lunedì 7 febbraio 2011

Lucus a non lucendo


Ore
disadorne e smagliate
sc
orrono sottovoce ~ apatiche

ritmando l'alternarsi ansimante di giorni e notti perpetue ~ incolori, attraversate da dame che promettono delizie, ma è un reame senza terra, gloria ne corona. cuori disabitati, anime soggiogate e sogni infranti, permeano e usurano i vicoli della città.

Le vedi quasi sempre sui cigli delle strade, seducenti e guizzanti come alberi che ondeggiano nel vento. La luce emessa dalle "lucciole" è una luce cosiddetta "fredda" brilla, ma non emana calore, le ali delle femmine a differenza di quelle dei maschi sono ridotte ed impediscono loro di spiccare il volo, ed allora, si trovano più frequentemente a terra, magari appena nascoste dall'erba...


"Nomen Omen" 

chi le ha definite "Lucciole"
doveva essere o un'esperto entomólogo o assai ironico


"Lucciola" ~ Nicoletta Ceccoli

40 commenti:

  1. Sei brava cara amica...
    (te lo scrivo, fazzoletto alla mano) :-) ti abbraccio
    MrsQT

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    1. 08:22, 9 febbraio 2011

      Ti ringrazio.. :)) e come ben sai mi piace immensamente giocare con le parole, svagarmi, mescolarle... perché infine è questo che faccio, più che scrivere, scribacchio ed è quello che mi piace fare, arzigogolare... ^ __ ^

      E poi mi piace leggerle, sentirle pronunciare, scandirle, scovarle, assaporarle, nutrirmene... mi arricchisce ed è un qualcosa che posso portare con me ovunque e che spesso mi tiene compagnia, a volte sai...

      A volte vorrei rifugiarmi
      con tutto quel che ho
      dentro in un paio di parole.

      Ma non esistono ancora
      parole che mi vogliano ospitare.
      E' proprio così.
      Io sto cercando un tetto che mi ripari,
      ma dovrò costruirmi una casa, pietra su pietra.>

      E così ognuno cerca una casa, un rifugio per sè.
      io mi cerco sempre un paio di parole.

      ~ Etty Hillesum ~

      Ricambio con affetto il tuo abbraccio
      ed anzi spero tanto di poterlo fare nuovamente dal vivo.

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  2. Una volta una ragazza di città vedendone 4-5 a casa rimase sbalordita di quante fossero ! mi misi a sorridere e le risposi che invece ero sbalordito di quante poche ce n'erano ormai :-)) da piccolo se ne contavano a migliaia e ti avvolgevano come uno scialle magico. Poi ho scoperto che ci sono ancora, in luoghi vicini solo più disabitati. Rifiutano pure loro l'industrializzazione ?

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    1. 08:42, 9 febbraio 2011

      non saprei sai se rifiutano l'industrializzazione, ma è certo che ci sono sempre state e forse sempre ci saranno sempre

      E quando penso a loro mi viene sempre in mente la canzone di
      Fabrizio de Andrè "Città vecchia" ed in particolare questa frase...

      "Vecchio professore cosa vai cercando in quel portone, forse quella che sola ti può dare una lezione, quella che di giorno chiami con disprezzo pubblica moglie, quella che di notte stabilisce il prezzo alle tue voglie"

      un caro saluto

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  3. Purtroppo e' triste, e non potrebbe essere altrimenti, ma bella, molto ben scritta e con una costruzione originale.

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    1. 08:49, 9 febbraio 2011

      Vero è assai triste e credo lo sia ancora di più, che a differenza di molte dame che vi sono invece costrette sotto la minaccia di ritorsioni e violenze, il sesso sia divenuto anche una merce di scambio, un businesses non più solo economico, bensì che rappresenti sempre più spesso la via più veloce per raggiungere i propri obiettivi... od ottenere magari pochi effimeri minuti di celebrità.

      ciao :)

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  4. Il quadro è particolarissimo e mi ha fatto venire in mente una di quelle immagini che "Squilibrato" spesso pubblica nel suo blog... incantevoli le tue parole. Ma le lucciole, brillano anche di giorno ma noi non le vediamo?

    Maraptica

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    1. 09:02, 9 febbraio 2011

      Il quadro sai l'ho scelto per via dell'espressione di Lei e delle lucciole legate ad un filo... nei prossimi giorni passerò sicuramente a sbirciare il Blog che citi e che non conosco, la cosa mi incuriosisce non poco :))

      Riguardo al giorno, una volta le dame erano un fenomeno per lo più notturno, mentre ora spesso le trovi anche di giorno e a rischiararle c'è forse la luce del giorno...??

