domenica 12 luglio 2015

[Eco]


in ogni rinuncia, insito, c'è l'incipit [naufragio] di una storia latente, sottintesa. a volte, rinunciamo a dire, fare, baciare [testimoniare] nonostante il trambusto, scompiglio [vocìo] che scalcia, spintona, preme per uscire, narrare [palesarsi] ma poi, dentro, pur tuttavia, qualcosa respira... mormora tra le mura dello spazio sottaciuto

indugia, chiede udienza

[persevera]

"Qualcuno lo chiama appartenersi, altri amarsi,
ma per me è semplicemente sfiorarsi l’anima in profondità…"
 

~ Isabel De Santis ~

martedì 30 giugno 2015

[aspettative]


dar(e)si tempo

... chi conosce lo spasmo, inciampo, fluire [palpitazione] dei secondi, il sapore ruvido, spoglio [disabitato] dell'attesa, non d~elude, indugia, confida, custodisce

[Resta]


photo by ~ Ferdinando Scianna ~


Nella scatola dei ditali
ci stanno le routine dei bottoni
che si attaccano ai cappotti,
ci sta il filo bianco
che si impiglia nelle mani
di mia madre che hanno pazienza.

Nella scatola dei ditali
ci sono agli aghi del tempo
che forano tutte le sere.

~ Nino Pedretti ~

martedì 16 giugno 2015

[I treni di Tozeur...]


... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità

Fin da piccola ho sempre amato i treni, anche quando semplicemente li guardi ed è solo nella tua testa che parti. Te la ricordi Elena, la Via Casilina al Pigneto quando era ancora a doppio senso, e tu, piccina picciò, tornando da scuola ti fermavi tutti i giorni sul ponte della ferrovia, le mani aggrappate alla rete di protezione a guardare estasiata [ghermita] i treni che sussultando - tu~tum tu~tum come un cuore che batte - correvano, galoppavano sulle ali della fantasia verso l'orizzonte, l'incognito. Quante evasioni... viaggi, posti meravigliosi avete esplorato insieme, ed anche ora che sei adulta, come allora, quando vedi i treni, tu sali e parti...

"Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto."

~ Jorge Luis Borges ~


photo by ~ Norman Parkinson ~


E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà, signorina fantasia
così preziosa come il vino

così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.


~ Faber ~

lunedì 8 giugno 2015

[Beati come rane su una foglia di ninfea]


la voce arcaica del vento, il frinire delle cicale [richiamo d'amore] il profumo della resina [custode della memoria] e poi me, piccina picciò, spettatrice, partecipe di tanta bellezza, armonia [magnificenza]

ed è serenità, malìa, c'è da sentirsi speciali, belle.


foto by ~ Kristoffer Albrecht ~


Un frutto
è sempre un bacio
dentro l’altare del seme
e giugno ride e ride.

Più di febbraio e maggio
si fa sostanza.
Per questo il ramo ha dormito.


~ Mariangela Gualtieri ~

* il titolo è tratto da un libro di Tom Robbins

mercoledì 3 giugno 2015

[viceversa]


le nostre fragilità, ingenuità [impacci] sovente, caldeggiano [misurano] i punti di forza, certezze degli altri, regalano loro un tocco di fierezza, ascendente, sono una panacea. Superato però il primo momento di amarezza, smarrimento [perplessità] il medicamento, trattamento terapeutico migliore, consiste nell'evitare innanzitutto i bugiardini... ricorrendo preferibilmente al fai da te, quindi: setacciare e lasciar decantare [sublimare] infine, altresì, soprattutto, sorridere.




"Per umiliare qualcuno si deve essere in due: colui che umilia, e colui che è umiliato e soprattutto: che si lascia umiliare. Se manca il secondo, e cioè se la parte passiva è immune da ogni umiliazione, questa evapora nell'aria. Restano solo delle disposizioni fastidiose che interferiscono nella vita di tutti i giorni, ma nessuna umiliazione e oppressione angosciose."

