martedì 2 agosto 2011

Quo Vadis


"Cose così cosà"

mi chiedo, se sia meglio esser cicala o formica, ma la vita, in fondo, è un caleidoscopio di colori e sfaccettature, è bene quindi esser prudenti e saggi, bensì, impulsivi e spensierati, lungimiranza e leggerezza vanno ovviamente ben dosate ~ amalgamate

e l'esser... allora
più che leggero e insostenibile
diviene assai leggiadro ed ammissibile.



"Utere temporibus"
Sfrutta il momento felice

~ Ovidio ~

38 commenti:

  1. Risposte
    1. 11:34, 02 agosto, 2011

      .. e null'altro solo un po' di arzigogoli :)

      Pardon, hai scritto il tuo commento mentre io cambiavo titolo e
      "Cose così cosà" decidevo di utilizzarlo come sottotitolo

      un caro saluto

      Elimina
  2. Mi sono firmata col mio nome invece che col mio nick XD
    va beh, tanto ormai ho reso il blog "pubblico" ;)

    IrisLuna

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 00:43, 04 agosto, 2011

      Il presente è sicuramente l'unica cosa certa che abbiamo... e credo sia importante e doveroso da parte nostra cercare di viverlo nel migliore dei modi, senza troppo affannarsi e correre, come dire:

      "Festina Lente" ... Affrettati Lentamente :))

      Nella vita io sono forse più formichina, anche perché come cicala sono spacciata e a cantare ehm... si insomma dire che sono stonata è un eufemismo

      Ma sto imparando a non rimandare troppo al domani, perché la vita a volte ci parla sai, avverte, ricorda che siamo fragili e impotenti nei suoi confronti e nelle avversità, imprevisti... si acquisiscono sempre nuove consapevolezze

      Molto bella e vera la tua frase
      "Vivere nell'angoscia del domani fa ingrigire anche gli arcobaleni"

      ... perché il domani deve apparirci come una nuova meravigliosa avventura tutta da vivere e scoprire

      un caro saluto e un abbraccio

      Elimina
  3. Ciao, Alba...vuoi dire che il titolo è successivo al post? Mi sembra illuminante, quel Quo vadis (?)
    Questo, che mi sembra un gioco leggiadro tra Sienkiewicz e Crollalanza (Shake-speare) mi fa anche pensare a qualcosa di diverso, sotteso a quel ''cicala'' e ''formica''...a un insieme di cicale e uno di formiche e, superata la soglia di questo aut-aut alquanto manicheo, ecco un nuovo insieme, una nuova formazione, in cui cicala e formica, compenetrandosi, danno luogo a qualcosa di più leggero e sostenibile, ovvero di leggiadro e ammissibile...già, perché per come mi sembra di capire, ogni vita è tutte le vite possibili, e al posto di quel ''cicala'' e di quel ''formica'' si potrebbero indicare molte altre categorie dello spirito, se così si possono definire cose come la coerenza, la sincerità, l'appartenenza, tutte ''cose'' che in dosi esatte, benché variabili, bisogna saper amalgamare, giorno dopo giorno, ora dopo ora, minuto dopo minuto, eccetera.
    Spero di non aver appesantito questa tua pagina con le mie sciocchezze...
    Ciao.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 01:17, 04 agosto, 2011

      Si proprio così... il titolo del post è quasi immediatamente successivo
      subito dopo aver pubblicato il post mi è venuto in mente non so perché quel "Dove vai" e l'ho trovato ironico e pertinente... :))

      Dici appesantito?? assolutamente, perché è davvero un piacere invece leggerti, seguirti nei tuoi percorsi ed escursioni mentali che trovo accorti, intensi e leggiadri allo stesso tempo, mi piacciono i tuoi riferimenti, pensieri, collegamenti e riflessioni.

      Bello davvero anche quel che dici, che...
      "ogni vita è tutte le vite possibili

      ... e sì è vero, le categorie dello spirito sono davvero tante e tutte essenziali, spetta a noi poi la bravura ma anche il divertimento di saperle dosare, miscelare...

      E sai hai ragione quella cicala e quella formica è qualcosa di diverso... e dici benissimo, loro si compenetrano un po'...

