mercoledì 25 novembre 2009

Turbamenti



Ci sono
mattine, in cui,
il cielo grigio di Roma

si insinua dentro
e smarrisce la strada

rimane lì... cresce

muta
in fitta nebbia
origina perturbazioni.



"La Scapigliata"~ Leonardo da Vinci

sabato 21 novembre 2009

effetti Collaterali


Le parole scritte non sono semplici svolazzi impressi sulla carta, licenze poetiche consegnate ad un foglio perché rimangano lì, inanimate - a far sfoggio di sé - sono solo come assopite, e quando le leggo, loro, sbadigliando... si stiracchiano e prendono vita, tramutandosi in emozioni, sensazioni, immagini. a volte, sono come un torrente in piena [ti travolgono] se non stai attento e te ne lasci colmare senza centellinarle rischi un overdose, allora, ogni tanto, qualcuna la devi lasciare andare per poterti disintossicare.


"Ordinati e Lenti" ~ Sabrina Jaider Camerlengo

giovedì 19 novembre 2009

Passato Remoto


Quando avevo 22 anni, sono partita per andare a lavorare a Venezia.
A Roma avevo già un lavoro, ufficialmente partivo per migliorare la mia condizione, ma in realtà solo io sapevo... era per portare il mio cuore infranto in convalescenza nella città degli innamorati.

Quando arrivai, rimasi intimorita, ammutolita, di fronte a quella distesa d'acqua, dove Venezia, bianca, abbagliante, si ergeva in tutto il suo splendore, sembrava come scivolare... incedere dolcemente sull'acqua. Mi ci sono voluti un pò di giorni per abituarmi all'idea di trovarmi sospesa sul mare, ma alla fine, si è rivelato uno dei periodi più belli della mia vita.

La stanzetta che avevo preso in affitto si trovava verso il Lido, distava quaranta minuti dall'Ufficio, e tutte le mattine ne percorrevo la distanza a piedi. Alle 6.30 ero già in cammino per godermi la quiete della città, a quell'ora, Venezia, è pura magia.

Dovevo costeggiare tutto il lungomare, e passare davanti al Ponte dei Sospiri, e facendolo, "sospiravo", mi ero auto prescritta come cura rigenerativa... due sospiri al giorno, uno all'andata e uno al ritorno, dopo venti giorni il cuore ha iniziato a risanarsi, smesso di "pensare" e cominciato a pulsare per le bellezze della città. Superato il ponte, percorrevo tutta Piazza San Marco, a quell'ora semideserta, diverse calli, poi attraversavo il Ponte di Rialto per giungere di lì a poco al mio Ufficio, ubicato in uno splendido Palazzo che si affacciava sul Canal Grande.

A Venezia ho lasciato una piccola parte di me, che ogni tanto si aggira ancora per le sue calli, spensierata, inconsciamente felice e leggiadra, così come si può essere a vent'anni. Quando sono partita, i colleghi mi hanno regalato una catenina d'oro con una piccola maschera e un delizioso biglietto, dove si sono disegnati seduti dietro le scrivanie, intenti alle loro occupazioni nei momenti di relax, leggere il giornale, parlare al telefono... e mi hanno scritto una delle frasi più belle che mi siano mai state dedicate:

 "Come un raggio di sole ci hai illuminati ed ora la pioggia cade su di noi"

giovedì 12 novembre 2009

la Tregua


Naufragar mi è dolce in questo mare, con gli occhi perlustro il fondale, eccoli... i ricordi sono perle, gemme che lo scorrere del tempo ha stratificato, serbandone rilucente, immutato, tutto il loro incanto, senza più dovermene crucciare, li raccolgo e ne ricavo collane da sfoggiare, i cattivi pensieri li lascio andare, cimeli e vestigia dei tempi passati, che giacciano pure sul fondo come addormentati

... ed è nell'assenza dei rumori, nella limpidezza delle sue acque, vezzeggiata dalle sue tiepide braccia, che arrendevole trovo quiete, concordia, mi riconcilio [firmo l'armistizio] e ne riemergo mitigata, rinfrancata.