      Per quanto riguarda invece le Lucciole che sono conosciute anche come "nocturnal", l'impulso luminoso fa parte del loro rituale di corteggiamento ed è prodotto solo di notte come richiamo sessuale dalle femmine, quindi il buio è essenziale per l'intercettazione dei segnali luminosi, però ci sono anche numerose specie giornaliere, la maggior parte delle quali però è non-luminescente, ma sembra che se rimangono nelle zone oscure possano produrre la luce.. (fonte da web)

      un abbraccio

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  5. come fuscelli nel vento

    ciao alba grazie

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    1. 09:04, 9 febbraio 2011

      "fuscelli" dici bene sai, perché i fuscelli si piegano sotto la spinta e la forza del vento.

      un abbraccio

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  6. le lucciole stanno quasi scomparendo,
    al contrario le dame, ma il termine le definisce in modo gentile.

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    1. 09:13, 9 febbraio 2011

      Le "lucciole" sono vittime dell'inquinamento,dell'industrializzazione nonchè della stupidità umana, ad esempio sai... c'è anche chi come in Cina ne fa un businnes catturandole e vendendole poi per pochi centesimi come pegno d'amore,

      ... ed è vero stanno scomparendo, mentre le altre aumentano sempre più, il termine dame dato che il più delle volte non è una libera scelta ma un'imposizione, serve forse a restituirgli quella dignità che altri hanno tolto loro.

      un caro saluto

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  7. L'accostamento delle lucciole alle prostitute, che ha avuto tanto successo ed è così suggestivo a ben vedere è assai poco pertinente.
    Intanto perché purtroppo la vita delle "lucciole" di luci ne ha poche e in generale è fatta di umiliazioni e miserie.
    Poi perché nel mondo delle lucciole vere sono i maschi ad adescare le femmine con il loro lampeggiare;)
    Intanto però il termine è stato usato per tantissimo tempo, salvo che al giorno d'oggi, dove sta declinando a vantaggio del termine "escort" che fa più chic ma non è di minore squallore.
    Come diceva prima Crozza in tv il nostro amatissimo premier sta cercando di risanare l'economia...a cominciare dall'import-escort. Beatallui.
    A te i miei complimenti, hai un tuo stile particolare, che mi piace.
    Buonanotte
    Caio

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    1. 09:37, 9 febbraio 2011

      La maggior parte di loro quasi sempre sono delle vittime, il più delle volte attirate ad esempio in Italia dalla speranza di poter condurre una vita migliore, molte partono per lasciare l'inferno e la miseria nella quale spesso vivono, sperando di poter costruire un futuro migliore e si trovano invece catapultate in una realtà ben differente e assai più desolata di quella che hanno lasciato

      Trovo anche io sai, che sia poco pertinente il termine "Lucciola" per definirle, essendo al contrario un mondo oscuro e spento... però devo dire che ironia della sorte, le lucciole insetti e le dame hanno diverse analogie, come il fatto ad esempio che le femmine siano come dire subordinate...??

      Il segnale intermittente viene usato nelle lucciole come richiamo sessuale e viene emesso dai maschi che volano al buio a circa 1~1,5 metri di altezza per attirare l'attenzione delle femmine che rispondono anch'esse emettendo una luce molto debole, ma essendo più pesanti e praticamente inadatte al volo, aspettano tra l'erba di vedere lampeggiare in cielo il segnale amoroso e appena lo vedono si sdraiano supine per rispondere in perfetto sincronismo con la loro lucina, come a dire eccomi qua ti ho visto e ti aspetto

      Ed in più coma sai mi piace calarmi nei panni di cacciatrice di notizie e in questi giorni mi sono dilettata a fare un po' di ricerche qua e là, sai ci sono diversi aforismi, frasi, poemi che parlano di lucciole e per te che ami la storia ho scelto questo passo dell'Amleto, dove lo spettro dice:

      La lucciola m'ha dato già il segnale
      che la luce dell'alba s'avvicina,
      perché vedo smorzare a poco a poco
      l'effimera sua fiamma.