      Il post in realtà lo avevo scritto già da un bel po' ma giaceva li.. silenzioso e in attesa, poi i primi di luglio ho letto un piccolo trafiletto su un giornale che si intitolava

      Al festival dei due mondi
      "La cicala e la formica" finalmente diventano amiche

      così ho fatto un po' di ricerche e nel link che ti ho messo si dice:

      La rappresentazione si conclude con una morale decisamente più dolce rispetto a quella tradizionale.

      E' vero che ci vuole impegno e duro lavoro ma la vita è anche un'avventura. Il riavvicinamento simbolico fra cicala e formica sta a rappresentare che gli sforzi e la fatica per raggiungere gli obiettivi devono essere accompagnati anche da un po' di spensieratezza. La cicala e la formica sono due facce della stessa medaglia, unite fanno una cosa sola ed ognuna può insegnare qualcosa all'altra. Soprattutto bisogna imparare a condividere i successi, i risultati raggiunti e i frutti del proprio lavoro.

      un caro saluto

      Elimina
  4. carissima, il caleidoscopio è quanto più mi affascina se rapportato all'umano vivere, la capacità camaleontica degli umani raggiunge livelli davvero inimmaginabili.
    è la mente che fa propendere per la cicala o la formica, o la lepisma, ad esempio.
    Antichi favolisti favevano parlare gli animali, attribuendo loro virtù e difetti degli uomini e viceversa: la laboriosità delle termiti, gli aculei dell'istrice, la vanità del pavone, ecc.
    forse diventare umani nel vero senso della parola, comporta scelte.
    sostenibili, ammissibili, leggiadre, a volte.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 03:38, 04 agosto, 2011

      Concordo, il caleidoscopio ben si rapporta con l'umano vivere e la mente
      così come l'indecisione ci fa spesso tentennare e proprendere ora per la cicala altre per la formica

      .. oppure per la "lepisma" che io chiamo pesciolini :))
      della quale non conoscevo il nome scientifico e così sono andata a cercare e documentarmi, e ti ringrazio per avermi dato la possibilità di impararne il nome, le abitudini, l'alimentazione, dato che come tutti ne ospito in casa anche io ed ogni tanto li vedo.

      Gli antichi favolisti ma quanto mi piacciono... sì, si servivano così spesso degli animali per trasmetterci forse degli insegnamenti, ad esempio per quanto concerne "La Cicala e la Formica" oltre ad Esopo e Jean de La Fontaine, si sono ispirati anche Trilussa e Rodari, ognuno con una propria metafora.

      Ma infine hai ragione, quanta verità c'è nelle tue sintetiche ma intense parole, diventare umani nel vero senso della parola comporta delle scelte... perchè come dice Erri De Luca

      "Le storie sono acque.. Un uomo è un bacino di raccolta."

      un caro saluto

      Elimina
  5. Bellissimo! e oggi mi capita a proposito. Oggi sono formica, e piango il mio canto da cicala :)

    "cogli il momento felice" e anche ciascun momento, poichè niente, ma proprio niente, ci separa dalla felicità quanto perdere dei pezzi della vita.

    Un abbraccio
    sperando che la vita ti stia di nuovo sorridendo. Ogni momento è buono, ma io comunque direi che preferisco quelli felici :)

    Lila

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 10:45, 08 agosto, 2011

      Lila, ti ringrazio ed ti auguro di cuore di ritrovare quanto prima allora il tuo bel canto :))

      E sono pienamente in linea con quel che dici sai... nessun momento ci separa dalla felicità, a volte perdere dei pezzi di vita ci fa assaporare ancora di più la felicità quando poi arriva...

      "Spesso ci sono più cose naufragate in fondo a un’anima che in fondo al mare"
      ~ Victor Hugo ~ "Oceano"

      Ma io sono un' inguaribile ottimista, del parere che quando meno te lo aspetti sai arriva sempre una ciambella di salvataggio, sotto forma magari anche di parole, sorrisi... oppure una mano che si tende verso la tua e tanto altro...