 

"Memory Keeper"


mercoledì 11 novembre 2009

Analisi & Sintesi


Mentre ero intenta a cercare una frase in latino, il mio occhio è caduto su due parole, ed ho scoperto così di soffrire di

Aurea mediocritas
"una ottimale moderatezza"

e non come qualcuno potrebbe tradurre letteralmente "un'aurea mediocrità", ho sempre pensato di essere in difetto, scopro invece trattasi di una locuzione del poeta latino Orazio (Odi 2,10,5) per il quale il termine "mediocritas" non ha il valore dispregiativo che in italiano riveste la parola "mediocrità", ma significa piuttosto "stare in una posizione intermedia", tra l'ottimo e il pessimo, tra il massimo e il minimo, ed esalta il rifiuto di ogni eccesso invitando a rispettare il "giusto mezzo".

La "mediocritas" pertanto, è definita dal poeta "aurea", che non è da intendersi d'oro bensì come ottimale, la migliore che si possa immaginare. Questa concezione esistenziale si ispira alla filosofia epicurea, che invitava l'uomo a godere dei piaceri della vita senza abusarne, bere il vino ma senza ubriacarsi, godere del cibo senza essere dediti alla crapula, apprezzare il piacere sessuale senza soggiacere alla libidine.

"Qualora l'uomo la realizzi, avrà raggiunto il fine ideale, che è quello di trovare una misura in tutte le cose, senza mai trascorrere negli eccessi".

detta così
essere affetti
 da "Aura mediocritas"
sembra quasi una cosa sublime


~ foto da web ~

martedì 10 novembre 2009

Basium


quando le opinioni sembravano divergere
e la concordia è ardua da sancire
a volte, è in semplice bacio
che Tesi e Antitesi
si amalgamano
e forgiano

la "Sintesi"


"Baciarsi e Bearsi" ~ Giorgio dalla Costa

giovedì 5 novembre 2009

Tracce


memorie
dissolvenze
sfumate ed eteree

schegge smerigliate di vita vissuta e non, impronte indelebili impresse lungo il viale dei ricordi, come una moviola in bianco e nero, erompono nella mente prepotentemente, consegnandoci il ricordo di emozioni vissute, seducono e irretiscono, si lasciano centellinare e assaporare, ma è solo un attimo effimero, infinitesimale, vorresti trattenerle il più possibile, ma loro, sono nomadi, ed amano errare...

dissolversi nell'oblio
per tornare ad oziare
e di tanto in tanto, rincasare...


"Barca e Nebbia" ~ by hiram67

via deviantART

mercoledì 4 novembre 2009

sotto il segno dello Scorpione


Oggi, sono 44 anni che percorro, esploro, il sentiero della mia vita, spesso, mi sono trovata di fronte ad un bivio, frastornata, vulnerabile ~ smarrita, ma ho sempre ritrovato infine il mio filo di Arianna.

A volte, la vita, beffarda, truffaldina, mi ha messa a dura prova lanciandomi delle sfide, le ho sempre accettate, la più importante, mia figlia, l'ho vinta IO.



q
ua ~ ran ~ ta ~ quat ~ tro

ha un che di ritmico
sembra una locomotiva in corsa
ed io adoro i treni


44
da qualsiasi parte lo consideri
il risultato non cambia

e, curioso... se moltiplico
4 x 11 "il mese"
il prodotto è sempre ~ 44

ma non è finita
sommando ~ 4 + 11 + 20 + 09
ottengo nuovamente ~ 44
e poi 4 + 4 fa ~ 8
che se lo ruoti


è il simbolo dell'infinito...

Con tutte queste coincidenze... ho idea che mi porterà fortuna la mia età quest'anno, e comunque avremo a disposizione 364 giorni di tempo per conoscerci, sperimentare ed infine simpatizzare.