettate, ed assicurarsi così un po' di dialogo e compagnia. Mi piace la notte, i suoi suoni ovattati, la sua voce dolce e profonda, come un "Blues"

~ ascolta ~

anche nei suoi silenzi più reconditi, abissali, c'è un intero microcosmo che pullula e ferve nelle sue viscere. Quando il giorno, chiassoso e ciarliero le cede galante il passo, la Notte arriva, umile ed elegante e distendendo il suo bel nero manto, rende tutto più omogeneo, è democratica, la notte... al buio siamo tutti uguali

neri ~ bianchi, poveri ~ ricchi, accolti e derelitti

Mi è amica la notte, è mia confidente e consigliera, al buio mi sento protetta e serena, ed io che di giorno son timida e impacciata, la notte mi trasformo, come per incanto, in audace e spensierata. ed anch'io, come quell'unica stella, brillo di luce propria e non riflessa.

sabato 12 settembre 2009

Risvolti


Capita... nella vita, di sentirsi de-motivati ~ dis-incantati ~ in-adeguati

DE , DIS e IN

è incredibile, come delle semplici preposizioni
riescano ad alterare ~ distorcere la percezione delle cose e della vita.


foto di albafucens


... anche la luna
è alterata e distorta, a volte

mercoledì 9 settembre 2009

Pausa pranzo


Anche se il "tran tran" quotidiano è ormai ripreso, è bello ritrovare alcune delle vecchie abitudini tornati al lavoro. Quella che preferisco è andare durante la pausa pranzo a passeggiare a Villa Borghese, a volte porto con me un libro o il mio quadernino e mi siedo su una panchina, oppure direttamente sull'erba, a piedi scalzi.

Ieri, pullulava di coppiette che camminavano mano nella mano. Una, si è fermata proprio davanti a me e lui con la mano le ha scostato una ciocca di capelli che le ricopriva il viso, e semplicemente... la guardava, sorridendole e carezzandole di tanto in tanto il viso e il collo.

Adoro queste espressioni ~ sfaccettature dell'amore, creare quella sottile, complice, armonia, che ti porta a perdersi l'uno negli occhi dell'altro, senza bisogno di dirsi nulla, perchè le parole, che tanto contano, che tanto potere hanno, a volte non servono

è il silenzio a parlare.

lunedì 7 settembre 2009

il Robivecchi


Ercole, era piccolo, minuto, occhi azzurri, mani agili e curate nonostante il mestiere, un'intera vita, la sua, passata ad accatastare mobili. Per Ercole i suoi mobili, eleganti o ordinari che fossero, erano tutti uguali, "preziosi" meritevoli allo stesso modo di una carezza che li rendesse nuovamente lucidi, splendenti, come lo erano stati in gioventù, quando fieri e baldanzosi, facevano bella mostra di sè nelle case. Quello che per gli altri diventava inutile, da buttare, per lui rappresentava un tesoro, nonché il suo sostentamento.

Intorno ad Ercole però tutto ruotava vorticosamente, piano ~ piano la campagna cedeva il posto a palazzi, negozi - e l'errore di classificare come vecchie le cose con una loro storia da narrare... - la gente non si fermava quasi più. Alla fine, era rimasto solo lui, con i suoi due capannoni e il grande cortile all'aperto. Un giorno ero andata a trovarlo, ma al loro posto ho trovato un ristorante, ogni volta che passo lì, ripenso a Lui, a quanto mi piaceva immergermi tra quei mobili, vecchi, logori, annusarne l'odore, unico... di vita vissuta.

A casa ho una grande sedia in legno con la seduta di paglia intrecciata, ed una vecchia macchina singer che utilizzo come tavolino acquistate da Ercole, sono all'ingresso, appeno entro... e mi piace pensare che lui sia lì, a darmi il benvenuto.

E' l'angolo di casa che preferisco, spesso mi siedo su quella sedia a leggere, scrivere... e allora, quando mia figlia mi vede, arriva anche lei, e ci stringiamo in due, oppure porta la sua seggiolina, un libro, i colori e un quadernino, dove scrive tutta seria delle storie accipicchia... "deliranti", un giorno di questi, forse, ne pubblico una.

