martedì 1 marzo 2011

Mutatis mutandis


"Lasciti"

ci sono ferite
che faticosamente cicatrizzano
il loro ricordo, non sfuma né diviene obsoleto
ci hanno di sovente graffiati ~ escoriati nel profondo
lasciano delle ecchimosi, che il tempo, riesce a mitigare solo un po'...


La vita, ci vede spesso errabondi, direi anche un po' teatranti, costretti a recitare parti che non vorremmo, ma che di sovente, ci vengono invece imposte, tutto quel che accade... però, ha un suo perché, ragione di esistere "ciò che non ti distrugge sai... spesso ti tempra" e ci consente di "Divenire" forse più sensibili e accorti nei confronti degli altri, nonché consci, di quelle che sono le mille sfumature, sfaccettature e spigolature della vita.

Siamo quello che siamo... proprio in virtù del nostro recondito ~ vissuto, che rappresenta il nostro bagaglio interiore e ci accompagna ovunque... e sia nel bene che nel male, è "unico e speciale", perché "illustra la nostra storia, e quella storia, siamo noi", non possiamo barattarla con una più confacente, edificante, tantomeno farle indossare un nuovo sofisticato abito, affinché celi gli strappi del tempo, possiamo sicuramente però, rammendarla, tentare di riconciliarci con essa e guardare avanti, in fondo sai... basta solo volerlo o quantomeno desiderarlo, il resto poi viene da se, credici.

Arriva il momento in cui bisogna "consentire a ciò che deve morire che lo faccia, perchè ciò che rimane, viva" (cit.ne)

"Le fiabe non insegnano ai bambini
che i draghi esistono, loro lo sanno già che esistono.
Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere"


~ Gilbert Keith Chesterton ~


"Only You Know" ~ Patricia Krebs


questo post è dedicato a due carissime Amiche
a chiunque si trovi a dover voltare pagina, o attraversa un momento difficile
ed infine, un po' anche a me stessa

perché io...

"Io voglio essere sempre una persona
in grado di vedere le facce che non vengono mostrate,
che silenziosamente svolgono il compito assegnato loro nella vita.

Io voglio essere capace di questo,
perchè le cose più importanti dell'esistenza,

 quelle che ci plasmano, non mostrano mai il loro volto" 
 
~ Paulo Coelho ~

44 commenti:

  1. Arriva il momento in cui bisogna "consentire a ciò che deve morire che lo faccia, perchè ciò che rimane, viva" ...
    in questa frase c'è tutto il significato del post e la trovo meravigliosamente dolorosa e vera.
    Le fiabe insegnano ai bambini che id raghi si possono sconfiggere, ma non insegna loro che non sono creature malvagie. I malvagi siamo noi.
    Un bacio cara :*****

    Maraptica

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 13:10, 3 marzo 2011

      La frase come ben dici è tragicamente meravigliosa e vera,quella esatta che io ho solo leggermente modicato e personalizzato è:

      consentire a ciò che deve morire di morire, e a ciò che deve vivere di vivere

      tratta libro "Donne che corrono con i lupi"
      La Madre della Creazione è sempre anche la Madre della Morte e viceversa. Colei che ricrea da ciò che è morto è sempre un archetipo bifronte. Per via di questa natura duale, o duplice compito, il grande lavoro che ci aspetta è quello di imparare a comprendere quanto attorno e su di noi e dentro di noi deve vivere, e che cosa deve morire. Il nostro lavoro consiste nell'apprendere il ritmo di entrambe le cose

      E sai, la penso esattamente come te, perché i veri malvagi siamo noi.. gli "umani" termine che a volte ci si adice assai poco, e i draghi stanno simpatici anche a me ^ - ^ ... uno dei miei cartoni animati preferiti era "Grisù" con la sia adorabile frase: Da grande farò il pompiere

      ... e sta a sottolineare che... anche un drago può aspirare a qualcosa di diverso che lo faccia uscire dal ruolo di malvagio in cui lo ha solo e unicamente relegato una secolare tradizione (da web)

      un abbraccio * .*

      Elimina
  2. Io invece spesso vorrei semplicemente scomparire... diventare aria...acqua... dissolvermi.
    E così cessare di sentire continuamente dolore.
    "ciò che non ti distrugge sai.. spesso ti tempra" .... ma io sono stanca. :-(

    Bellissimo post, Alba, profondo e vero.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 13:31, 3 marzo, 2011

      Lo so che non è facile come concetto da digerire.. ma nella vita a volte è davvero necessario passare attraverso il dolore per arrivare poi ad essere sereni ed apprezzare così la gioia.