      Il mio sorriso ?? vedessi le facce buffe che faccio :))
      diciamo che mi esercito ogni giorno

      "Un giorno senza sorriso è un giorno perso"
      ~ Charlie Chaplin ~

      un abbraccio e un mega
      ^ ________________________ ^

      Elimina
  6. Ne cicala ne formica, il loro comportamento e' del tutto condizionato dall'istinto primario della conservazione della specie. L'essere umano invece spesso e' portato a privilegiare la propria individualita' con tutte le sfaccettature e le variabili che questo comporta. Mi piace molto il commento di catamor a proppsito. Siamo portati a vedere negli animali dei comportamenti antropomorfi e viceversa, questo e' normale considerata la comune discendenza da qualche essere primordiale e tuttavia ad un certo punto dell'evoluzione la specie homo ha acquistato quel qualcosa in piu' che forse e' l'anima e forse no ma che comunque ci rende diversi, ci rende capaci di scegliere se essere cicale o formiche a seconda dei momenti e mille altre cose ancora o, in questa parte della mia vita mi sento un panda, guarda un po' ;) salutoni cara alba: ). Ps: dovendo scegliere le mie simpatie vanno alla cicala se non altro per simpatia di genere. Quelle che cantano sono solo maschi, le femmine stanno zitte hehe

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 10:58, 08 agosto, 2011

      L'essere umano è sicuramente più complesso e mi spiace doverti dare ragione purtroppo sul fatto che sia assai più individualista :((

      Sicuramente il nostro "essere" e "percepire" ci condiziona e guida allo stesso tempo, diversificando le nostre scelte a seconda dei momenti e degli stati d'animo che attraversiamo, e per definire l'anima mi piace molto sai il termine greco

      "ànemos" soffio~vento... perché trovo che ne definisca bene l'essenza, e "psychè" che sta a designare il mondo interiore dell'uomo, ma ad un amante della storia, latinista, filosofo come te questi termini sono ben noti ^ __ ^

      "L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci: soprattutto perché provi un senso di benessere, quando gli sei vicino"
      ~ Charles Bukowski ~

      Un panda @ . @
      uhm, non l'avrei ma detto, e visto che simpatizzi per le cicale anche se la tua considerazione è un po' maschilista :) ti dono allora questa simpaticissima poesia

      Chiedo scusa alla favola antica
      Se non amo l'avara formica
      Io sto dalla parte della cicala
      Che il più bel canto non vende, regala.

      ~ G. Rodari ~

      un caro saluto :)

      Elimina
  7. Bisogna che le cicale esistano. E' solo così che le formiche, facendo il confronto, posso privarsi delle loro scialbature.
    :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 11:03, 08 agosto, 2011

      Interessante il tuo commento, in fondo nella vita è proprio così... che avviene, c'è un contrapporsi di forze e sfaccettature contrarie loro che si combattono tra di loro, ma spesso si alleano formando un bel sodalizio.

      ... "tesi e antitesi"
      e a noi spetta trovare la sintesi o comunque il giusto equilibrio

      un caro saluto

      Elimina
  8. Volevo dire che io la voglio la vita, farei qualsiasi cosa per poter averla ,tutta quella che c'è,tanta da
    impazzire, non importa, posso anche impazzire ma la vita quella non voglio perdermela, io la voglio
    davvero, dovesse anche fare un male da morire :è vivere che voglio .E qualcuno, un padre ,un amore,
    qualcuno, capace di prenderci per mano e trovare quel fiume immaginario o inventarlo e sulla sua
    corrente posarci con la leggerezza di una sola parola - addio - Questo sarebbe davvero meraviglioso.
    E sarebbe dolce, la vita , qualunque vita.
    ( ALESSANDRO BARICCO )


    RispondiElimina
    Risposte
    1. 11:15, 8 agosto 2011

      Ti ringrazio per questa bellissima frase molto intensa, perchè la trovo molto significativa

      grazie
      un caro saluto e un ^ __ ^

      p.s
      E sai mi hai fatto tornare in mente un'altra bellissima poesia di
      Erri De Luca

      Considero valore ogni forma di vita, la neve, la fragola, la mosca.
      Considero valore il regno minerale, l’assemblea delle stelle.
      Considero valore il vino finché dura il pasto, un sorriso involontario, la stanchezza di chi non si è risparmiato, due vecchi che si amano.
      Considero valore quello che domani non varrà più niente e quello che oggi vale ancora poco.
      Considero valore tutte le ferite.
      Considero valore risparmiare acqua, riparare un paio di scarpe, tacere in tempo, accorrere a un grido, chiedere permesso prima di sedersi, provare gratitudine senza ricordare di che.
      Considero valore sapere in una stanza dov’è il nord, qual è il nome del vento che sta asciugando il bucato.
      Considero valore il viaggio del vagabondo, la clausura della monaca, la pazienza del condannato, qualunque colpa sia.
      Considero valore l’uso del verbo amare e l’ipotesi che esista un creatore.
      Molti di questi valori non ho conosciuto.

