lunedì 17 gennaio 2011

Nebulae


"Mnemonie"

di notte
allorché e giacché
l'insonnia mi visita e intrattiene
talvolta esploro, origlio, il silenzio che regna fuori e dentro di me
valico tortuosi ed elaborati dedali cerebrali, disseminati di insidiosi e fatali trabocchetti da me stessa edificati, e scardino soglie chiuse a chiave, lasciando filtrare la luce da piccoli pertugi, ed esumo così ricordi, pensieri, decifro rebus, traendo spesso astruse, sibilline, conclusioni, cagionandomi sovente ahimè... fratture esposte e scomposte, che poi prudentemente, ingegnosamente, devo andare a ricomporre

... mi chiedo però, se serva realmente tutto questo indagare ~ interiorizzare, se non sia meglio invece lasciarle altresì senza risposta tante domande, irrisolti e inesplicabili gli enigmi, liberi di custodire così la loro ragione di essere

perché
una parte di me, infine,
soffre assai di questa mia "attitudine ~ indole"
volersi sempre chiedere perché e cercare di capire

 

"Artista sconosciuto" ~ immagine da web 

32 commenti:

  1. Non credo sia una cosa che si possa cambiare... e poi l'indagare appartiene alle anime sensibili ;) Un abbraccio

    Maraptica

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    1. 07:28, 19 gennaio 2011

      Credo tu abbia ragione cambiare è difficile ed indagare sicuramente ci aiuta a capire, a non lasciarsi scivolare addosso le cose come se non avessero importanza alcuna, chi lascia correre... vive forse un po' più leggero e spensierato, ma io ho questo bisogno, urgenza di chiedermi, sapere, capire...

      un caro saluto e un abbraccio

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  2. vero che indagare appartiene ad anime sensibili.
    personalmente, dopo anni di indagini personali e scandagliamenti vari, son giunto alla conclusione che è bene non ragionarci troppo sulle cose, non dare giudizi, basta osservare. come il Vermeer che non si chiede mai se le persone sono felici, cosa pensano. dipingeva senza fare ragionamenti, dipingeva l'attimo e osservava le persone nel loro momento quotidiano. le risposte arrivano lo stesso. si tratta di lasciar fare alla vita.

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    1. 07:44, 19 gennaio 2011

      Penso anche io che indagare troppo sia superfluo, le risposte spesso arrivano poi da sole, ma a volte è la vita stessa che si impone, ci porta a chiederci...c'è una frase di Baricco che recita

      "Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita risponde"

      ... alla fine forse chissà è Lei a decidere se e quando darcele

      un abbraccio

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  3. Quello che urta maggiormente il sonno, almeno il mio e da quanto mi par di capire anche narrativamente il tuo, è proprio l'arrovellarsi con le domande. Mettere in fila i pensieri, per ingannare il tempo che scorre. E così, senza rendercene conto, scorre anche la notte. Indagando tra i meandri e le pieghe del suo essere. Siamo guerrieri che non si stancano mai a lottare neppure quando dovrebbero riposare il sonno dei giusti.
    Un sorriso per una serena giornata.
    ^______^

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    1. 07:58, 19 gennaio 2011

      L'insonnia ogni tanto mi tiene compagnia, il più delle volte riesco a depistarla distraendola... occupandola, :) ... mi metto a leggere, scrivere, guardo un film, ma spesso riuscire a svuotare la mente e dissolvere i pensieri, riuscire a svincolarsi da quella che è la nostra congenita attitudine a "pensare" può essere ancora più arduo e faticoso che non cercare di "non pensare", ed allora tanto vale dargli udienza ai nostri pensieri, domande :)

      un caro saluto

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  4. la ricerc costante, l'infinita tensione verso l'indefinito. Quella tensione che si fa tangibile, stuzzica e solletica il cervello e lo spirito - e' una delicata inquetudine, e' il bisogno di risposte e la consapevolezza che ogni risposta contiene in se' il germoglio di nuove domande, di nuove notti di silenzo che riempiono la testa.
    E' un viaggio che non ha distanze e spazi, ma solo profondita'.
    Ed i viaggiatori non hanno scelta - non possono decidere se fare o no quel viaggio.
    Sono condannati a seguire e perseguire quel filo di idee e domande.