      La vita è un po' come Giano, la divinità bifronte, un altalenarsi di continue sensazioni, emozioni, stati d'animo, ed anche se a volte i dolori sembrano sopraffarci, poi arriva sempre il momento del riscatto e il buio si fa luce

      Io ci credo, se questo faccia di me un'illusa, una sognatrice oppure un'inguaribile ottimista, non lo so e non mi importa, sperare e sognare è una delle poche cose che difficilmente possono impedirci di fare.

      So solo che smettere di pensare che le cose possano migliorare, significa però arrendersi e lasciarsela scivolare addosso la vita, ed è troppo preziosa ed evanescente per potercelo permettere

      E questa te la dedico anche qui..

      ... inspira ed espira e ricordati sempre che

      Ogni minuto che vola via
      è una nuova opportunità per mutarlo del tutto
      ogni istante è un'occasione per mutare in meglio.

      [...]

      Ecco, faccio un profondo respiro,
      per riempirmi d'aria i polmoni,
      e per colmarmi del mistero e della magia
      che mi circondano.

      ~ Sergio Bambarén ~

      un abbraccio

      Elimina

      Elimina
  3. ma chi, privo di ferite, può dire d'aver vissuto?....
    Ottimo scritto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 13:40, 3 marzo 2011

      assolutamente nessuno...

      La vita porta con sè sia gioie che amarezze, le une sono inscindibili e indossolubili dalle altre. Nella vita così come in Natura, tutto ha suo ciclo naturale... alcune ferite cicatrizzano in fretta, altre richiedono anni ed altre ancora invece ogni tanto ai riacutizzano, ma noi abbiamo tutti gli strumenti se armati di pazienza e fiducia di riuscire a farle riemarginare...

      grazie, per l'ottimo ^ - ^

      un abbraccio e un caro saluto

      Elimina
  4. bellissimo: le fiabe ci insegnano che i draghi si posssono sconfiggere!
    E tu, con grande e dolce saggezza, ci ricordi come farlo. Osservando quelle piccole cicatrici, di cui alla fine, è certo, resterà solo il ricordo e il faticoso cercarlo, sotto pelle, nei cassetti della memoria.. " lo vedi, ecco, ho una cicatrice proprio qui.. no, forse era un po' più su. Magari sull'altro braccio. Magari sull'altro cuore." Quello sulle cui rovine ho costruito una persona nuova.pIù vicino a quello che sono: "unico e speciale".
    Chissà perchè questa cosa, che non è una ferita, è più difficile da ricordare delle volte che ci facciamo male!

    Un abbraccio un po' prolisso :)
    Lila

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 13:55, 3 marzo 2011

      che bella che sei da leggere ^ __ ^

      Mi piace assai seguirti in questa spirale di tuoi pensieri, in questo tuo girotondo di parole e mi sembra quasi di vederti mentre frughi qua e là, curi, tamponi, medichi.. e risorgi dalle rovine, gettando nuove basi.

      Sul fatto di farci del male, ahimè purtroppo capita che a volte riusciamo a farcene benissimo anche da sole, importante è rendersene conto, armarsi di ago, garze e disinfettante.. ^ __ ^

      ... e soprattutto ricordarsi e sforzarsi di essere più positive e propositive, ma tu mi sembri essere sulla buona strada, e per te sono andata a cercare una frase che credo si sposi bene con il tuo commento:

      "Non possiamo sapere cosa ci potrà accadere nello strano intreccio della vita. Noi però possiamo decidere cosa deve accadere dentro di noi, come possiamo affrontare le cose, e quale decisione prendere, e in fin dei conti è ciò che veramente conta"