      “Opera sull’acqua e altre poesie”

      Elimina
  9. Spesso una formica è una cicala travestita o una cicala che ha perso la voce.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 11:23, 08 agosto, 2011

      Come hai ragione, perché sì può capitare anche questo... e cioè di non sapere o ignorare, rendersi conto di quale sia la natura delle cose che è celata, e il più delle volte siamo forse noi a seppellirla sotto strati di vestiti che impediscono di vederne la vera essenza.

      E un amico proprio riguardo a ciò che si è o non è... mi ha inviato un componimento che non conoscevo e che trovo assai bello.

      Il tempo che vorrei

      La tua forza è l’autenticità.
      Non sforzarti di essere ciò che non sei,
      ma lotta per rimanere ciò che sei.

      Tu non devi cercare niente, hai già tutto, fidati,
      devi solo prendere coscienza di te stesso.

      Credici di più, prova ad avere un po’ di autostima.

      Non devi cercare un linguaggio nuovo,
      bensì imparare ad ascoltare quello che già possiedi.

      Difendi la tua spontaneità
      e nel frattempo otterrai anche la naturalezza
      che si acquisisce nel tempo con la fiducia in se stessi.

      Ricordati che vivere è l’ arte
      di diventare quello che si è già.

      ~ Fabio Volo ~

      un caro saluto

      Elimina
  10. Come essere e stare in questa vita solo noi lo sappiamo e scegliamo.
    E quando non ci saremo ciò che rimarrà di noi è il racconto che ne avremo lasciato, e io desidero che esso sia il più positivo possibile.  ciao tristan

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 11:29, 08 agosto, 2011

      E' bello vederti passare ancora da queste parti e leggere le tue considerazioni... ^ __ ^

      E' vero sai, siamo essenzialmente noi gli artefici del nostro destino,
      la vera vita come ho letto una volta "si svolge per lo più interiormente" e gli eventi esterni ne condizionano, indirizzano e plasmano la forma e la direzione solo se siamo noi a consentirglielo

      ... e qualunque sia il percorso, concordo con il tuo bel pensiero,
      lasciare di noi un bel ricordo, "è quanto di più bello possiamo desiderare"

      ciao Tristan
      contenta di ri-leggerti
      un caro saluto e un abbraccio

      Elimina
  11. capita a molti l'esser cicala in ristrettezza e formica nell'abbondanza. La situazione di pericolo può spingere all'esagerazione , all'essere prodighi di se stessi, nel timore di un evento devastante; come capita, sovente, che la formica, nell'abbondanza, cumuli la sua voracità di sicurezza...

    così anche in amore!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 11:40, 08 agosto, 2011

      E' davvero un bel pensiero quello che esprimi sai, e ahimè forse purtroppo veritero, perché come ben osservi, spesso per timore tendiamo spesso a trat~tenere tutto dentro e a lasciar fluire invece assai poco, e così sbagliamo le dosi, soprattutto quando sono i sentimenti ad entrare in campo.

      C'è una frase molto bella tratta da un altrettanto intenso e meraviglioso film "Le Fate ignoranti" che credo ben si adatti a quanto dici:

      Che stupidi che siamo...
      quanti inviti respinti, quanti...
      quante frasi non dette,
      quanti sguardi non ricambiati...
      tante volte la vita ci passa accanto
      e noi non ce ne accorgiamo nemmeno...

      un caro saluto

      Elimina
  12. Cicala o formica?
    Meglio essere cicala e formica, cioè un giorno e un giorno.
    Buone vacanze Al.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 11:42, 08 agosto, 2011

      he he :))
      mi piace la tua soluzione a giorni alterni

      un caro saluto
      e buone vacanze anche a te

      Elimina
  13. Alba! :-)
    Magari conoscere l'esatta quantità necessaria delle dosi.... :-)
    Siamo destinati a sbagliarle, credo proprio che non esista nessuno che le sappia dosare alla perfezione.... ma così è la vita, e cicala o formica in fondo non ha importanza, l'importante è essere, sentirsi parte di qualcuno, vivere con intensità ed emozione.
    :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 11:48, 08 agosto, 2011

      bello rivederti, e noto con piacere che dopo aver veleggiato...
      siamo finalmente tornati in porto con la tua bella barchetta immersa nel blu :))

      Le dosi...?? impossibile conoscere quelle giuste verissimo, e bellissimo quel che dici

      ".. l'importante è essere, sentirsi parte di qualcuno, vivere con intensità ed emozione."

      ci sono momenti però in cui ti senti così estranea a tutto e tutti, anche a te stessa... ma per fortuna sono solo momenti ^ __ ^

      un abbraccissimo e un bacetto

      Elimina
  14. Sfrutta il momento felice.. esssssì... !!