      Addio, addio.
      Ricordati, ricordati di me.

      lo trovo molto adatto per via del termine "effimera" così come in fondo è la loro luce

      a te un grazie :)

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  8. da piccolo mi sembravano il simbolo di un regno proibito, un mondo così distante da rimanerne affascinato quanto impaurito per il carico negativo che la società attribuiva loro.
    Oggi invece ho accettato il loro ruolo all'interno della società stessa ma ritengo che le strade di cui tu stessa parli non siano il luogo adatto per accoglierle ... a me non sembrano alberi, quanto piuttosto ombre, qualcosa di nascosto come la parte umana che soddisfano, quella più intima. 

    ottima l'analisi con le lucciole, non sapevo che le femmine ..... 

    un saluto notturno (appunto )
    Isaac

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    1. 09:47, 9 febbraio 2011

      la strada purtroppo è il regno non solo delle lucciole, ma anche di anime erranti... nessuno dovrebbe vivere per scelta o costrizione sul marciapiede, ed hai ragione il mio definirle alberi era legato al loro ancheggiare, ma sono come ombre... si proiettano e vagano.

      un grazie e un saluto diurno ^ __ ^

      p.s.

      Ci sono diverse canzoni sai, oltre alla più famosa "Città Vecchia" di de Andrè che parlano di loro,e ne ho trovata una che non conoscevo di Achille Togliani cantata anche da Gigliola Cinguetti


      Quando più fitta l'oscurità
      Scende sulla città
      Lucciole ansiose di libertà
      Noi lasciamo i bassifondi
      Senza una metà ci incamminiam
      E sotto ad un lampion
      Quando la ronda non incontriam
      Cantiamo una canzon

      Noi siamo come le lucciole
      Brilliamo nelle tenebre
      Schiave di un mondo brutal
      Noi siamo i fiori del mal.
      Se il nostro cuor vuol piangere
      Noi pur dobbiam sorridere
      Danzando sui marciapiè
      Finché la luna c'è

      Pallida luna soltanto tu
      La nostra gioventù
      Vedi ogni notte appassir di più
      Come un fiore senza sole.
      Ma se il destino ci spezzerà
      Nel cuore la canzon
      Solo il tuo raggio ci bacierà
      All'ombra del bastion.

      Noi siamo come le lucciole
      Brilliamo nelle tenebre
      Schiave di un mondo brutal
      Noi siamo i fiori del mal.
      Se il nostro cuor vuol piangere
      Noi pur dobbiam sorridere
      Danzando sui marciapiè
      Finché la luna c'è

      Se il nostro cuor vuol piangere
      Noi pur dobbiam sorridere
      Danzando sui marciapiè
      Finché la luna c'è.

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  9. Quando le vidi per la prima volta ero con i miei genitori sulla collina di Lettere, una frazione di Castellamare di Stabia, ero piccolissima, forse cinque anni, e le osservavo meravigliata.
    Mio padre ne prese una e me la mise sul palmo della mano, che richiusi delicatamente. Ogni tanto la sbirciavo tra le dita.
    Avrei voluto portarla con me per sempre
    Invece dopo un po'si spense.
    La mia manina non era la casa giusta.
    Bella questa tua, malinconica un po', fa "riflettere"... e non solo nel senso delle lucciole...

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    1. 07:46, 14 febbraio 2011

      Io non riesco a tornare indietro con la memoria fino a quando le vidi per la prima volta, però mi ricordo che prima se ne vedevano davvero moltissime ed era un po' come se le stelle fossere scese a risplendere tra l'erba, ora sono diventate uno spettacolo sempre più raro.

      "la mia manina non era il posto giusto" è bellissimo ma è soprattutto vero che il loro posto è in libertà, senza costrizioni

      ... nei Lampiri una luce fosforescente indica ai maschi le femmine. E la fiaccola dell'amore, è un faro naturale, è un telegrafo animato che brilla nel silenzio e nel buio della notte.

      scriveva nel XIX secolo il naturalista francese
      ~ Louis Figuier ~

      un abbraccio

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  10. quando entro in questo blog mi sento leggera.
    qui siete tutti così profondi!!
    complimenti albaf!