~ Etty Hillesum ~

lunedì 25 maggio 2015

[sapori e saperi]


... e tradizioni [memorie] come fare merenda con una croccante fetta di pane casereccio intinta in un piatto contenente solo olio contadino [sincero] e sale, insaporita altresì dai ricordi [rieccheggiamenti] ed oggi, come ieri, sono di nuovo fanciulla.


photo by ~ Romualdo Rakausko ~


“La terra è rotonda, e facendone tranquillamente il giro ci si ritrova un giorno al punto di partenza, già pronti per un altro viaggio. Quanti sono i sentieri, le strade, i villaggi, le città, le colline, i boschi, i mari, i deserti, tanti sono i percorsi per raggiungerli, sentirli, osservarli, per abbracciare la memoria nell’esultanza di essere in quel luogo. I sentieri, la terra, la sabbia, le rive del mare, perfino le pietre e il fango, sono a misura del corpo e del brivido di esistere.”

~ David Le Breton ~
"Il mondo a piedi"

venerdì 22 maggio 2015

[dimora]


la nostalgia, non è sempre, solamente vuoto [assenza] altresì, a volte, può significare setacciare, sentire, custodire troppo [pienezza].




Come farò a spiegare
a uno che non l’ha mai vista
cos’era la carta gialla,
la carta gialla da pacchi, fatta con la paglia,
che stava sul bancone di quelle bottegucce
addormentate nel sole del pomeriggio?

La gente che andava lenta
negli abiti della domenica
ha portato via tutti i suoi cartocci.

~ Nino Pedretti ~

martedì 19 maggio 2015

[L'occhio in_discreto dell'obiettivo]


Amo perdermi in mezzo alla natura, i paesaggi, volti [nel creato] esplorare, setacciare - "tradurre le realtà che ho lì davanti" - frugandole... contemplandole con i miei occhi che guardano altresì attraverso [tramite] l'obiettivo, per rendere così unico [custodire] quel magico... infinitesimo istante, perché non ce ne sarà mai un altro identico, neanche ripetendo la stessa inquadratura dopo pochi secondi.

"Ho fotografato quello che mi capitava sott'occhio,
senza ricerca né distinzione; i ricordi sono figli del caso,
solo gli imbroglioni hanno la memoria in ordine."

~ Daniel Pennac ~


foto di albafucens


"Non sono al tuo fianco, Anna, io sono il tuo fianco.
Sei la parte mancante che torna da lontano a combaciare."

~ Erri De Luca ~
"Il giorno prima della felicità"

mercoledì 13 maggio 2015

[Nido]


custodire, è istintivo [intrinseco] non è una cosa che scegli di fare [essere] o che si può compiere senza che residuino gemme o schegge, desistere... darsi per vinti [abdicare] non serve, non tutela, fondamentale nel farlo... è essere però sempre passe-partout, mai grimaldello

... io {custodisco} altresì esploro, infine, intimamente,
siamo talmente spaziosi... [senza confini] c'è posto per tutti.




Si tratta di solitudini che si interrompono? Di pseudo comprensione? E' questione di riconoscersi nell'altro per qualche verso? Insomma com'è che alla fine due persone sconosciute diventano quasi "importanti" l'uno per l'altra?

Non ha senso entrare in contatto così con una persona e poi andare via. Non lo capisco. Lo strano è che io sono un asociale, ma quando entro in contatto con uno sconosciuto – anche se si tratta solo di un sorriso o di un cenno con la mano, che non credo sia considerato un vero contatto ma per me lo è – mi sembra che dopo non possiamo andarcene ognuno per la sua strada come se niente fosse.

Immagino la sua vita come una piramide, un iceberg di cui vedo solo la punta, la punta minuscola, ma sotto la superficie la piramide si allarga, si allarga verso il basso e nel passato, sempre più indietro, tutta la vita gli sta sotto, gli sta dentro, le mille cose che gli sono successe, e il risultato è quel momento, quel secondo in cui mi ha sorriso.

Credo che sia questo a farmi paura: la casualità di tutto. Persone che per te potrebbero essere importanti, ti passano accanto e se ne vanno. E tu fai altrettanto. Come si fa a saperlo? (…) Andandomene mi sembrava di abbandonarlo, di passar la vita, giorno dopo giorno, ad abbandonare la gente.”