    RispondiElimina
  15. Senza porsi domande (se è meglio esser cicala o formica!!)

    RispondiElimina
  16. @ titti
    .. promesso niente più domade, sfruttare.. sfruttare ^ __ ^

    un abbraccio e un sorriso 

    RispondiElimina
  17. Nelle mie lunghissime estati al paese non avevo molto da fare se non scorazzare con i miei amici in lungo ed in largo, eravamo la "banda dei frati" non perche' avessimo una qualche vocazione ma perche' abitavamo sul colle dove c'e' il convento dei cappuccini con il suo grande parco che era il nostro regno. Poi c' erano la banda della Lapide, uella della Lucera e quella di S. Maria. Spesso si finiva per azzuffarsi o si faceva a sassate da lontano. Io benche' grande e grosso non ero bravo a menare le mani, avevo sempre paura di far male. Allora preferivo estraniarmi, mi rifugiavo al parco dei cappuccini con un libro o una pila di giornalini e non avevo altra compagnia che il canto delle cicale e mi piaceva. Il mare...nelle sere limpide si scorgeva in lontananza, oltre Roma. Ma era cosi lontano...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 21:08, 11 agosto, 2011

      I tuffi nel passato mi piacciono :)

      Anche le mie estati al paese erano caratterizzate da piccole battaglie, maschi contro femmine, però usavamo a volte le fette di cocomero, poi lunghe passeggiate, le sagre e i concerti che si svolgevano nelle varie festività, i calci in culo, il saltarello ballato in piazza, le cicale e le lucciole, i muretti, i circoli a cantare con la chitarra, e tanto, tanto altro...

      Si insomma, piccole grandi cose che le hanno rese speciali e nel cui ricordo mi piace crogiolarmi di tanto in tanto, per riassaporarne la semplicità e genuinità, riviverne nella memoria un piccolo spaccato di mondo che forse si è perso un po'...

      un caro saluto
      p.s.
      dal mio paese però il mare non si vedeva solo distese verdi

      Elimina
  18. Dosare sempre con sapienza,le due essenze...viver con gioia attimo per attimo,anche quelli apparentemente negativi,fonte di crescita e consapevolezza...
    Un grande grande abbraccio.Kiara

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 21:25, 11 agosto, 2011

      Hai pienamente ragione,vivere intensamente e con "gioia" ogni attimo è fonte di crescita e consapevolezza,come dice anche Erri de Luca

      "La felicità è un agguato. Si viene presi alla sprovvista e forse è meglio così"

      ciao Kiara :))
      un abbraccione anche a te

      Elimina
  19. seguendo il pensiero sognatore e non organizzato per esempio, sappiamo che nel momento piu distratto, meno controllato, dove l'anima rilassata e fiduciosa nell'alleatorio scorrere del tempo, ci mostra momenti preziosi e meravigliosi che nella furia del ben fare e del perfezionare passano innosservati,

    ben vengano i momenti di incantamento e di osservazione ...perché non tutto é visibile all'occhio, l'anima vede con il sentimento...

    un abbraccio...

    linn

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 13:12, 12 agosto 2011

      Hai ragione sai... è proprio così e tu lo esprimi in modo così intenso e poetico

      Il tempo spesso ci regala attimi infinitesimi tutti da assaporare e l'anima se la lasci libera di respirare, riesce a cogliere anche l'impercettibile.

      un caro saluto e un abbraccio

      Elimina
  20. @ Isaac
    ..slurp,  ok allora affare fatto ^ __ ^ vorrà dire che io lavo i piatti

    un caro saluto 
    e buon weekend

    RispondiElimina
  21. sì la vita è un caleidoscopio, alternato a toni più sobri, ma eleganti :  ))))
    (visto in un momento di ottimismo...)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 09:26, 6 ottobre 2011

      La vita è così.. riesce sempre a sorprenderci,
      qualunque tonalità.. vesti.. indossi riesce sempre ad emozionarci, e l'ottimismo sicuramente aiuta :))

      un abbraccio

      Elimina