lunedì 3 dicembre 2012

[R~esistenze]


Siamo storie, noialtri, uomini e donne, storie scritte per essere narrate, ascoltate, ri[s]velate, la sola carne, pelle, ossa, il sangue che scorre nelle vene, fa pulsare il cuore, non bastano per Esistere. Siamo fatti anche di parole, noialtri, milioni, miliardi di vocali, consonanti, che dimorano in noi, formicolano sotto la pelle, tracciano percorsi. Siamo pagine illustrate, se nessuno le sfoglia, rimangono disabitate, inedite, mute, l'inchiostro simpatico le redige, servono allora polpastrelli, occhi, orecchie, nari, labbra, che le accolgano, custodiscano, per poter r[Esistere]. Siamo storie raminghe, noialtri, noi umani, menestrelli, cantori di vita, siamo carnepelleossasangueinchiostro, inestricabili, sempre un po' in attesa, in viaggio, metamorfosi, in cerca di pagine, parole, luoghi, dove poter indugiare, abitare, di una rilegatura artigianale, possibilmente.

"Sono tra quelli ancora convinti, che le parole
scritte a mano contengano molto più che un semplice messaggio:
il battito della mano che le traccia, l'umidità di una lacrima che le accompagna
e magari anche la scossa dell'emozione che le giustifica."

~ Santos Care ~



domenica 30 settembre 2012

[Attimi rubati...]


... in libreria

L'uomo, seduto al tavolino, scrive febbrilmente sul nero taccuino dalle pagine bordate di rosso, di tanto in tanto, solleva la testa - sembra quasi accarezzare con lo sguardo una fenditura, figura innanzi a sé - quindi, con un lusinghiero gesto della mano, riavvia i pensieri scarmigliati, poi, china nuovamente la testa, e la penna torna a s~correre sul foglio.

La donna, seduta al suo tavolino [un po' defilato] sedotta dall'armonia dei gesti, per non farsi sorprendere, distrattamente, minuziosamente, osserva, e scrive dell'uomo, ignaro...

~ the end ~

"I prefer winter and fall,
when you feel the bone structure of the landscape,
the loneliness of it, the dead feeling of winter.
Something waits beneath it, the whole story doesn’t show.”


... è una non storia, quindi, che ognuno nel suo immaginario, scriva pure il proprio di seguito, se vuole. Il mio?? Solo, semplicemente, il concedersi, l'assaporare, piccoli, preziosi, sonnacchiosi, arrendevoli attimi, sottratti allo scorrere spesso convulso del tempo, che a volte, ci maltratta e strapazza un po'.

venerdì 21 settembre 2012

[La vita a modo mio]


La vita è...

una visita in~attesa
un interludio, incontro di consonanze
intenti, respiri, sospiri, equilibri, in~coerenze
in~comprensioni, affinità, altresì, asimmetrie da molare
e tanto, tanto, tantissimo altro, ma soprattutto, "io credo"

così è se vi pare
di empatia.

mercoledì 12 settembre 2012

[Ritratto di Signora]


"La Storia siamo noi"

E succede così, che mi scopro, percepisco grande [inaspettatamente] l'impressione, il pre[sentimento] è di esserci arrivata senza transitare per il varco intermedio.

Solo ieri bimba dal viso acerbo, occhi color nocciola, curiosi e spalancati sulla vita, così come sanno esserlo solo quelli dei bimbi, sempre famelici~insaziabili di scoprire, ginocchia debuttanti [malferme, sbucciate] intente a saggiare il terreno da percorrere.

Oggi donna dal viso maturo, occhi ancora curiosi, sempre sgranati, entusiasti, mai sazi di mietere, [custodire] frugare nei palesi... altresì, recessi~risvolti della vita, occhi che non cessano mai di sorprendersi, sorprendendosi di riuscire ancora a farlo, e gambe rese tenaci~solerti, appena un po' sagge, dal tanto esplorare, peregrinare.