E trovo bellissimo tutto questo,
trovarmi lì, tra quei vecchi mobili, con Lei.



photo by ~ Adolfo Kaminsky ~

giovedì 3 settembre 2009

Parole


Le parole, hanno un potere enorme, alcune, quando le leggi, le senti scorrere nelle arterie, dove iniziano il loro lungo viaggio per approdare infine al cuore, altre, sono palpabili, ti sembra di poterle afferrare, e allora, quando ci riesci, le tieni strette strette in pugno, perché non si dissolvano

poi... ci sono quelle, che se chiudi gli occhi, evocano sensazioni, sono come carezze, baci sulla pelle, e tu ti diverti a civettare con loro, e allora, ti scappa anche un po' da ridere e arrossisci, sono profumate alcune, odorano di pane appena sfornato, appetitose, le schiacci contro il palato per meglio assaporarle, con le parole, si può adulare ~ lusingare ~ ferire ~ umiliare, si può anche fare l'amore, con le parole, per questo, andrebbero soppesate, quando pronunciate.


immagine vladstudio

mercoledì 2 settembre 2009

Reminiscenze


Ieri, ho passato una bellissima serata con le mie amiche del cuore, ci conosciamo da ben 32 anni... una vita, quando sono con loro, posso essere completamente me stessa.

Sono state le compagne di tanti viaggi spensierati, siame state in Scozia ~ Austria ~ Santo Domingo ~ in Kenia... La Scozia, forse è stato il viaggio più bello, eravamo in tre, abbiamo affittato una Ford Escort Station wagon, tutta la Scozia storica, e siamo arrivate fino alle Higlands e alle Orcadi.

Unico inconveniente, alle Orcadi mi ha punto una specie di tafano, il giorno dopo, sono dovuta andare in ospedale, perchè la mia esile caviglia era lievitata fino a sembrare una zampa d'elefante. Ora... vai un po' a spiegare in inglese cosa mi aveva punto. Alla fine, abbiamo convenuto per un "Cleg", un po' di cortisone e via, lanciate di nuovo verso le infinite distese scozzesi, per chilometri e chilometri, solo vallate e montagne. Purtroppo i reciproci impegni non ci consentono di vederci spesso, ma quando succede, è un bel raccontarsi...

come Cenerentola, alle 23.58, due minuti prima che scoccasse la mezzanotte... ero già a casa, però io, accidenti, non ho perso nessuna scarpetta.

martedì 1 settembre 2009

Simbiosi


il cielo, è talmente limpido oggi, un falco vi si libra fiero e maestoso, chiudo gli occhi, e sono in cielo con lui. come fosse il mio spirito guida, mi lascio condurre per valli e montagne, è di una bellezza sconvolgente ~ struggente il mondo visto da quassù.

vedo anche me stessa, assorta, intenta a scrivere. Ogni tanto mordicchio il tappo della biro, che mania... l'inchiostro deve essere rigorosamente blu chiaro e dal tratto sottile.

mi scruto con occhi rapaci, osservo attentamente le movenze, espressioni, i lineamenti, vedendomi dall'esterno, percepisco~capisco tante cose di me, e quando i sei rintocchi del campanile mi riportano alla realtà, so, inizio a comprendere, ho acquisito "forse" una nuova consapevolezza di me stessa, di quello che è il mio mondo interiore, del mio essere e non essere, dire e tacere, ora...

e penso ai nuovi propositi che voglio realizzare

1° ~ dedicarmi tempo, coccolarmi e volermi bene.

lunedì 31 agosto 2009

Because The Night ~ Patty Smith


perché la notte
appartiene agli amanti

perché la notte
appartiene al desiderio

perché la notte
appartiene agli amanti
perché la notte appartiene a noi

Ho dubbi quando sono sola
l'amore è uno squillo, il telefono
l'amore è un angelo travestito come desiderio

... ma appartiene anche agli insonni



sabato 29 agosto 2009

Il Contrario di uno


"Due
non è il doppio
ma il contrario di uno,
della sua solitudine.

Due
è alleanza,
filo doppio
che non si è spezzato".

~ Erri De Luca ~


"Principio" ~ Katarzyna Dietrych


mi piace molto Erri De Luca, intelligenza ~ fascino ~ carisma, concentrati in un'unica persona.
C'è magia e delicatezza nelle sue parole.

giovedì 27 agosto 2009

il Rientro


Un'altra estate
è tramontata... ad accogliermi
il cielo plumbeo e l'aria malsana di Roma.


