giovedì 19 marzo 2015

[Quo vadis...]


una volta dischiusa la porta del cuore, che siano vicine, lontane, o vadano via, le persone [intimamente] comunque ci abitano, principiano ad andarsene a zonzo [percorrerci] titubano, confabulano [tergiversano] ci serbano sempre, nondimeno, un poco di compagnia

[rimangono a vista]


~ Andrew Wyeth ~


"Non è il tempo o la distanza che allontana le persone: le persone
si allontanano perché vogliono allontanarsi e si perdono perché in realtà
non si sono mai incontrate. [...] Ma il mancarsi è già un appartenersi”

~ Lailly Daolio ~

15 commenti:

  1. Ho mille persone che mi passeggiano dentro...ed una, in particolare, che non c'è fuori ma che da dentro non andrà mai via...

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    1. Baol :*
      dentro, siamo un crocevia di strade, incroci, incontri, rotonde, bivi... diramazioni, e poi ancora... a volte siamo ponti che congiungono, altre strade senza interrotte... franate, o senza uscita, siamo percorsi da una moltitudine di carreggiate e persone, che anche quando vanno via, lasciano però [e per fortuna] comunque, un'impronta...

      siamo altresì un po' tipo alveare, c'è una cella [stanzetta] che rimane arredata per ciascuna delle persone alle quali dischiudiamo la porta, e così... ora, scrivendo mi è venuta in mente la canzone "Fuori dal tunnel" ed in particolare questi versi

      Gli incontri, gli scontri, lo scambio di opinioni, persone che son fatte di nomi e di cognomi, venghino signori, che qui c'è il vino buono, le pagine del libro e le melodie del suono, si vive di ricordi, signori, e di giochi, di abbracci sinceri, di baci e di fuochi, di tutti i momenti, tristi e divertenti, e non di momenti tristemente divertenti.

      un abbraccio

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  2. il mancarsi è già appartenersi già

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    1. ... è una frase bellissima, praticamente il succo del post

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  3. Non può di certo mancare ciò che non ti è appartenuto in qualche modo. Anche se a volte l'appartenenza è un sentimenti unilaterale, che si forma nella nostra testa, così forte da diventare quasi reale. Elena cara, ti penso spesso, come stai?
    Un abbraccio

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    1. Sarah... <3

      :) ... il cuore è un muscolo preterintenzionale... involontario, il più delle volte se ne va per conto suo, si emoziona, pulsa nostro malgrado, ci si affeziona senza volerlo… saperlo, proprio perchè le alchimie che toccano le nostre corde emotive sono intrinseche e misteriose, semplicemente accade… quasi ci sorprendiamo di essere commossi, emozionati, e così all’improvviso ci ritroviamo abitati… e nella sua spontaneità, può quindi accadere che sì... l’appartenersi possa essere unilaterale, a volte.

      ti penso anch’io :* e mi piace ri_vederci…immaginarci sedute al bar a sorseggiare un cappuccino a chiacchierare, e chissà che non si riesca a farlo presto. per me è un periodo di riflessioni, a volte sto bene, altre un po’ meno, diciamo che semplicemente sono... sempre in metamorfosi :)

      in cammino... ti/mi dedico questa... :*

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    2. ehm, sbadata che sono, magari... se la allego la poesia, la dedica mi sa che riesce sicuramente meglio ^ _ ^

      […]
      Dove andare? Sarà la strada a suggerire
      il passo successivo.
      E bolle il carburante, desiderio
      di prendere, comprendere, capire,
      più che d’arrivo.
      Perché capire è anche possedere,
      in qualche modo. Schivo
      ogni suggerimento.
      Io ora voglio solo verità.

      […]
      Il dubbio. Vigliaccheria o consapevolezza?
      Sorpresa o segreto conservato a lungo
      nel cuore pallido di sogni e di paura?
      Il dubbio è la voglia di certezza,
      è il desiderio disperato d’assoluto,
      è un’ancora affidabile e sicura,
      è freno e bilancia. Il dubbio
      misura la necessità di aver successo…
      Può essere il dubbio coraggio?

      No, mai avere dubbi prima di partire.
      Non è il termine. Non è l’arrivo.
      Non è il viaggio. Partire è anche aprire
      Gli occhi, al mattino, il giorno della partenza.
      E’ ogni discorso, anche inutile e privo
      D’attinenza, che si fa sapendo
      Ch’è il momento di dire,
      che l’attimo non si ripeterà,
      che nessun gesto avrà ritorno.
      Partire è molto prima di andare,
      è senza muoversi, è il solo salutare.
      Partire è anche ogni giorno.

      No, per il dubbio c’è posto.
      E’ un silenzio, una pausa, un gesto
      indispensabile come il sorriso della cortesia.
      Il dubbio ha una forma e un momento giusto,
      non si trasporta né piegato né nascosto,
      non si appende in vista e non si mette in mostra.
      Lo si conosce, gli ci si presenta.

      E’ un incontro, con simpatia, si verifica il biglietto,
      lo si fa passare avanti, gli si dice “prego…”
      gli si solleva la valigia. Ci si siede.
      Si chiede scusa se si tocca il piede,
      Non è un alter-ego, solo un compagno di viaggio
      da non temere, non svegliare e non fissare.
      Dopo il fischio, il rombo, la partenza,
      è lecito dialogare, è lecito ignorarne la presenza.

