mercoledì 27 aprile 2011

Ambrosìa


Un frullio d'Ali
solletica il cielo
bombéndgiunge l'Ape
che saettando placida di fior in fiore
estatica ~ sugge il biondo nettare

nella borsa melaria
scorre infine soave un fiume dorato
e Lei, gongolante ~ sazia, e in stato di grazia
un po' ebbra ~ ballonzolante
zzz... zzz... se ne va





Andate fra i campi e i giardini e imparerete
che è piacere dell'ape raccogliere miele dai fiori,
ma è anche piacere del fiore cedere miele all'ape.

Per l'ape infatti il fiore è fontana di vita,
e per il fiore l'ape è messaggero d'amore, e per entrambi,
ape e fiore, dare e ricevere è piacere e necessità ed estasi.

Siate nei vostri piaceri come i fiori e le api

~ Kahlil Gibran ~

lunedì 18 aprile 2011

L'Ombra e la gnòsis


"Un complicato intrigo di donna, dubbi e supposizioni..."


Ti ho sbirciata sai... ieri pomeriggio al Parco, mentre seduta sulla panchina, con le gambe leggermente accavallate e distese, con la punta del piede destro ritmavi il tempo, dirigevi note mute e immaginarie... sì, di quelle che sussultano ~ vibrano solo per te, nella tua testa, perché dire che sei stonata è un eufemismo, e laddove falliscono le labbra... a modularle e renderle armoniose, ci riesce infine la fantasia, un po’ d'amore, e direi anche un pizzico abbondante di magia...

... ed eri così curiosa, buffa da guardare mentre mordicchiandoti il labbro inferiore, proprio là, all'angolino, dove le labbra s'incontrano e uniscono formando la "rima"... tu, smarrita ~ assorta, concepivi, ritoccavi fiumi di Parole su quel tuo quadernino nero, e la penna, compiva strane evoluzioni... piroettava tornando sui suoi passi, cancellava, dirozzava, ingentiliva, scarabocchiava fiori, soli, alberi, paperelle...di quelle che si disegnano senza staccare mai la penna dal foglio, grulla che sei...

A volte, avrei propria voglia di sbirciarci dentro a quelle pagine affollate di una scrittura minuta e pulita, direi elegante, quasi un arabesco, perché come un amanuense è volentieri che ti compiaci, intrattieni a tratteggiare le linee rette, i contorni, i ricci, le curve dei "caratteri"... giacché ogni vocale, consonante, ha una sua peculiarità, timide, audaci, alcune sono snelle ~ altre ridondanti.