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    1. 07:50, 14 febbraio 2011

      ... lo sei anche tu sai profonda, leggiadra e spiritosa e sono contenta di farti sentire leggera, perché si insomma il post è un po' pesantuccio forse :) e un po' di leggerezza ci sta bene

      un caro saluto e un abbraccio

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  11. Le lucciole sono un ricordo così lontano d'infanzia, che quasi mi chiedo se le ho viste o sognate.
    Le altre mi hanno sempre fatto una gran pena. Che ridano o piangano, che siano d'alto bordo o  quelle da strada, mi fanno pena, come un uomo che beve. Ride e beve ed è contento e deve bere ancora e dirsi tante bugie, perché il vuoto interiore è la cosa più dolorosa da sopportare. Quei giorni e notti perpetui,  quei cuori disabitati rendono benissimo il senso di disagio estremo

    Mi piace tanto il tuo modo di scrivere, Alba, quel tuo provare gusto a giocare con le parole. A scivolare di parola in parola, di frase in frase. Anche il disegno formato dalle lettere ha una gran parte in questo gioco. Giocare, in quasi tutte le lingue, vuol dire anche  "suonare" . Ecco mi fa pensare a questo il tuo modo di scrivere :  )  e lo strumento sono pensieri e parole...
    Se passi nel mio blog c'è una piccola cosa per te. Un abbraccio affettuoso, irene :  )

    http://dalfusoditaiwan.splinder.com/post/24011391

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    1. 07:32, 14 febbraio 2011

      ti ringrazio è così bello giocare = suonare
      mescolando le parole, il disegno delle lettere credo serva a volte a dare più enfasi e significato a ciò che si va leggere, e riguardo alle lucciole, c'è da chiederselo davvero se siano reali o meno considerata la loro quasi totale scomparsa

      Quante lucciole vede il contadino che si riposa sul poggio, d'estate, quando il sole resta visibile più a lungo, di sera, quando la mosca si posa e cede il posto alla zanzara, giù nella valle, forse proprio nei campi dove lavora..

      ~ Dante Alighieri ~

      E' molto bello il pensiero che hai espresso facendo un parallelo con chi beve, il vuoto interiore è la cosa più dolorosa da sopportare, e concordo pienamente, affrontarlo e conviverci.

      In arabo la parola vuoto si traduce in "Soifr = soffio"
      e grazie assai per la sorpresa che mi hai riservata

      un abbraccio e un caro saluto

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  12. Io, cara Avvocata, nel bog di Alba, mi sento in-opportuno, in-appropriato, in-discreto.

    E' una sensazione in-solita che mi da disagio.

    Quando lascio un post in questo luogo, mi sento sempre come chi dopo aver sporcato scopre di non poter pulire.

    In-somma!!!

    Non è bello sentirsi così. Sappiatelo

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    1. 08:17, 14 febbraio 2011

      Mi spiace che ti senta a disagio e non devi assolutamente, perchè le parole raramente sporcano, soprattutto nel momento in cui ci si pone degli interrogativi... sappilo :)

      un caro saluto e un sorriso

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  13. Io credo che a... certi livelli sia sempre stato cosi', solo che non si veniva a sapere. Oggi, nell'epoca dei mass-media e della informazione veloce che a tutto (e a tutti) arriva, e' difficile tenere nacosto qualcosa.
    E in fondo e' forse meglio cosi'...

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    1. 08:46, 14 febbraio 2011

      credo tu abbia ragione, l'avvento della teconologia ha reso tutto più celere e facile da diffondere, forse è un bene quello che un po' mi spaventa e che spesso dell'informazione se ne fa un uso scorretto e distorto :((

      un caro saluto

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  14. Risposte
    1. 08:50, 14 febbraio 2011

      ed eccomi anche io a correggermi, perché ehm... ho fatto un po' di casini con il copincolla... ^ __ ^

      ed in realtà la frase che ho attribuito al National Geographic lo è solo per metà, la seconda è tratta dall'articolo di un quotidiano.

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  15. le lucciole mi riportano vivissimi ricordi d'infanzia.
     silenzi profondi, notti stellate  ele lucciole volanti.
    Mi hai regalato un ricordo di pace..

    ( talvolta sono imbarazzata a commentare la tua sensibilità, prendi quel che lascio, son briciole sorridenti..)

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    1. 09:05, 14 febbraio 2011


      me le ricordo anche io da piccola e sai una volta ne tenni una tra le mani per vederla da vicino, ma devo dire che in realtà molto belle non sono però la luce che irradiano le rende stupende :))

      un abbraccio

      A te dedico questa...

      Lucciolette che ronzate
      Pei crepuscoli ideali,
      Care stelle forviate
      Da vostr’orbite immortali,
      Forse ancor del ciel natìo
      Affatìcavi il desio?
      Io vi sciolgo l’ali al volo,

      Lucciolette cattivelle
      Ite pur lambendo il suolo
      Colle timide fiammelle,
      Giàcche i cieli a voi contese
      Legge improvvida e scortese.