~ Peter Cameron ~
"Un giorno tutto questo dolore ti sarà utile"

lunedì 11 maggio 2015

[Shadows]


A volte, mi manco, mi cerco ma non mi trovo [paleso] ho come l'impressione... di dissolvermi, attraversare la vita brancicante, in cerca di appigli [sinecura] forse... accade, perché oltre a saperci guardare, abbiamo bisogno anche di questo di quando in quando, della poesia [semplicità] di uno sguardo altrui, che scevro da tabù, ghiribizzi personali [mentali] colga quello che non sospettiamo, sappiamo di possedere [ri_conoscere].


foto di albafucens


Io non sono del tutto padrone di me stesso e del mio modo di essere. Il caso ha un potere più grande su di me. L'occasione, la compagnia, il tono stesso della mia voce traggono dal mio spirito più di quello che vi trovo quando lo sondo e lo uso per conto mio. [...] E mi accade anche questo: che non mi trovo dove mi cerco; e trovo me stesso più per caso che per l'indagine del mio giudizio.

~ Montaigne ~

mercoledì 6 maggio 2015

[passaggio a livello]


Le porte aperte... semichiuse, sono frontiere [transiti] spiragli che invitano all'incontro, consonanze che impreziosiscono. Le porte chiuse, viceversa, sono confini [linee di demarcazione] barriere che nulla lasciano entrare né uscire, tantomeno preservano, bensì ci derubano [imprigionano]. Io le porte non le so chiudere, tutt'al più poi, se chi entra impiatriccia... inquina un poco, pennelli in mano,  poi tinteggio... rischiaro [rinfranco].

Un altro mondo m’accetta, m’accoglie,
m’assorbe, mi assolve.


~ Henri Michaux ~
da "Vers la complétude"


~ Graffi_ti di Vita... ~
(immagine da web)


[…] Potrei dirti di quanti gradini sono le vie fatte a scale, di che sesto gli archi dei porticati, di quali lamine di zinco sono ricoperti i tetti; ma so già che sarebbe come non dirti nulla. Non di questo è fatta la città, ma di relazioni tra le misure del suo spazio e gli avvenimenti del suo passato: la distanza dal suolo d'un lampione e i piedi penzolanti d'un usurpatore impiccato; il filo teso dal lampione alla ringhiera di fronte e i festoni che impavesano il percorso del corteo nuziale della regina; l'altezza di quella ringhiera e il salto dell'adultero che la scavalca all'alba; l'inclinazione d'una grondaia e l'incedervi d'un gatto che si infila nella stessa finestra; la linea di tiro della nave cannoniera apparsa all'improvviso dietro il capo e la bomba che distrugge la grondaia; gli strappi delle reti da pesca e i tre vecchi che seduti sul molo a rammendare le reti si raccontano per la centesima volta la storia della cannoniera dell'usurpatore, che si dice fosse un figlio adulterino della regina, abbandonato in fasce lì sul molo. Di quest'onda che rifluisce dai ricordi la città s'imbeve come una spugna e si dilata. Una descrizione di Zaira quale è oggi dovrebbe contenere tutto il passato di Zaira. Ma la città non dice il suo passato, lo contiene come le linee d'una mano, scritto negli spigoli delle vie, nelle griglie delle finestre, negli scorrimano delle scale, nelle antenne dei parafulmini, nelle aste delle bandiere, ogni segmento rigato a sua volta di graffi, seghettature, intagli, svirgole.

~ Italo Calvino ~
"Le città invisibili ~ Zaira"

lunedì 4 maggio 2015

[la linea Maginot]


ci sono metà~morfosi che incespicano, esitano ad abbandonare la crisalide [compiersi]. di quando in quando, si affacciano [sbirciano] spiccano il volo... poi tornano nel bozzolo, ma per un po' sono state farfalle.


foto di albafucens


"Sogno della farfalla"

Una volta, Zhuàng Zhōu sognò di essere una farfalla. Era una farfalla che volteggiava, liberamente appagata della propria condizione. Non sapeva di essere Zhōu. All’improvviso si svegliò e si accorse di essere Zhōu, con la sua forma. Non poteva dire se Zhōu avesse sognato di essere una farfalla, o se una farfalla stesse sognando di essere Zhōu. Tra Zhōu e la farfalla c'è una distinzione. Questo è ciò che si dice la trasformazione degli esseri.