      ~ J. F. Newton ~

      un abbraccio

      Elimina
  5. ho imparato che viviamo di piccole morti, ogni attimo ci lascia e ogni respiro...
    e siamo sempre noi, comunque noi.
    dobbiamo solo farci trasportare, fluire nello spazio-tempo, fiduciose che tutto è come deve essere.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 15:09, 3 marzo 2011

      La penso come te, in fondo... "Pante Rei", tutto scorre... diviene e da quando ho scoperto questo "concetto" cicrca due anni fa, ne ho fatto un po' il mio motto di vita :)

      ... perché dici benissimo, è assolutamente necessario ed indispensabile lasciarsi trasportare, far fluire via ciò che ci disorienta, "fiduciose e animate" da un nuovo spirito, evitando quindi per quanto ci è possibile che gli eventi ci saturino, non lascino poi spazio a ciò che di nuovo la vita ci riserva, che ci aspetta... e bussa per entrare.

      Possiamo decidere di fermarci a volte, ma solo per riprendere fiato e forze, poi il cammino deve necessariamente riprendere, perché le strade anche se a volte difficoltose... sono però belle da percorrere e i paesaggi da ammirare infiniti.

      un caro saluto

      Elimina
  6. Arriva il momento in cui bisogna "consentire a ciò che deve morire che lo faccia, perchè ciò che rimane, viva....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 07:29, 4 marzo 2011

      titti che sorride :)

      Vedo che anche a te ha colpito particolarmente questa frase, consentire a ciò che deve morire che lo faccia, perché ciò che rimane, viva... e personalmente credo sia essenziale e indispensabile che tutto questo accada.

      Il passato è passato, fa parte di noi e non possiamo di certo eluderlo.. ma infine diventa forse superfluo, estenuante e solo doloroso seguitare ad essere arrabbiati o sentirsi magari deufradati di un qualcosa, così come diventa "oneroso" l'andare a riesumare fantasmi e scheletri, diamogli invece una degna sepoltura e lasciamoli riposare in pace, affinchè ne segua una rinascita per noi.

      il futuro è incerto... è un non luogo, quindi lasciamolo lì, in attesa, ci rimane quindi solo il PRESENTE, ed è doveroso da parte nostra imparare a viverne ogni singolo attimo, senza troppo pensare al domani, rimandare o fare progetti a lunga scadenza..

      Guardiamo solo all'oggi e cogliamone dunque tutte le sfumature... perchè nel nero che è poi un non colore, dato dalla somma di tutti i colori c'è anche il bianco. Siamo essenzialmente noi, sulla base di come ci predisponiamo, a rendere tutto più facile o difficile.

      "Immagino che sia proprio così la vita. Una lunga catena di attimi. E immagino che tutto ciò che si può fare è cercare di viverli uno per uno, senza star troppo a pensare a quelli appena trascorsi o che stanno per arrivare"

      ~ Nicholas Evans ~

      un abbraccio e un ^ __ ^

      Elimina
  7. La vita lascia segni ed a volte lascia intorno all'anima una scorza profonda che rischia di togliere quella sensibilità  necessaria per godere appieno della relazione con la natura, con gli altri esseri viventi e soprattutto con le altre anime..
    Noi non abbiamo la capacità di cambiare pelle come i rettili quindi esteriormente è difficile cambiare però a volte può succedere il miracolo che anche la scorza più dura intorno all'anima si rompa e scompaia.
    Allora si rinasce.
    Difficile farcela da soli, chiudendosi in sé stessi. Almeno parlo della mia personale esperienza. Perché sì, mi è successa, anni fa, questa cosa meravigliosa e ancora ne sento i benefici ed ancora mi sento di ringraziare l'artefice di tutto ciò. Anche se non c'è più.
    Buona serata alba:)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 07:55, 4 marzo 2011

      Riuscire a frantumare quella scorza di cui parli non è facile, ma è vero rischia di renderci ciechi, sordi e muti nei confronti della vita e degli altri.