Ma i profumi e le voci della natura, le carezze, gli abbracci del sole e del vento, il mare, le montagne lussureggianti, le dolci distese dei vigneti e degli uliveti, i fiori, i falchi, le volpi e le stelle cadenti, le passeggiate ecologiche alla ricerca di piante officinali, le sagre passate in compagnie di persone care a ridere e raccontarsi... preziosi tesori, che porto con me gelosamente custoditi nel profondo, risorse, alle quali potrò attingere nelle fredde, uggiose, giornate invernali

centellinandole

fino al prossimo pieno di carburante.

~ ascolta ~


ci sono voci, che quando le ascolti, le senti sulla pelle, sono come un caldo abbraccio, un lieve bacio, Louis, ha questo effetto su di me.

sabato 22 agosto 2009

Serata Etnica


Il ritmo della musica
è incalzante ~ frenetico
lo senti pulsare nelle vene
impossibile non lasciarsi trascinare
il corpo si muove da sè... è un richiamo ancestrale

fuoco che arde
rombo di tuono
visioni oniriche

note sincopate ~ ipnotiche, che risvegliano sensazioni ignote, dimenticate, estirpate all'uomo da un inesorabile "forse" deleterio processo evolutivo, tornare primitivi, lasciarsi permeare, compenetrare solo da ciò che è puro spirito, natura, è un'emozione indescrivibile, inimmaginabile. Sono sempre più dell'idea, che l'umanità, evolvendosi, si sia circondata di un benessere fasullo ed apparente.


quadro ~ Shay Stamker ~

venerdì 21 agosto 2009

L'insostenibile sensazione dell'essere timidi


Seduta al chiosco del Bar, sulla spiaggia, sorseggio una cedrata e leggo un libro, quando alzo lo sguardo, incontro il suo, insistente, cerco di sostenerlo - mi riesce solo per pochi secondi - giusto il tempo di notare gli occhi neri, le tempie brizzolate

poi piego il mio nuovamente sul libro, celandomi dietro gli occhiali da sole, e cercando di mascherare il rossore delle gote che sento avvampare. Penso, cavolo! Sono in costume... vorrei sotterrarmi, sprofondare, i vestiti sono il mio scudo, senza, mi sento indifesa, impacciata, vulnerabile. Non oso alzare di nuovo lo sguardo.

L'arrivo di mia figlia seguita da mio marito, e il suo "Mamma, mi compri il gelato" mi salva dall'imbarazzo e mi offre la scusa per alzarmi ed indossare il prendisole.

Che disastro, che sono.

sabato 8 agosto 2009

Le forze primordiali


Il frinire delle cicale riecheggia ovunque come un eco, è un canto d'amore. i tiepidi raggi del sole, seguono maliziosi le curve del corpo, e il vento, lo avvolge in un delicato abbraccio, mentre la voce arcaica del mare lo culla dolcemente

mi lascio allora rapire
 dai suoni e dalle voci della natura
la sensazione, è di infinita leggerezza, come
spuma  del mare  verso l'orizzonte  immenso.



lunedì 3 agosto 2009

Mareggiata


Osservo le onde infrangersi a riva, poi, prendere nuovamente il largo, e in questo susseguirsi continuo ed infinito, ho come l'impressione che l'onda sfumando all'orizzonte, porti via con se tutte le mie inquietudini...

Onda dopo onda

i pensieri, sparpagliati dalla corrente
vagano come un relitto alla deriva
nutrimento per pesci, per poi
sedimentare sul fondo
del mare

e per un po'
è la quiete.

sabato 25 luglio 2009

Cartolina Estiva


Seduta sugli scogli, osservo il mare scrutando l'orizzonte, continuo a fissarlo fino a quando cielo e mare non diventano un tutt'uno, e il peschereccio ormai lontano, sembra ora fluttuare nel cielo anziché navigare.

Intanto, alle mie spalle, il cielo si tinge prima di rosa poi di rosso, e l'elegante regina della sera, la luna, splende magnifica nel cielo, distendendo il suo bel manto stellato, stasera, ha le gote arrossate.

Di fronte, il faro si accende all'improvviso, è bellissimo ~ il suo fascio luminoso ogni tanto mi investe, mi affascinano i fari, fantastico ed accarezzo l'idea di essere la sua "guardiana", oppure io stessa un faro. Mi piace l'idea... deve essere bello brillare nella notte, poter essere un punto di riferimento, un approdo sicuro per chiunque vaghi sperduto nella notte.