~ Chuang-tzu, IV sec. a.C ~

martedì 21 aprile 2015

[i viaggi di Gulliver]


Tra le ciglia socchiuse, frontiera [baluardo] tra fantasia e realtà, sussurrano... confabulano i sogni [nicchia~no] ssssshhhh... lasciamoli volteggiare

lì... abita {rifugia} la fiaba


photo by ~ Philippe le Tellier ~


Amarcord

Lo so, lo so, lo so
che un uomo, a 50 anni,
ha sempre le mani pulite
e io me le lavo due o tre volte al giorno
ma è quando mi vedo le mani sporche
che io mi ricordo di quando
ero ragazzo.

~ Tonino Guerra ~

mercoledì 8 aprile 2015

[quello che resta]


al di là delle parole, nelle movenze, silenzi [interludi] c'è un recondito, infinitesimo, microcosmo che pullula e ferve. c'è sempre dell'altro, un'allusione [postilla] che si equi_libra... de_canta nello spazio [spiraglio] sottaciuto.


~ Salvador Dalì ~


Don Quijote

“Non muoia, signor padrone, non muoia. Accetti il mio consiglio, e viva molti anni, perché la maggior pazzia che possa fare un uomo in questa vita è quella di lasciarsi morir così senza un motivo, senza che nessuno lo ammazzi, sfinito dai dispiaceri e dall’avvilimento. Su, non faccia il pigro, si alzi da questo letto, e andiamocene in campagna vestiti da pastori come s’è fissato, e chi sa che dietro a qualche siepe non si trovi la signora Dulcinea disincantata, che sia una meraviglia a vedersi.”

~ Miguel de Cervantes ~

mercoledì 1 aprile 2015

[scampoli]


di quando in quando
un ricordo affiorava  improvviso...

quella mattina fu la volta della scatola di latta di biscotti Mellin, dentro [custoditi] soggiornavano merletti, bottoni, spolette di fili muticolori [le spagnolette... si tramutavano in dame, i ditali in cavalieri]. Nel rivedersi seduta sul pavimento ad inventare storie [baloccarsi] prima che la memoria tornasse a celarlo, riporLo accuratamente in un cassetto, ne carezzò allora con un sorriso il profilo di fanciulla, gli rimboccò le coperte...


~ immagine da web ~


 La melagrana
che serba i segreti
delle sue perle
aspetta sempre
che tu peli
la sua buccia lucente...

Alla sete è promesso
un liquido
delizioso...


~ Maram al-Masri ~

giovedì 26 marzo 2015

[continuum]


è bello sapere che sul confine [limite] lì, dove prudenza e innocenza si intersecano, con~fondono, forse chissà... sfidano anche un po', l'adulta che sono non smette [rassegna] mai di stupirsi, esplorare, altresì, la fanciulla che dimora in me non soccombe [R_esiste] e ancora vaga incontaminata, desiderosa di compiersi, esprimersi...


photo by ~ Katia Chausheva ~


Se è vera la notizia
che il rondone dorme in volo,
non resta più alcun dubbio
sul valore equipollente
di volare e sognare,
difficile da intendere
per chi è costretto al suolo.


~ Franco Marcoaldi ~

giovedì 19 marzo 2015

[Quo vadis...]


una volta dischiusa la porta del cuore, che siano vicine, lontane, o vadano via, le persone [intimamente] comunque ci abitano, principiano ad andarsene a zonzo [percorrerci] titubano, confabulano [tergiversano] ci serbano sempre, nondimeno, un poco di compagnia

[rimangono a vista]


~ Andrew Wyeth ~


"Non è il tempo o la distanza che allontana le persone: le persone
si allontanano perché vogliono allontanarsi e si perdono perché in realtà
non si sono mai incontrate. [...] Ma il mancarsi è già un appartenersi”

~ Lailly Daolio ~

martedì 17 marzo 2015

[O che bel castello marcondirondirondello]


Sovente
le accadeva di estraniarsi
di~vagare, perdersi

[sognare]

anche
ad occhi aperti...

"Le nostre braccia, hanno origine dalla schiena
perchè un tempo erano ali."

~ Martha Graham ~



photo by ~ Horst P. Horst ~

Quando uno è distratto, bambino o adulto che sia, sta prestando attenzione a qualcos’altro. Può essere il sapone che scivola nella vasca da bagno, una mela che cade dall’albero o il modo particolare in cui un insetto si muove sul pavimento: una piccola cosa può condurre a grandi idee. Essere distratti significa, in altre parole, essere altrimenti attratti.”