    E prima o poi arriveranno.
    Ad un'oasi o a una meta.
    Ma sara' solo per rinfrescarsi e ripartire.

    Buon viaggio.

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    1. 08:29, 19 gennaio 2011

      Concordo ogni domanda cela in sè delle nuove domande... è una spirale senza fine, ma credo sia importante cercare di soffermarsi, intrattenersi con ognuna nel tentativo di riuscire a trovare non tanto una risposta certa e definitiva, perché nella vita "Panta Rei".... tutto scorre e muta, bensì nuove sfaccettature, punti di vista, prospettive che ci consentano di svicerare ciò che ci turba, estrapolarlo... e perché no, magari arricchirlo ed amalgamarlo con nuovi ingredienti che lo rendano più commestibile e digeribile ^ __ ^

      hai espresso un bellissimo pensiero

      "E' un viaggio che non ha distanze e spazi, ma solo profondità. Ed i viaggiatori non hanno scelta - non possono decidere se fare o no quel viaggio"

      ... e a me piace viaggiare :) grazie * . *

      un caro saluto e un abbraccio

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    1. 08:32, 19 gennaio 2011

      già proprio così sintetico ed efficace :) "è un bel soffrire"

      lo dico sempre io che son prolissa mentre tu sei riuscito ad esprimere grandiosamente con sole 4 parole, quello che io ho detto in diciottomila ^ _ ^

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  6. Magari smettere di indagare e sperimentare?!
    Ti scrivo presto (intanto ti abbraccio)
    MrsQT

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    1. 09:09, 19 gennaio 2011

      sono portata a pensare che a volte siamo forse un po' prigionieri, ostaggi della nostra elaborata nonché tortuosa mente, la mia perlomeno lo è, faccio certi voli pindarici, possiamo decidere di non fare tante cose, ma di certo non possiamo fare a meno di pensare, perché il più delle volte è del tutto indipendente da noi... è come se una mano invisibile accendesse un interruttore, e la moviola parte...

      Forse dovremmo solo abbandonarci un po' di più al sogno perché come dice Carl Gustav Jung:

      "Il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena,l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico"

      a presto, un abbraccio :)

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  7. Non so se sia utile o meno tutto questo farsi domande ma, spesso, è impossibile non farsene

    ciao

    Baol

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    1. 09:16, 19 gennaio 2011

      utile lo è in parte... e come ben dici è impossibile sfuggire alle domande, il nostro cervello, la nostra mente forse può essere blandita e rabbonita attraverso la meditazione, ma è un organo assolutissimamente indipendente, caotico e forse anche un po' anarchico ^ _ ^

      un caro saluto

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  8. anche il solo chiedersi se questi pensieri siano la strada giusta alimenta questo flusso .... ci pensi mai ? 
    certo che l'insonnia è una brutta bestia e considerando che ti piace alzarti presto, quando capitano queste nottate la mattina diventa davvero arduo affrontare la giornata. Escludendo i rimedi della nonna "(camomilla e valeriana) proverei a suggerire della sana meditazione che blocca i pensieri e rilassa corpo e mente, piuttosto che della musica molto dolce e semplice ... che ti conduca dolcemente nel sonno e ti impedisca di "indagare-interiorizzare" ... (hai un lettore mp3  ? )
    un saluto :-)
    Isaac

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    1. ne sono più che consapevole, chiedersi anche solo perché... ci porta inevitabilmente a porci sempre nuove domande, ma ahimé forse sono un po'recidiva ^ _ ^ ... sicuramente un po' di meditazione per rilassare il corpo e la mente non guasterebbe, aiutarebbe a veicolare e scaricare un po' di tensioni, dovrei provare, anche perché devo dire che la mia capacità di concentrazione e di rilassarmi è assai scarsa :((

      un mp3 ?? ..sì ne ho uno ma non lo uso mai perché ehm... mi danno fastidio le cuffiette, mi sa che sono irrecuperabile ^ __ ^

      un caro saluto e un sorriso

      p.s.
      per il sonno invece non mi preoccupo, mi sono sufficienti poche ore per essere perfettamente vigile e in forma, calcola che io apro gli occhi così, naturalmente, quasi sempre verso le 5, rimango a poltrire fine alle 5.30 e poi mi alzo, ma non vado mai a dormire prima di mezzanotte, i mie amici mi dicono che sono bionica :))

      l'estate invece dormo un po' di più ma è difficilissimo che superi le 7-8 ore di sonno