Poco distante, due pescatori gettano l'amo, ne seguo il profilo, uno è seduto, l'altro in piedi, immobili... c'è un che di misterioso e regale in loro. I gabbiani stridono forte volteggiando alti nel cielo, fanno un tale baccano, sembrano una scolaresca indisciplinata in gita scolastica.

Madre natura, questa sera, ha voluto regalarmi un mirabile esempio della sua potenza, rendendomi partecipe, parte integrante, di tanta bellezza.

"Grazie"



martedì 21 luglio 2009

Di nuovo qui


Mi è mancato il Blog
mi siete mancati voi tutti
le vostre storie ~ pensieri ~ emozioni

a volte mi sorprendo a darvi un volto, attribuirvi delle piccole caratteristiche, altre, ad immaginare il timbro della vostra voce.

Parlare di se, dei propri stati d'animo è difficile, forse anche un po' temerario, e credo che le parole che descrivono, svelano i nostri pensieri, frammenti di vita vissuta, siano forse rappresentative ~ l'essenza di ciò che siamo. Non potrei più fare a meno della vostra Amicizia, e il fatto che sia solo virtuale non la rende per questo meno preziosa, è parte integrante di me ormai, mi arricchisce e mi completa.

Il mio Blog è un "neo-nato" e non so fin dove mi accompagnerà, forse rimarrà per sempre un adolescente, oppure invecchierà con me, saperlo mi è impossibile. So solo che quando non avrò più nulla da comunicare, il mio Blog rimarrà silenzioso, ma se voi ci sarete ancora, io sarò lì a leggervi e commentarvi.

Saluti a tutti

"La parola ai Mimi" ~ Angelo Branduardi



venerdì 17 luglio 2009

Albafucens


il mio Alter ego

Colei
che mi ispira
mi critica e mi stima
mi annoia e mi diverte
mi maltratta e mi lusinga
mi rimprovera e mi consola
mi fa piangere e mi fa gioire
...
si prende qualche giorno di riflessione
un caloroso saluto a tutti.

"L'Abbandono" ~ Marta Sui Tubi



martedì 14 luglio 2009

a mia Figlia


Appena nata
eri uno scricciolo
pesavi appena 2 Kg e 80.

Mi sembra ieri, attaccata al mio seno, tenendolo stretto tra le tue piccole mani, fissavi seria con gli occhioni spalancati chiunque si avvicinasse, fulminandolo con lo sguardo, decisa a il difendere il tuo territorio. Crescendo, hai iniziato a gattonare, affinato i sensi, e le tue esplorazioni si sono estese a tutta la casa, soprattutto alla libreria. Un libro in particolare ti attirava, "Il Caos" di Pier Paolo Pasolini, per quanto gli cambiassi posto riuscivi sempre a ritrovarlo e me lo portavi. Poi... hai iniziato a camminare, il tuo primo giorno di scuola... [...]

Ora hai solo otto anni, sei ancora piccina picciò, ma già ti diverti a rubarmi le sottovesti, e con movenze ammiccanti e innocenti, davanti allo specchio ti imbelletti ed acconci i lunghi capelli color del grano con fare sapiente. E in te, già si intravede il tuo potenziale, in termini di sensualità, femminilità...

e questo, mi inquieta,
vederti crescere, smettere le vesti di bimba.


"le Tre Età della Donna" ~ Klimt

lunedì 13 luglio 2009

Quattro minuti


~Vier Minuten ~

"... per dimostrare una vita, per redimersi,
per esprimere tutta la propria rabbia
mettendoci tutta la gioia della liberazione,
senza manette ai polsi per quattro minuti di pianoforte"



Nel carcere femminile di Luckau, due donne del tutto diverse si trovano a confrontarsi ed inevitabilmente scontrarsi, Traude Krüger rigida insegnante di piano ottantenne che impartisce lezioni alle detenute, scopre che una di loro, Jenny, benché aggressiva e mentalmente squilibrata, è dotata di un eccezionale talento musicale.