      Metaforicamente simboleggia la nostra armatura, il nostro scudo e così facendo ci chiudiamo pensando erroneamente che questo possa preservarci, mentre in realtà mettiamo solo fine al flusso naturale delle cose, perché non lasciamo né entrare né uscire

      Riuscire a farcela da soli è difficile, tu sei stato fortunato perché non sempre c'è qualcuno disposto ad intercettare i nostri segnali e ad ascoltarci ed allora il percorso da compiere diventa più lungo... ed infine c'è anche chi da solo ci riesce.

      Riguardo a ciò che racconti e all'artefice di tutto questo, mi è venuta in mente una cosa e sono andata a cercarla...

      "A tutti prima o poi capita di vivere una coincidenza incredibile capace di modificare almeno in parte il corso dell'esistenza: sono quelli che Jung definiva eventi sincronistici, fenomeni in grado di cambiare l'immagine che abbiamo di noi stessi, il nostro modo di vedere il mondo, di aprirci nuove prospettive.

      Se volete che una coincidenza significativa cambi la storia della vostra vita, vagabondate a caso per il mondo e siate pronti ad accogliere qualsiasi cosa la vita vi offra. L'imprevista svolta degli eventi potrebbe costituire il colpo di scena in una storia nella quale non ci eravamo ancora accorti di essere dei personaggi.

      "Nulla Succede per Caso" ~ Robert Hopke~

      un sorriso

      Elimina
  8. Il mio è solo un pensiero, o una immagine, a notte fonda: una mano, stretta, un pugno chiuso, e la necessità, l'intento (la neccessarietà, l'intenzione) di allentare la morsa, la stretta delle dita: il pugno che torna palmo di mano e dita distese, con le proprie forze, e -a volte- con l'aiuto altrui; trattenere, allentare, stretta, presa...non mi dilungo in allegorie, similitudini, metafore...quello che hai scritto e citato si offre a interpretazioni infinite...
    ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 08:55, 4 marzo 2011

      è vero le interpretazioni da dare al post sono infinite... come dire io scrivo, poi voi interpretate :)

      La tua immagine comunque è assai efficace
      la notte e quindi il buio... che tutto cela e attutisce
      la mano serrata, chiaro segno di chiusura verso l'esterno, e poi distesa...
      nel tentativo invece di rilasciare, tendersi verso qualcosa, magari la luce, il desiderio di emergere, di rinascita... di lasciarsi il buio e tutto alla spalle

      ... e ben descrive lo stato d'animo che a volte ci sorprende e travolge, insieme alla miriade di sensazioni... alla marea di forze contrastanti che spesso ingaggiano tra di loro estenuanti duelli, anziché allearsi

      E' quel trovarsi a volte "border Line" indecisi tra il fare e non fare, dire o non dire, trattenere o rilasciare, fermarsi o andare avanti e potrei andare avanti all'infinito..

      un caro saluto :)

      Elimina
  9. sappiamo ciò che non siamo, ciò che non vogliamo (montale)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 09:53, 4 marzo 2011

      sono andata a cercare... Bellissima quest Poesia che non conoscevo, grazie :)

      Non chiederci la parola che squadri da ogni lato
      l'animo nostro informe, e a lettere di fuoco
      lo dichiari e risplenda come un croco
      perduto in mezzo a un polveroso prato.

      Ah l'uomo che se ne va sicuro,
      agli altri ed a se stesso amico,
      e l'ombra sua non cura che la canicola
      stampa sopra uno scalcinato muro!

      Non domandarci la formula che mondi possa aprirti,
      sì qualche storta sillaba e secca come un ramo.

      Codesto solo oggi possiamo dirti,
      sappiamo ciò che non siamo, ciò che non vogliamo.

      un caro saluto

      Elimina
  10. I cambiamenti fanno parte del ciclo continuo del Vivere, altrimenti siamo solo morti-che-camminano...
    E' faticoso.
    Fa pure paura a volte.
    Ti dici che non ce la farai.
    Poi balli scalza col vento tra ii capelli e senti che solo il fatto di muoverti-verso è Vita...
    Ti abbraccio (forte)

    MrsQT

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 10:48, 4 marzo 2011

      Quello che dice è tutto vero, ed è proprio la paura che spesso ci attanaglia, impedisce di dare inizio a quei cambiamenti