      E’ tanto che sono in viaggio.
      Son scese notti e risaliti soli,
      spazzate nuvole, sbocciati fiori,
      fiorita neve, sciolto il ghiaccio.
      M’affretto, accelero: non m’avvantaggio.
      M’affretto, perdo il fiato. Sudo.
      Mi spoglio, ho freddo. Mi ricopro ancora,
      ma sento il mio corpo nudo.

      […]
      C’è un’ombra macabra di credibilità
      su ogni cosa e pensiero.
      E’ una faccia oscura, un velo
      addosso a ogni oggetto.
      Ogni realtà assunta: ed è che è.
      Essendoci non può uscire mai
      dai limiti del vero. E a me non basta.
      Io ho ancora voglia,
      ancora non dimentico,
      Non mi rassegno, non mi privo.

      Forse non è lo spostamento.
      Forse non c’entra niente la distanza.
      Forse non c’è un arrivo.

      […]
      Io apro solo gli occhi, senza questionare:
      su ogni caso c’è il segno della mano
      che ha dipinto l’alba e colorato il giorno.

      Ed io lo riconosco e lo collego,
      lo seguo sbalordita mentre va avanti a illuminare
      da più lontano, poi verso di me, e tutt’intorno.
      Ed io sospiro. E a un tratto
      chiudo gli occhi, non dubito, non nego,
      non paragono ciò che vedo
      al tratto che in mente mi segnava
      le aspettative. Io guardo e credo.

      E sento d’essere arrivata.
      E sento che ogni cosa inizia ora.
      Non c’è alcun viaggio che io debba fare,
      non c’è alcuna vera meta,
      nulla da conquistare, da raggiungere… Non c’è.
      C’è solo il bagliore dell’aurora.
      E sono io, sono io la strada,
      ed è la vita che percorre me

      ~ Anna Belozorovitch ~ da Cinque Passi

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    3. Il mutamento è un movimento "vivo", una volta lessi su di un muro una frase che diceva su per giù così... "non vedrai nuovi mari finché non avrai il coraggio di perdere di vista la riva". Mi è sembrata bellissima!
      Si, un buon caffè nero per me, sarebbe bello sorseggiare parlando insieme :)
      Ti abbraccio
      p.s. Quanto è bello il finale della poesia?!

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    4. "non vedrai nuovi mari finché non avrai il coraggio di perdere di vista la riva"
      è bellissima, sì, grazie per averla lasciata :**

      il movimento delle onde... il loro infrangersi a riva, è affascinante altresì ipnotico, per questo forse poi rischiamo di rimanere sedute sugli scogli, meglio quindi volgere lo sguardo vero l'orizzonte infinito...

      così come molto bello è il finale della poesia
      E sono io, sono io la strada,
      ed è la vita che percorre me

      ... e nell'attesa che le nostre si incontrino di strade, ti abbraccio forte **

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  4. Abolire Fb dal proprio orizzonte... ultimamente crea la condizione oggettiva per discernere tra ciò che si è allontanato volontariamente o volutamente si è allontanato, e ciò che, invece, era destino tornasse (o rimanesse)!

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    1. Giò a faccialibro :) preferisco diecimilioni di volte il blog come strumento di espressione/lettura, mi sento di dire altresì, però, che fb (io ci sono) così come altri social, non sono nè da demonizzare nè da esaltare, credo che degli strumenti che abbiamo a disposizione la verità sta nella differenza... uso che ne facciamo, che può essere di informazione, lettura, denuncia così' come di di distrazione, leisure e tanto altro

      ... e di facebook (dove resto, vado via torno anche lì ^ _ ^) ne faccio un uso quasi parallelo al blog, ci pubblico di quando in quando qualcosina di mio, oppure frasi... poesie... citazioni di scrittori e poeti, altre foto mie o di fotografi illustri, si insomma più o meno come qui, e oltre allo scambio di opinioni, battute ecc... con gli amici, a mi piaciare...commentare ^ _ ^ essendo iscritta altresì a diverse pagine culturali, letterarie, musicali, librerie, caffè letterari, ecc.. lo utilizzo come un bacino per tenermi informata su eventi, reading e quant'altro, si insomma quì com lì seguo il ghiribizzo del momento :)

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  5. e una certa entropia che alla base del caos e quindi della vita. come un gas perfetto, dato uno spiraglio, invaderemo tutto lo spazio concesso senza assumerne mai la forma. liberi di essere quello per cui siamo nati.

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    1. Manu ... :)
      bello mi piace il pensiero che hai espresso: il concetto di gas... che è miscelabile con altre essenze... e poi la libertà di essere ciò che siamo, che la nostra natura ci detta, è un'immagine poetica, altresì leggiadra, quasi inebriante... esilarante, come un gas :)

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  6. "...io mi dico è stato meglio lasciarci che non esserci mai incontrati."

    FdA, "Giugno '73"

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    1. Aitan :)
      ed io concordo sia con te che con Faber un cantautore... poeta, altresì voce di denuncia come pochi, e sorrido perchè all'inizio avevo pensato a questa frase come chiusa del post ^ _ ^

      gli incontri, sono porte, fenditure che ogni giorno ci portano a sfiorare eventi, situazioni, persone, spiragli... attraverso i quali la vita ci sussurra... parla continuamente, se si pensa poi, che il tutto avviene quasi sempre nella più assoluta casualità, è un pensiero, disegno straordinario, smisurato, dobbiamo solo conceder(e)ci di addentrarvici, af_fidarci,

      quindi sì qualunque sia l'epilogo, è stato meglio lasciarsi,che non essersi mai incontrati, aver condiviso un pezzetto di strada insieme.

      grazie :) adoro Fabrizio de Andrè

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