giovedì 27 febbraio 2014

[Polvere]


"Pneuma"

La polvere, se potesse
potrebbe raccontarti molte cose
ha una sua memoria ~ insidiosa, parassita

si nutre di ricordi

con indifferenza
arrogante, si deposita
su libri ~ foto ~ quadri
vecchi mobili di case abbandonate

prende possesso.

Pensi di poterla catturare
ma è solo una parte infinitesima
e Lei, beffarda, controluce, danza
torna a sedimentare, ad estendere il suo dominio.


"Ballerina" ~ Renata Brzozowska~


"Dentro un raggio di sole che entra dalla finestra,
talvolta vediamo la vita nell’aria.
E la chiamiamo polvere."

~ Stefano Benni ~

16 commenti:

  1. Polvere siamo e polvere torneremo noi stessi, e questo ci rende immortali.
    Decenni fa scrissi una canzone che recitava
    I will be immortal like dust
    that takes everything

    E ne parlavo qui: http://aitanblog.wordpress.com/2006/11/10/310/#comments

    RispondiElimina
    Risposte
    1. aitan :)
      pulvis et umbra sumus ... siamo polvere e ombra,
      “l’uomo nasce dall’infinito e torna all’infinito” (anissamandro)

      ... la polvere, vista in questa prospettiva, dell'immortalità, è un bel pensiero (vengo a curiosare ^ _ ^)

      Elimina
  2. Risposte
    1. salute :)
      ... eh, ti capisco, con la polvere ho qualche problema anche io ^ _ ^

      Elimina
  3. La polvere si deposita con tale lentezza... articola il linguaggio degli antichi e ne conserva l'idioma, un museo d'ombre, dinamico e possente. È dalla polvere che sono nati il Sole e la Terra, da sottili particelle che si affollarono discretamente, per non disturbare. Dalla polvere è emersa la memoria delle piramidi e la storia di Pompei. La polvere è il primo foglio bianco su cui è stata impressa la prima parola scritta. E se manca qualcosa alla tua memoria, dunque, chiedi alla polvere (meglio farlo se hai accanto una bottiglia di Chianti). :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Giò :)
      bello, mi piace la tua descrizione della polvere, polvere che custodisce, svela, narra...
      polvere intesa alresì come "ápeiron" ciò che non ha definizione, che non ha forma o precisa determinazione. Secondo Anassimandro era il principio di tutte le cose "l'arché" lo stato primordiale degli elementi. Essa è una materia infinita, indeterminata, eterna, indistruttibile e in continuo movimento. Secondo Giovanni Semerano, invece, ápeiron starebbe a significare fango, polvere e terra. (da web)

      ^ _ ^ "chiedi alla polvere " e "... una bottiglia di Chianti" ?
      direi di sì... amo John Fante, ma penso un po', si capisca... :)

      Così l’ho intitolato Chiedi alla polvere, perchè in quelle strade c’è la polvere dell’Est e del Middle West, ed è una polvere da cui non cresce nulla, una cultura senza radici, una frenetica ricerca di un riparo, la furia cieca di un popolo perso e senza speranza alle prese con la ricerca affannosa di una pace che non potrà mai raggiungere. E c’è una ragazza ingannata dall’idea che felici fossero quelli che si affannavano, e voleva essere dei loro.”


      Elimina
  4. Chi avrebbe mai detto che nella polvere danzassero tanti significati non polverosi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :)
      pensandoci... direi che la polvere ha molti significati, altresì vesti...polvere domestica, pirica, di stelle

      Elimina
  5. Margherita Dolcevita... che bei ricordi :) Grazie Elena bella :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì è un bellissimo libro, tutto per te… :)****

      E ci sono periodi molto maperò nella vita. Il fiume degli eventi ristagna e non si sa quale direzione prenderà, e andiamo alla deriva in acque torbide. Poi l'acqua diventa limpida, il torrente scorre, e tutto torna trasparente.

      e l'incipit...

      Sono andata a letto e le stelle non c’erano più. Ho pulito per bene il vetro della finestra, ma niente da fare. Erano sparite. Era sparita Sirio e Venere e Carmilla e Altazor. E anche Mab e Zelda e Bacbuc e Dandelion e la costellazione del Tacchino e la Croce di Lennon.

      Non ditemi che alcune di queste stelle non esistono.
      Sono i nomi che gli ho dato io. Infatti rivendico il diritto di ognuno, specialmente delle fanciulle fantasiose come me, a chiamare le cose non soltanto con il nome del vocabolario, ma anche quello del vocabolaltro, cioè con un nome inventato e scelto.

      In fondo tutti lo fanno. I miei genitori mi hanno chiamato Margherita, ma io amo essere chiamata Maga o Maghetta. I miei compagni di scuola, ironizzando sul fatto che non sono proprio snella, a volte mi chiamano Megarita; mio nonno, che è un po’ arteriosclerotico, mi chiama Margheritina, ma a volte anche Mariella, Marisella oppure Venusta, che era sua sorella. Ma soprattutto, quando sono allegra mi chiama Margherita Dolcevita.

      ti abbraccio forte anima bella :)*

      Elimina
  6. Incredibile! Sei riuscita a creare un piccolo capolavoro scritto usando ... la polvere! :)
    Ti auguro una buona settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Mr. Loto
      si tratta in realtà di un vecchio post, che ho riproposto aggiungendo però la frase di Stefano Benni, che ne arricchisce sicuramente il contenuto e significato

      grazie altresì per l'augurio che ricambio

      Elimina
  7. Sì, la polvere è testimonianza, succo, residuato e distillato di ciò che fu.
    E, spesso, cosa più grande, a volte ancora provoca sensazioni.
    Come già dissi una volta, adoro la citazione finale.
    Ri-salutone :)

    Davide

    RispondiElimina
  8. ... sì, sono le rughe della memoria :)
    è la patina che il tempo stende sulle cose, conferendogli un aspetto vissuto, di autentiticità

    un sorriso :)

    RispondiElimina