      Ma arriva il momento in cui riuscire a dare alla nostra vita una nuova impronta diventa improrogabile, perché non farlo significherebbe forse lasciarsi morire lentamente, ed allora non ci rimane che mettersi ballare e correre verso la vita che ci chiama

      un abbraccio * . *


      Credo che le cose
      più importanti della tua vita
      saranno le coccole che hai fatto e ricevuto,
      le notti passate a fantasticare sotto le stelle,
      le volte che ti sei rotolato nella neve,
      le prima gocce di pioggia estiva
      che hai catturato con la lingua
      e i momenti in cui qualcuno di veramente
      speciale ti ha sussurrato "Ti amo"

      Non sprecare il presente
      a preoccuparti del futuro.

      Arriverà presto, te lo prometto.
      Nel frattempo, su la testa,
      infilati le scarpe e segui
      il tuo cuore fino in capo al mondo.

      E mentre cammini,
      ricorda sempre che ogni giorno
      è un dono prezioso: se riesci a godertelo
      per quello che è, e a coglierne il meglio,
      che tu ci creda o no ti aspetta
      un altro straordinario regalo:

      Domani.

      "Coccoliamoci" di Braidley Trevor Greive ~

      "Si può fare..

      http://www.youtube.com/watch?v=ADLKFjLpnDg

      Elimina
  11. Questo non è un post, ma tantissimi bei post.
    Ci sono ciccatrici che non si cicatrizzano mai.
    E ci vorrebbero anche delle fiabe che insegnino ai grandi tante cose. Per esempio ad avere fiducia nel domani. Forse le fiabe dei grandi sono i romanzi ed i film, insomma le storie. Anche i blog raccontano storie.
    Ciao Al

    RispondiElimina
  12. @ alephh
    Credo tu abbia ragione sono infine diversi post.... c'è un po' di tutto
    si parla di vita, ferite, favole.. e noi grandi non dovremmo mai smettere di avere fiducia e trovare ognuno qualcosa in cui credere e da perseguire

    un caro saluto

    RispondiElimina
  13. Risposte
    1. 12:41, 7 marzo 2011

      e come dimenticarlo :))
      "l'essenziale è invisibile agli occhi" è una delle cose che tengo maggiormente a mente, le facce, le sfaccettature che non si mostrano sono sempre quelle che ci portano a riflettere e migliorare

      un caro saluto

      Elimina
  14. Siamo briciole dentro a disegni grandi di cui no possiamo mai vedere completamente le trame e le sfumature.
    Eppure ogni cosa ha un preciso senso, le ferite non sono altro che opportunita' di crearsi pelle nuova, una nuova sensibilita', un modo nuovo di guardare ed essere nel mondo.
    Il cambiamento per essere tale deve essere forte e doloroso, ma attraverso il dolore si arriva a capire il senso del nostro posto in questo mnondo e la magia del presente.

    Perche' i dreaghi non solo esistono, ma p[ossono essere anche addomesticati.

    ch.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 12:50, 7 marzo 2011

      Riuscire a cogliere tutte le sfumature, gli intrecci sarebbe impossibile dici bene e neanche lo vorrei... forse ci consentirebbe di evitare qualche dolore o delusione, ma ci toglierebbe anche la piacevole sensazione del "carpe diem" vivere l'attimo per come è... con tutti i suoi risvolti...

      "Gioia e dolore" si alternano e le ferite concordo ci consentono di saper guardare al mondo animati da propositi sempre diversi, a riuscire ad affrontare poi la vita forse con più determinazione. Riconciliarsi con se stessi è direi basilare e neccessario, affinchè dentro di noi non si faccia spazio il deserto ma nascono sempre nuovi germogli... a noi spetta poi il compito di accudirli

      se non puoi combatterle le vicessitudini, dici bene fattele amiche :))

      un abbraccio
      e un caro saluto

      Elimina
  15. Sagge riflessioni, E anche molto amare. La vita è ciò che ha colonizzato la Terra, eppure non è mai uguale a se stessa. Si rinnova continuamente e i vecchi organismi devono far posto ai nuovi. E' legge di natura. Un caro saluto, M.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 12:59, 7 marzo 2011

      Amare sicuramente... ma forse essenziali, per arrivare poi ad apprezzare quanto di bello la vita ci offre, ma è essenziale che questo processo di rinnovamento avvenga prima in noi... perché la vita evolve e noi con lei, non si può rimanere attaccati troppo tempo a ciò che è stato, altrimenti rischiamo di perderci il nuovo che avanza.