      Ai romiti casolari
      Nel silenzio dei villaggi
      Pei giardini solitari
      Seminate i vostri raggi,
      Fra le tenebre dei chiostri
      Seminate i raggi vostri.
      Pei tumulti delle feste
      Melanconiche volate,
      Sol palesi alle modeste
      Ciglia, e all’alme addolorate,
      Onde vengan esse poi
      Meditando dietro a voi.

      A chi stanco si risente
      Della stolida allegria
      Rischiarate santamente
      L’annebbiata fantasia,
      Perché al cor gli venga e al viso
      D’altro oprar più maschio riso.
      Lucciolette, anco un momento,
      Ed il pugno che vi accoglie
      Vi darà libere al vento.
      Vinto han già le vostre doglie
      Il ritroso animo mio.
      Lucciolette addio, addio!…

      ~ Ippolito Nievo ~

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  16. C'è un posto in Toascana dove sono "di casa" che a giugno diventa delle lucciole: migliaia e migliaia sui prati, un giorno una entrò in stanza e faceva luce disperatamente per uscire. Bella la tua scrittura quasi futurista. A presto (m.)

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    1. 09:20, 14 febbraio 2011

      deve essere bellissimo... ^ __ ^
      un prato così è uno spettacolo davvero insolito e raro da poter ammirare, mi fa pensare ad un pezzo di cielo stellato e alle farfalle che si riuniscono dandosi appuntamento tutte insieme... "credo sia in Grecia"

      ... mentre la loro sempre più scarsa presenza in tanti, troppi altri posti, mi fa pensare a questa frase

      "Io ero fatta di prati verdi, di lucciole della notte. Ma qualche adulto bambino ha preso in mano il grillo, la lucciola e la cicala"

      ~ Alda Merini ~

      un caro saluto

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  17. Una lettura speciale...uno scrivere (scribacchiare dici!!!...) profondo, da rileggere e cogliere ancora...Ti confesso che quel gloria ne corona mi piace tanto...magari manca l'accento sul né, magari non capisco bene...ma mi piace quel suono che si stacca -per come lo sento o credo di sentirlo- dal contesto;
    ciao.

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    1. 09:30, 14 febbraio 2011

      ti ringrazio per i complimenti :)
      e hai ragione manca l'accento sul ne... pensavo al fatto che è davvero strano e sorprendente come pur rileggendo molte volte ciò che si scrive, i nostri occhi e la nostra mente arrivino spesso invece a percepire come corretto ciò che non lo è...

      Sarei tentata di correggerlo, ma dato che ti ha colpito e ti piace proprio questo passo quasi quasi... sai che ti dico, lo lascio così, perché se è vero che a volte una virgola fa la differenza dando maggior enfasi e significato o meno ad una frase, magari anche un'accento mancante lo può :)

      bella l'idea del "suono che si stacca"
      e sai non saprei dirti con precisione perché ho scritto così, forse perché sembra più una sconfittta della vita, un'assenza di potere la loro

      un caro saluto

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  18. Sempre interessante il corredo "grafico" che imponi alle strofe. Hanno un moto ondulatorio che ne permette un apprezzamento visivo, oltre che significativo. Le lucciole, in natura, sono delle piccole e importanti presenze quasi magiche che però, da molto tempo, non vedo come invece accadeva nella mia infanzia.
    Un sorriso per una serena giornata.
    ^___^

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  19. @ Keypaxx
    Le parole scritte quando andiamo leggerle.. o quantomeno questo è quello che succede a me, loro prendono vita trasformandosi così in emozioni e sensazioni, che poi ognuno di noi personalizza e fa in qualche modo sue

    .. però mancando altresì di una tonalità.. inflessione.. e non essendo supportate dalla mimica o dalla gestualità a volte questo forse le penalizza un po'.. ed allora non so.. sono dell'idea che cucirgli e regalargli una veste.. un corredo grafico.. che consenta loro di come dire.. diventare quasi animate e sfilare, serva a volte a far arrivare meglio quello che nel nostro piccolo cerchiamo di trasmettere, e quello che è il nostro modo di percepire ciò che circonda

    un caro saluto

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  20. @ gardenia
    .. semplicemente grazie
    un caro saluto e un ^ __ ^

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  21. Letterlmente folgorata da questo quadro!

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  22. @ presanellarete
    .. se linki sul nome ti porta al sito dell'artista, e devo dire che i suoi quadri sono molto particolari e spettacolari

    un caro saluto
    e grazie della visita

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