mercoledì 1 aprile 2015

[scampoli]


di quando in quando
un ricordo affiorava  improvviso...

quella mattina fu la volta della scatola di latta di biscotti Mellin, dentro [custoditi] soggiornavano merletti, bottoni, spolette di fili muticolori [le spagnolette... si tramutavano in dame, i ditali in cavalieri]. Nel rivedersi seduta sul pavimento ad inventare storie [baloccarsi] prima che la memoria tornasse a celarlo, riporLo accuratamente in un cassetto, ne carezzò allora con un sorriso il profilo di fanciulla, gli rimboccò le coperte...


~ immagine da web ~


 La melagrana
che serba i segreti
delle sue perle
aspetta sempre
che tu peli
la sua buccia lucente...

Alla sete è promesso
un liquido
delizioso...


~ Maram al-Masri ~

6 commenti:

  1. il bello di avere dei genitori ultraottantenni che stanno ancora nella casa in cui abitavano i nonni è che non occorre immaginarle le scatole di latta con i bottoni dentro, basta fare quattro piani e guardare

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    1. I miei sono del '32 e del '39, la scatola di latta dei biscotti mellin è andata perduta chissà traslocando... il ricordo è rimasto, devo solo ri_salire... sbirciare nei cassetti della memoria :)

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  2. La melagrana è un frutto particolare... dolce e ricco che ti lascia la sorpresa... bella poesia

    un sorriso :o)
    Marinz

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    1. sì bella e dolce la poesia e buona la melagrana

      sorrisi anche a te :)

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  3. Conservo le scatole più belle senza mai aprirle... e mi immagino così cosa vi sia dentro a ciascuna di esse! E la melagrana... ho passato tre giorni di queste vacanze pasquali in un paese che Bufalino diceva essere "a forma di melagrana spaccata"... ogni chicco una sorpresa. :-)

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    1. io adoro le scatole ne ho di tutte le fogge, materiali, dimensioni, le scatole sono [custodi] conservano... celano... sorprendono...

      bellissimo il parallelo tra la melagrana e il paese :)

      «Fui giovane e felice un'estate, nel cinquantuno. Né prima né dopo: quell'estate. E forse fu grazia del luogo dove abitavo, un paese in figura di melagrana spaccata; vicino al mare ma campagnolo; metà ristretto su uno sprone di roccia, metà sparpagliato ai suoi piedi; con tante scale fra le due metà, a far da pacieri, e nuvole in cielo da un campanile all'altro, trafelate come staffette dei Cavalleggeri del Re... che sventolare, a quel tempo, di percalli da corredo e lenzuola di tela di lino per tutti i vicoli delle due Modiche, la Bassa e la Alta; e che angele ragazze si spenzolavano dai davanzali, tutte brune. Quella che amavo io era la più bruna…»

      un sorriso :)

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