      "Omnia tempus habent et suis spatiis transeunt universa sub caelo"

      Tutte le cose hanno il loro tempo e tutte passano sotto il cielo negli spazi a loro assegnati.

      un caro saluto :)

      Elimina
  16. "rammendare"

    molto evocativo ma spesso non basta, non basta alzare la testa e continuare il cammino quando sei interiormente distrutto. Il rammendo è utile quando la ferita può rimarginarsi, guarire o almeno lasciare una cicatrice; la vita però ci pone di fronte a situazioni più o meno distruttive e con alcune non c'è più via d'uscita se non una sopravvivenza stentata.

    uscendo da un discorso egocentrista basta ascoltare la cronaca nera per capire che ci troviamo dentro a  caos folle dove i più fragili o i più soli finiscono spesso per rimanere vittime del sistema. Al contrario c'è ovviamente chi riesce a saltare sopra gli ostacoli e a non farsi travolgere dagli eventi.  

    da non grande fan di coelho mi è piaciuto molto il secondo verso...

    buona domenica
    Isaac

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 12:59, 7 marzo 2011

      ... è vero rammendare non basta, perchè a volte poi il filo cede e le ferite vanno quindi di nuovo cauterizzate, ed è per questo che è necessario riuscire ad arrivare alla sostanza, al nucleo, alla radice di ciò che le causa, se ricuciamo solo in superficie e non andiamo a rafforzare anche la struttura che le sorregge, la trama poi lungo andare si lacera nuovamente,

      Ma noi possiamo riuscire a trovare in noi la forza di prenderci cura di quel che non va, perchè ignorarlo o sperare che guarisca da sè è credo impossibile, sarebbe un palliativo... ed è vero quel che dici, c'è chi gli eventi se li lascia scivolare addosso, li ignora, li salta a piè pari, incurante, sprezzante, ma anche se doloroso io preferisco farmene travolgere, riuscire a non rimanerne vittima e poi ri-emergere.

      di coelho conosco e ho letto poco, ma questa frase ha colpito molto anche me, la trovo assai intensa e vera

      a te un caro saluto e un ^ __ ^

      Elimina
  17. ma grazie a te del... dei commenti.
    sì sì modero e appaiono solo dopo che son passata per il blog.
    li pubblico tutti in genere.. la moderazione non è anti commenti non in sintonia col post ma anti troll.. quindi scurrilità gratuite etc...  

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 12:20, 7 marzo 2011

      Sono proprio una gran pasticciona a volte, diciamo che io e la tecnologia non siamo proprio affini :D... ed in più più con tutte queste piattoforme differenti tra di loro, ho bisogno di prendere un po' di confidenza, perché a volte non riesco a capire neanche dove devo commentare e lo faccio al post sbagliato

      Riguardo alla moderazione a volte diventa uno strumento necessario laddove come tu dici si possa incappare in offese o scurrilità gratuite, personalmente fino ad oggi mi sono vista costretta a cancellare sole due volte dei commenti, una volta perché anche se il parere che vi veniva espresso era bello e sicuramente sentito, il linguaggio poteva forse offendere e risultare eccesivo, e la seconda perché mi metteva in imbarazzo.

      Quindi ben venga la moderazione laddove è necessaria, personalmente non l'ho mai messa finora, perché non siamo responsabili noi per quel che gli altri possono esprimere in modo poco corretto, ed infine i soli che ne escono fuori in maniera poco onerevole sono solo loro

      un caro saluto :))

      Elimina
  18. L'importanza dell'esistere nella consapevolezza di farlo. La vita è un insieme di delusioni tra un pizzico di felicità e l'altra? le false promesse poi sono quelle che, inevitabilmente, colpiscono di più i cuori sinceri.
    Un sorriso per la giornata.
    ^___^