La vecchia signora tenta in ogni modo di convincere la ragazza a coltivare il suo dono, ma si scontra con un muro di resistenze fatto di traumi, paure, improvvise reazioni violente e totale riluttanza alla disciplina. (fonte da web)

venerdì 10 luglio 2009

il Dagherrotipo


E' in divisa, lieve il sorriso, malinconico lo sguardo, scruta il vuoto, forse ripercorre con la memoria, i contorni del viso dell'amata lasciata in patria. Mi fissa, impresso per sempre su quella piccola lastra [come in una prigione di vetro] sembra chiedermi, liberami. Non posso... quindi, lo inserisco nuovamente nella bustina che per decenni lo ha custodito, ed infine lo depongo delicatamente nell'accurato cofanetto di cartone

i bordi sono ornati
da piccole borchie di ferro
sul coperchio l'elegante scritta

Gevaert
PANCHROMOSA.

e penso...

c'era una volta
un tempo che fu, e mai sarà più
quando anche i più piccoli particolari venivano curati

fotografare era un'arte

neri i drappi
lastre di rame
cloruro d'argento
 bagliori improvvisi
e nuvole di fumo.

per sviluppare
mani sapienti e pazienti
non macchinari senz'anima e inerti.

sabato 4 luglio 2009

Sisma


Le sue viscere si contorcono, e la terra, trema, ancora... batte i denti [sussulta ~ ansima] come in preda ad un attacco di panico, è stremata la Terra, asservita ~ dilaniata, geme e urla il suo dolore. implora una tregua, recrimina quieto vivere.

giovedì 2 luglio 2009

un grande Artista


Lo chiamavano il cantante dei "non sensi", ma Rino Gaetano, l'aveva vista lunga, con i suoi testi è stato un precursore. Chissà oggi, con quella sua voce roca, le sue buffe movenze, cosa ci avrebbe detto?


lunedì 29 giugno 2009

l'Amore ai tempi...


Dante, era giunto a Roma nella città eterna, nel '48 a soli 16 anni per lavorare nella fabbrica dello zio, fabbrica, che si trasformò anche nella sua casa. Di giorno ragazzo tutto fare, di notte guardiano, a fargli compagnia solo i cani. Chissà come dovevano sembrargli vuoti ed immensi quei capannoni, ma lui era forte e battagliero, da piccolo aveva già sconfitto la poliomelite, che gli aveva regalato un'andatura leggermente claudicante, per via della gamba rimasta offesa.

Solo... nella grande città, senza una guida, per parecchio tempo le carte e gli amici del bar furono il suo passatempo. Silvia, l'aveva conosciuta nello stabilimento, faceva la lavorante stagionale, bella, seno prorompente, lunghi capelli neri raccolti dietro la nuca, come conveniva ai tempi

e se ne innamorò

conquistarla, frequentarla non fu facile, il padre di lei era autoritario, all'antica, potevano uscire solo accompagnati dalla sorella più piccola, e poi, il suo piccolo difetto fisico turbava i genitori, si sa "la diversità rende gli uomini ignoranti e spaventa".

Alla fine si sposarono, Dante per migliorare la propria posizione decise di iscriversi alla scuola serale, prendere quel diploma che gli eventi, la guerra, e le difficoltà familiari gli avevano negato da adolescente. Da allora sono passati 47 anni, di difficoltà ne hanno attraversate molte, ma Dante e Silvia sono ancora insieme, la vita ha regalato loro una bella famiglia, quando si riuniscono con i figli e i nipoti si siedono in dieci a tavola, ed è uno spasso vederli battibeccare, lo fanno di continuo, per qualunque cosa.

venerdì 26 giugno 2009

Errar mi è dolce


L'ho fatto di nuovo, accidenti,
distrarmi... è che mi piace, è più forte di me

ci sono momenti in cui proprio non ho voglia ~ mi rifiuto di ascoltare, ed allora, mi rifugio nel mio piccolo mondo, il "mio grembo materno" come lo chiamo io, dove le voci mi giungono da lontano... ovattate, mi avvolgono e cullano dolcemente.

Il risveglio però, è sempre traumatico, come un parto... [ridatemi il mio utero ~ fatemi rientrare] e così, all'improvviso, mi ritrovo espulsa ~ rigettata ad affrontare titubante e smarrita la realtà, soprattutto, quando a parlarti era il tuo capo! Fortuna però che il mio alter ego, la perfettina, quella "so tutto io, penso a tutto io" quant'è noiosa... rimane super vigile, così, alla fine, riesco sempre a destreggiarmi

comunque, mi sto perfezionando
e le mie tattiche sovversive, diventano ogni giorno più raffinate.


immagine vladstudio