~ Ellen J. Lange ~


ascolta... ♫ ♪♫ ♪ "Ho imparato a sognare"
C'è che ormai che ho imparato a sognare non smetterò...

giovedì 12 marzo 2015

[macchie]


Agli occhi di chi solo [non più di] a stento ci scorge, oppure esplora [fruga] siamo come le macchie di Rorschach, ad alcuni parremo solo ombre [simulacri] macchie indistinte, ad altri, un caleidoscopio di sfumature [arabeschi] ghiribizzi. dentro, ciascheduno, ignora~tralascia, ovvero, intuisce~discerne, qualcosa per fortuna.


"Watch your Shadow" ~ Alicjia Pietras


"Ti Guardo"


Abbiamo volti
che portiamo sulle spalle
sulle carte d’identità
nelle foto ricordo

Abbiamo volti
che strappiamo conserviamo
nascondiamo riveliamo
ai quali ci abituiamo
che rinneghiamo
che amiamo
e odiamo.

Abbiamo volti
che conosciamo…
diciamo: li conosciamo?


~ Maram al-Masri ~

altresì, però, ed è inestimabile [premuroso] quando accade...

"Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s’era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre, mai s’era potuta riconoscere così."

~ Italo Calvino ~

lunedì 9 marzo 2015

[sgambetti]


Stupido è, chi stupido vuol, acconsente... di apparire. La verità possiamo gestirla, viceversa, le bugie, scuse, giustificazioni superflue [gratuite] feriscono dippiù. Al di là dell'ingannare, sono soprattutto un insulto [sgarbo] alla nostra capacità di comprensione [sensibilità].


"Follow Your Heart" ~ Amanda Cass


"Folli i miei passi"

Non scrivo con l’inchiostro. Scrivo con la mia leggerezza. Non so se riesco a farmi capire: l’inchiostro, lo compro; ma non esiste un negozio per la leggerezza. Viene, oppure no: dipende. Quando non viene, è già presente. Mi capite? È ovunque, la leggerezza: nella freschezza insolente delle piogge estive, sulle ali di un libro abbandonato ai piedi del letto, nel suono delle campane del monastero all’ora delle funzioni, un clamore infantile e palpitante, in un nome mille e mille volte sussurrato come quando si mastica un filo d’erba, nella fata che è la luce alle svolte delle strade serpeggianti del Jura, nella povertà esitante delle sonate di Schubert, nel rito di chiudere lentamente le imposte sul far della sera, nel tocco sottile di blu, blu pallido, quasi viola, sulle palpebre di un neonato, nella dolcezza di aprire una lettera attesa, prolungando di un secondo l’istante di leggerla, nel rumore delle castagne che si schiantano al suolo e nella goffaggine di un cane che scivola su di uno stagno ghiacciato: mi fermo qui, la leggerezza, lo vedete, è donata ovunque. Se allo stesso tempo è rara, di una rarità incredibile, è perché ci manca l’arte di ricevere, semplicemente ricevere ciò che ci è donato ovunque.

~ Christian Bobin ~

giovedì 5 marzo 2015

[ànemos]


Si sta come d'inverno tra le braccia dell'humus
assopiti [sereni] in attesa, i germogli.


~ Alicia Tormey ~

aspettando la primavera...

I frutti del compenso


I giorni che tu credi dissipati
nel chiasso e nella noia,
a tua insaputa ròdono il deserto
con furiose radici
​​trovano un filo d'acqua mentre dormi
o aspetti a lungo un treno che non viene,
e succhiano in silenzio, e ti preparano
i frutti del compenso.


~ Maria Luisa Spaziani ~

domenica 1 marzo 2015

[sliding doors]


fai un passo, fanne un altro, e tornare così, di vicolo in vicolo verso casa bighellonando [senza fretta] ri_percorrendo i tragitti, arterie... della meglio gioventù [memoria]. di quando in quando, da dietro un angolo [cucù] fa capolino un ricordo, sorride, poi, s~fugge via, ed è di nuovo presente [coesistenza] ad ogni passo, congiuntura, respiro attimi di vita, ed è quiete, armonia.

"Mi reggo tra passato ed avvenire, o com’è giusto o come il cuore tollera."