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 12:25, 7 marzo 2011

      Le false promesse di sicuro feriscono maggiormente, perché si insinuano e ci illudono, ma anche se il risveglio a volte è un po' faticoso, l'importante è non rimanere inermi e andare avanti ad occhi ben sgranati, magari ^ __ ^

      grazie e buona giornata anche a te

      Elimina
  19. Ho riflettuto su quanto detto da Caio, perchè mi ha colpito molto.
    In effetti, se si soffre molto si riscia di creare una scorza dura che non risponde più agli stimoli emotivi esterni. A volte infatti, mi domando se questa cosa stia succedendo anche a me, e me ne preoccupo. :-(
    Però devo dire che la natura, ecco, quando sono immersa nella natura, riesco di nuovo, per quel periodo, a sentirmi di nuovo leggera e a gioire del suo spettacolo come quando ero piccola. :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 12:32, 7 marzo 2011

      il nostro Caio è assai saggio ^ _ ^

      Ti chiedi se sta succedendo anche a te.. ??

      .. forse ci sono dei momenti in cui la chiusura può essere essenziale per attutire, rendere meno doloroso ciò che ci travolge, riprendere fiato e tornare poi così a respirare regolarmente... ma è importante che poi il guscio si rompa, perché altrimenti rischiamo di continuare a vivere in una bolla temporale dove tutto sembra essere più ovattato, ma è solo un'illusione perché è una non vita.

      ... ognuno di noi deve trovare in sè e intorno a sè, qualcosa che lo aiuti a romperla e ben venga la Natura che sa emozionarci, farci riconciliare con noi stesse come poche cose nella vita

      un abbraccio forte e un ^ __ ^

      Elimina
  20. Squamarsi. Quando ci si sente un po' tanto con la pelle vecchia di elasticità. Lo sguardo parla per noi poi, sempre.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 13:35, 7 marzo 2011

      squamarsi... rende assai bene
      e gli occhi sono forse la parte di noi che maggiormente comunica i nostri disagi od emozioni

      un caro saluto

      Elimina
  21. la parola é sopravvivere, non socombere al dolore e vincere ....

    saluti cari amica....

    sei una persona speciale, e questo é un tesoro...

    linn

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 08:03, 10 marzo 2011

      soccombere... MAI, rialzarsi e guardare avanti... sempre :)

      ti ringrazio per le tue belle parole, splinder mi ha dato la possibilità di entrare in contatto con tante belle persone ed hai ragione questo è un tesoro, un bellissimo regalo

      un abbraccio

      Elimina
  22. @ titti
    .. graditissimo e bellissimo, grazie assai
    un abbraccio e un ^ __ ^

    RispondiElimina
  23. @ Wolfghost
    .. direi di sì.. che hai ragione e che talune lezioni se non ci venissero impartite forse sarebbe.. e staremmo assai meglio ^ __ ^

    Ma come ben osservi " c'è scelta"?? .. spesso sono il frutto di un qualcosa di inevitabile e di totalmente estraneo a noi.. semplicemente o meglio complicatamente capitano.. e quindi tanto vale allora, prenderne atto e cercare di trarvi qualcosa di positivo, perchè infine io credo che un po' di luce e di bianco se ci predisponiamo nel giusto stato d'animo riusciamo sempre a trovarla

    un caro saluto e grazie

    RispondiElimina
  24. Direi che sono fortunato nel mio navigare a caso, da poco tempo, in splinder.
    Certo ci sono spazi sgradevoli e volgari, ma molti altri sono bellissimi, come il tuo.
    Ciao...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. 10:27, 22 aprile 2011

      grazie davvero per gradire questo piccolo spazio che a me piace considerare però nostro ^ _ ^
      perché quel che scrivo chiaramente e l'espressione di un mio pensiero, stato d'animo, sensazione del momento...

      ... ma è solo un punto di partenza perché è poi nei commenti che prende realmente forma e corpo ciò che abbiamo scritto, assume un significato più intenso e ci consente di trovare spesso delle risposte, vedere le cose sotto aspetti diversi, arricchendoci ed andando ad ampliare i nostri orizzonti

      un caro saluto e benvenuto :))

      Elimina