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  9. perché essere diversi, quando si è persone così...forse è piuù difficile vivere, ma più gratificante.

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    1. 09:39, 20 gennaio 2011

      concordo con il tuo pensiero si può cercare di smussare qualcosina di noi ma arrivare ad essere diversi, ciòche non si è... è praticamente impossibile

      un caro saluto :))

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  10. la notte è complice di tanti pensieri che accadono senza esser voluti
    arrivano...chiedono..scavano...abbracciano...spesso portano solitudine e malinconia...e nel silenzio il loro dire appare ancora più tumultuoso e bisognoso d'ascolto...

    un caro abbraccio


    Blue

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  11. Sono d'accordo con il comm#20 di hulda ; personalmente divido gli argomenti e le mie riflessioni con chi può completarle sennò si diventa boriosi e poi si viene evitati.

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    1. 11:19, 22 gennaio 2011

      al commento di hulda io invece avevo attribuito un significato diverso,
      ma la lettura che ne hai fatto tu è interessante, perchè sai è vero, sicuramente con-dividere con chi sa ascoltarci è essenziale per potersi confrontare e completarsi...

      ... ed io so essere una brava, silenziosa e discreta ascoltatrice, ma ahimè difficilmente purtroppo mi apro e rendo partecipi gli altri dei pensieri che mi turbano, perché ho bisogno di tempo per riuscire a sentirmi a mio agio e confidarmi e tendo quindi il più delle volte a cercare di farcela da sola, anche perché mi rendo conto che spesso le persone non sanno o non vogliono ascoltare, prese come sono dai loro problemi ed hanno bisogno di leggerezza...

      un caro saluto

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  12. Il quesito non è certo di facile risoluzione: vivere in maniera un po' più superficiale e leggera, ponendosi meno domande, oppure restar svegli a pensare, a porsi domande, ad affrontare i perché. Io, propenderei per la seconda alternativa, che considero una forza e un pregio, ma allo stesos tempo anche una sorta di "dannazione".
    Ad ogni modo, però, credo che la scelta tra le due diverse opzioni dipenda dalla natura e dalla formazione di ciascuno di noi piuttosto che da una scelta libera.
    Carmine

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    1. 11:32, 22 gennaio 2011

      Dici bene non si può liberamente scegliere di porsi o meno gli interrogativi che nascono spontaneamente, perché il più delle volte è un'urgenza...l'esigenza di trovare delle risposte, ed è assai difficile provare ad ignorare quella che è la nostra natura, indole.

      possiamo forse temporeggiare un po', poi però riuscire a dare un senso anche se non proprio una risposta a ciò che tentiamo di spiegarci, è essenziale spesso per poter andare avanti...

      un caro saluto

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  13. La questione non si pone perché è nella tua natura fare quello che fai. E se non riesci a fare altrimenti, apprezza quello che fai.
    Ciao

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    1. 11:35, 22 gennaio 2011

      conciso ma efficace, hai perfettamente ragione se proprio non puoi resisterle e combatterla, allora convivici, cerca di apprezzarla e fartela amica... alleata quella che è la tua esigente parte investigatrice :)

      un caro saluto e benvenuto

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  14. S'arrovella e si diverte, nella notte, la mente. Perchè nel silenzio il suo sussurro, come la voce di un amante, si fa più udibile. Le domande più chiare. L'eco colma il buio, ed anche quando si zittisce è solo perchè, di spalle, come il sole, sta per sorgere un altro interrogativo.

