martedì 30 giugno 2015

[aspettative]


dar(e)si tempo

... chi conosce lo spasmo, inciampo, fluire [palpitazione] dei secondi, il sapore ruvido, spoglio [disabitato] dell'attesa, non d~elude, indugia, confida, custodisce

[Resta]


photo by ~ Ferdinando Scianna ~


Nella scatola dei ditali
ci stanno le routine dei bottoni
che si attaccano ai cappotti,
ci sta il filo bianco
che si impiglia nelle mani
di mia madre che hanno pazienza.

Nella scatola dei ditali
ci sono agli aghi del tempo
che forano tutte le sere.

~ Nino Pedretti ~

martedì 16 giugno 2015

[I treni di Tozeur...]


... e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità

Fin da piccola ho sempre amato i treni, anche quando semplicemente li guardi ed è solo nella tua testa che parti. Te la ricordi Elena, la Via Casilina al Pigneto quando era ancora a doppio senso, e tu, piccina picciò, tornando da scuola ti fermavi tutti i giorni sul ponte della ferrovia, le mani aggrappate alla rete di protezione a guardare estasiata [ghermita] i treni che sussultando - tu~tum tu~tum come un cuore che batte - correvano, galoppavano sulle ali della fantasia verso l'orizzonte, l'incognito. Quante evasioni... viaggi, posti meravigliosi avete esplorato insieme, ed anche ora che sei adulta, come allora, quando vedi i treni, tu sali e parti...

"Gradiva le differenze: forse per questo viaggiò tanto."

~ Jorge Luis Borges ~


photo by ~ Norman Parkinson ~


E adesso aspetterò domani
per avere nostalgia
signora libertà, signorina fantasia
così preziosa come il vino

così gratis come la tristezza
con la tua nuvola di dubbi e di bellezza.


~ Faber ~

lunedì 8 giugno 2015

[Beati come rane su una foglia di ninfea]


la voce arcaica del vento, il frinire delle cicale [richiamo d'amore] il profumo della resina [custode della memoria] e poi me, piccina picciò, spettatrice, partecipe di tanta bellezza, armonia [magnificenza]

ed è serenità, malìa, c'è da sentirsi speciali, belle.


foto by ~ Kristoffer Albrecht ~


Un frutto
è sempre un bacio
dentro l’altare del seme
e giugno ride e ride.

Più di febbraio e maggio
si fa sostanza.
Per questo il ramo ha dormito.


~ Mariangela Gualtieri ~

* il titolo è tratto da un libro di Tom Robbins

mercoledì 3 giugno 2015

[viceversa]


le nostre fragilità, ingenuità [impacci] sovente, caldeggiano [misurano] i punti di forza, certezze degli altri, regalano loro un tocco di fierezza, ascendente, sono una panacea. Superato però il primo momento di amarezza, smarrimento [perplessità] il medicamento, trattamento terapeutico migliore, consiste nell'evitare innanzitutto i bugiardini... ricorrendo preferibilmente al fai da te, quindi: setacciare e lasciar decantare [sublimare] infine, altresì, soprattutto, sorridere.




"Per umiliare qualcuno si deve essere in due: colui che umilia, e colui che è umiliato e soprattutto: che si lascia umiliare. Se manca il secondo, e cioè se la parte passiva è immune da ogni umiliazione, questa evapora nell'aria. Restano solo delle disposizioni fastidiose che interferiscono nella vita di tutti i giorni, ma nessuna umiliazione e oppressione angosciose."

~ Etty Hillesum ~