~ Mario Luzi~



"Mission" ~ artista sconosciuto


Sono una donna
semplicemente complicata
che guarda e osserva.

Si cerca, si perde...
Si ritrova…
Le sue fragilità
sono anche la sua forza.


~ Luciana Caiffa ~

giovedì 26 febbraio 2015

[Non al denaro, Non all'amore, Nè al cielo]


il nostro incespicare, dubitare [essenza imperfetta]
rivela, illustra altresì, la nostra unicità, genuinità, ricchezza

[verità]



Suurin Onni ~ "La più grande felicità"

 ~ Emmi Vuorinen ~


  PER NOI

Per noi
che guardiamo gli alberi
e ci innamoriamo
delle foglie cadenti
perché inciampano come noi
anche sull’aria.

Per noi

che vinciamo solo da perdenti
e sappiamo ridere
dei giochi di luce riflessi
delle onde
senza l’incauto bisogno di sconfiggerle.

Per noi
che preghiamo in silenzio
perchè neanche la voce
diventi urto
o offesa al silenzio,

Per noi
che ci addormentiamo
con sogni vivi
mentre quella metà del nero
che ci divora o ci manca,
si placa.

Per noi
è quella preghiera silenziosa
che non ha niente da consacrare
perchè l'offesa
- mentre fioriscono gli alberi -
ci ha già perdonati.


~ Beatrice Niccolai ~ 
"Futuro interiore"

martedì 10 febbraio 2015

[inchiostro simpatico]


tra tutti i mirabili, seducenti, compositi sensi ai quali possiamo attingere per percepire [esplorarsi] la vista, è forse il più illusorio [riduttivo] la bellezza, infine, è un marginale [opzionale] fotogramma, da solo, non basta, occorre [urge] l'intera pellicola

che poi...
il fascino, l'incanto [la grazia]
perdurano, R_esistono, dippiù.




"C'è sempre qualcosa di essenziale che resta fuori dalla frase scritta, anzi, le cose che il romanzo non dice sono necessariamente più di quelle che dice."

~ Italo calvino ~

venerdì 30 gennaio 2015

[dapprincipio]


quando il primo uomo si eresse in piedi
e si guardò le mani

[libere]

tutto, o quasi, è cominciato così...


e...

"Non sempre ciò che vien dopo è progresso."

~ Alessandro Manzoni ~

domenica 18 gennaio 2015

[postille]


Siamo pagine scritte, noi uomini, donne,
storie [tutte] da sfogliare...

... della vita, delle persone, amo soprattutto il minuscolo dell'opera, le note a margine, trafiletti, post scriptum, asterischi, titoli di coda, sì, insomma... tutto ciò che riferisce, illustra [racconta]. E poi, amo il garbo, indugio del carattere [procedere] sghembo del corsivo, che adagio, con riserbo [sottovoce] cerca sulla pagina bianca [nella vita] il vestito con il quale rivelarsi. Amo altresì custodire, esplorare, osservare, provare a tradurre le didascalie... il linguaggio silenzioso della vita.

Non sempre ri~conosco, e forse, è giusto così - bisogna saper cercare, altresì, però, farsi trovare... - a volte rimango un po' ferita, disillusa, ma è un buon prezzo [onesto] da pagare, quello di conceder(e)si, una possibilità.


"A sculpture by Australian artist"


"Ho visto un nido in rovina in cima a un grande albero e questa vista
era dolce come quella di un cuore che ha compiuto il suo lavoro."

~ Christian Bobin ~

lunedì 12 gennaio 2015

[matrioske]


la delicatezza, bellezza ignara [sussurrata] di una persona - che non fa nulla per esserlo, imporsi - bensì emerge da sé, con garbo, candore [senza clamore] la rende oltremodo incantevole, speciale [preziosa] agli occhi di chi guarda, ti fa venire ancora più voglia, curiosità, di scoprire cosa cela [custodisce] nel retrobottega.


Mostra d’arte tessile ~ Silvia Beccaria
photo by ~ Mariano Dallago


Bere i paesaggi, quando tutti dicono
di confrontarsi con il reale, bere
senza smettere i paesaggi, sentire
che sempre non c’è stato altro che questa
dimensione ultima,
indimostrabile,
inconfutabile.


~ Cesare Viviani ~
da "credere all'invisibile"