    Anche a me piacerebbe smetter di chiedere perchè, e quando casualmente si fa davvero silenzio (purtroppo mai nelle insonnie) trovo anche la pace di 'accettare' solo le cose. A volte, però, solo a volte.

    Un caro saluto e un augurio di buon fine settimana
    Lila

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    1. 11:40, 22 gennaio 2011

      Verissimo, la mente nel silenzio sgombera dei rumori, i frastuoni del giorno, si rilassa diventa arrendevole, lasciando così emergere ciò che durante il giorno tace, e ci chiede udienza.

      è bellissimo quello che hai scritto
      ".. il sussurro.. l'eco.. il sole che sta per sorgere.. "

      sei riuscita con il tuo pensiero e le tue parole a descrivere in modo efficace e meravigliosamente, il percorso che la mente umana fa... quando si chiede ed interroga, metterla a tacere è difficile, mentre accettare le cose è forse giusto e indispensabile

      un abbraccio e buon weekend ^ __ ^

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  15. @ francesca05
    Hai pienamente ragione nel corso della nostra vita continuiamo sempre a porci mille perchè e ad indagare fuori e dentro di noi.. è una parte credo insindibile della nostra natura chiedersi..

    .. e il silenzio della notte sicuramente stimola l'introspezione costringendoci forse a riflettere un po' di più, rispetto al giorno che è invece ciarliero e rumoroso e ci distrae tenendoci così occupati

    Rimedi non credo neanche io che ce ne siano.. e forse chissà dovremmo solo cercare a volte di essere un po' più permessive con noi stesse e lasciare che le cose accadano.. perchè così deve essere anche se per noi è difficile capirne il perché

    un caro saluto e un abbraccio

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  16. Ma di notte si ingigantiscono le cose!!!! Tutto sembra più difficile, più triste, più terribile, più complicato.... hai ragione tu, lasciamo tutto senza risposta, di notte, lasciamo che arrivino e vvadano via, i pensieri tristi, i dubbi, le paure.... non prendiamole troppo sul serio, ecco, perchè è sicuro che la notte le ingrandisce a dismisura. :-)

    (Hai provato a fare le parole crociate?)

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    1. 10:33, 28 gennaio 2011

      massssì ;) lasciamo anche qualcosa di inesplorato..
      normalmente quando sono insonne mi distraggo un po' leggendo, scrivendo, a volte guardo tv e perché no, ben vengano anche le parole crociate, comunque la notte mi piace assai perché è discreta, elegante e silenziosa

      ed in fondo come dice Pennac nel libro "La prosivendola"

      "L'insonnia è un'illusione da sfaticati, si dorme sempre più di quanto non si creda, nella vita"

      un abbraccio

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  17. Il problema di menti come le nostre non è tanto il porsi enigmi ai quali cercare domande.Questo aiuta a conoscersi meglio. Il problema è, semmai, che risolto un enigma, ne arriva un' altro, ed un' altro, ed un altro ancora... un po' come il gioco di Mr. Layton per intenderci :D

    Buonanotte&Buona Alba,
    IrisLuna

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    1. 10:30, 19 febbraio 2011

      Concordo perfettamente indagare aiuta sicuramente a conoscersi meglio, anche se intraprendere questi viaggi introspettivi non ci porta mai ad un traguardo, ma solo ad uno stadio successivo, perché inevitabilmente andremo poi ad esplorare altri recessi...

      Bellissimo il parallelo con il gioco di Mr. Layton :)
      che però confesso la mia ignoranza non conoscevo, mi son chiesta cosa fosse e così tanto per rimanere nel tema dell'esplorazione ^ __ ^ ho digitato su google e sono andata a verificare di cosa si trattasse??

      e visto che c'ero, ho cercato e trovato anche questa frase...

      "C'è un perchè nascosto in tutte le cose che conduce ad un altro perché, il quale suggerisce un piccolissimo imprevisto perché, da cui scaturisce probabilmente un altro, nuovissimo e appena nato perché."

      ~ Dacia Maraini ~ "Dentro le parole"

      che dire... siamo quindi senza speranza :)
      un abbraccio e un caro saluto

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