... e acconsento così, che il tempo, scorrendo, disegni su di me piccoli arabeschi, intarsi qua e là qualche cicatrice, molte, invisibili, pagine di un libro già scritto da poter sfogliare, consultare, ed altre, invece, tutte bianche, per una storia ancora tutta da narrare...




"E lasciamole cadere queste stelle"

Che freddo le notti. Che freddo crescere.
Ho le guance tutte rosse. Ma ti rende la pelle più sensibile
avere la finestra del cuore spalancata, anche se fa un freddo cane.

~ Filippo Timi ~

sabato 21 luglio 2012

giovedì 5 luglio 2012

[Aspettando l'alba]


"Break of day"


... dell'alba, devi saper cogliere, ghermire, l'attimo s~fuggente... intuirne le sfumature prima che  affievoliscano, si dissolvano mimetizzandosi. La natura in fondo, le ha concesso solo un attimo infinitesimo per palesarsi - appena dopo il buio, sfuma~dirada... - cede il passo alla luce giorno che erompendo, tutto pervade, a volte, altresì mistifica [abbagliando]. L'alba del giorno dopo però, continua a sorgere, rilasciando ogni giorno un raggio di luce in più.


“Mi domando se sia realmente possibile capire perfettamente un'altra persona. Anche quando ci sforziamo di conoscere qualcuno mettendoci tutto il tempoe la buona volontà possibili, in che misura possiamo cogliere la sua vera natura?”

"L'uccello che girava le viti del mondo"

~ Haruki Murakami ~



foto di albafucens

venerdì 9 marzo 2012

[Rumori di Fondo]


A volte, amo circondarmi di silenzio, farmi crisalide e ammantarmene come fosse bozzolo, e da lì, rimanere in ascolt. C'è un tale brusìo nel silenzio, se indugi... e intrat~tieni il respiro, nell'apnea, riesci a percepirlo, intercettarne meglio le voci che vi errano.

Ci sono silenzi, che chiedono
di essere ascoltati, fessurati ~ sviscerati
ed è nel Silentium, che concrētus la metamorfosi

~ ~ ~ ~ ~

Inside, we are ageless and when we talk to ourselves,
it’s the same age of the person we were talking to when we were little.
It’s the body that is changing around that ageless centre.

“All'interno, siamo senza età e quando parliamo a noi stessi, è la stessa età
della persona alla quale stavamo parlando quando eravamo piccoli.
E' il corpo che sta cambiando intorno a quel centro senza età.”

~ David Lynch ~


~ Elvira Amrhein ~

Ecco mi dissi, questo preciso attimo, è gioia.
Il silenzio là fuori era così dolce che mi pareva di sentirne il canto;
da qualche parte avevo letto che tutto è armonia se solo riusciamo a sentirla,
così rimasi in ascolto ed ebbi cura di muovermi, senza spostarlo...

Il Silenzio.

~ A. Marchesini" ~
"Il Terrazzino dei Gerani Timidi"

giovedì 16 febbraio 2012

[Disordinata~mente]


Le porte del sé
conducono lontano
è turbamento

labirinti mnemonici
nei quali smarrirsi è facile

i ricordi e i pensieri si fanno faticosi, nebulosi, le parole errano disorientate, incespicano, ti~tubano sul foglio bianco, a volte allora, conviene lasciarle libere di fermarsi, rimanere sopite, intanto, queste, di parole le ho agguantate...
~~~~~~

Non riesco a parlare molto bene" disse Naoko. Ho questo problema già da un po' di tempo. Ogni volta che cerco di dire qualcosa, mi vengono sempre le parole meno adatte, se non addirittura opposte a quelle che vorrei dire. E' come se il mio corpo si dividesse in due parti che giocano a rincorrersi. E al centro c'è questa colonna immensa e le due parti continuano a rincorrersi girandoci attorno. Ad afferrare le parole giuste è sempre l'altra parte, e io non riesco a starle dietro.

 ‎"E' per questo che sto scrivendo.
Sono uno di quelli che per capire le cose
ha assolutamente bisogno di scriverle."

~ Haruki Murakami ~



"Studio di donna che scrive"