giovedì 14 novembre 2013

[Qui e Ora]


Esistiamo, nella pienezza, unicità, delle nostre vite, virtuosismi e peripezie. Esistiamo, in questo preciso istante [batter di ciglia] quello, in cui scrivo queste parole, per esempio, che proprio ora, sì, adesso, è già passato...

Il futuro, è una [proiezione] dimensione impalpabile, astratta, aleatoria. Il passato, tangibilmente, non esiste più, se non cesellato, forgiato nella nostra memoria~orditi~ossa [canovacci] eppure, estende le sue ombre fino a noi, è un souvenir pregiato, raro [atavico] da cutodire... per poter così trarre ispirazione, nuovi slanci, flessuosi, suggerimenti, da ciò che è stato. Il presente, dunque, infine, è l'unica dimensione [familiarità, complicità] concretamente da vivere.

"Pochi possono dirsi: "Sono qui".
La gente si cerca nel passato e si vede nel futuro."

~ Georges Braque ~


photo by ~ Robert Gojević ~


Oggi rammendo
l’affetto verso il mondo
il nido
il maglione bucato.

il manto dell’edera
le parole rosso sangue
il futuro il presente il passato.

voglio provare a fare la pace
voglio provare a intenerire il creato.


~ Francesca Genti ~

37 commenti:

  1. Siamo l'ago e il filo della macchina che cuce la nostra esistenza: leggo e scrivo su fogli segreti che prendono senso dai nostri sentimenti che tu raccogli in modo gentile e severo al tempo stesso. La poesia di Francesca Genti e di una bellezza commovente e tu mi "costringi" così ogni volta a commentare...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. [Canovacci]

      a piedi nudi
      passeggio dentro un’emozione
      sfoglio sagome, setaccio sfumature
      con ago, filo e mussolina, tesso, rammendo, arredo.
      Infine... osservo, disubbidiente, affiora sulle labbra un sorriso,
      ma quant’è bislacca, sbilenca, titubante, quest’anima mia, un’anima patchwork.

      sì, Enzo, siamo ago e filo...
      e di giorno in giorno, come artigiani andiamo a tessere, intarsiare la nostra R[esistenza], a volte lo facciamo con fili multicolori [gentilmente], altre utilizziamo qualche gugliata di nero [severo]... che "forse" meglio delinea, rifinisce, dà profondità all'ordito...

      La vita è come una stoffa ricamata della quale ciascuno nella propria metà dell'esistenza può osservare il diritto, nella seconda invece il rovescio: quest'ultimo non è così bello, ma più istruttivo, perché ci fa vedere l'intreccio dei fili." (Arthur Schopenhauer)

      [R~esistenze]
      Siamo storie, noialtri, uomini e donne, storie scritte per essere narrate, ascoltate, ri[s]velate, la sola carne, pelle, ossa, il sangue che scorre nelle vene, fa pulsare il cuore, non bastano, per Esistere. Siamo fatti anche di parole, noi altri, milioni, miliardi di vocali, consonanti, che dimorano in noi, formicolano sotto la pelle, tracciano percorsi. Siamo pagine illustrate, se nessuno le sfoglia, rimangono disabitate, inedite, mute, l'inchiostro simpatico le redige, servono allora polpastrelli, occhi, orecchie, nari, labbra, che le accolgano, custodiscano, per poter r[Esistere]. Siamo storie raminghe, noialtri, noi umani, menestrelli, cantori di vita, siamo carnepelleossasangueinchiostro, inestricabili, sempre un po' in attesa, in viaggio, metamorfosi, in cerca di pagine, parole, luoghi, dove poter indugiare, abitare, di una rilegatura, artigianale, possibilmente.

      La poesia di Francesca Genti poi... concordo è di una bellezza commovente, confortante e rassicurante, è una poesia che respira, palpita... ti entra dentro, scorre, guizza e zampilla... è meravigliosa.

      grazie per aver lasciato traccia del tuo passaggio :)

      Elimina
  2. bellissima la poesia, perfettamente in armonia con l'altrettanto magnifica foto...!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ) sì c'è una bella empatia, armonia, tra foto e parole

      è un po' che conservo questa meravigliosa poesia di Francesca Genti tra le mie pagine, appunti, poi... cercando un 'immagine che potesse rappresentarla [anche se è già bella di suo e non necessità di un abito...] ma io amo pensare e scrivere sia per parole che immagini, ho scovato questa, ed appena l'ho vista, mi son detta è questa, quella giusta... c'è una vita che pulsa in questa immagine, nel viso, nel gesto delle mani, nelle pieghe, increspature dell'epidermide...

      grazie :)

      Elimina
    2. a me ha fatto pensare al sacro, pazientissimo lavoro delle donne, sia con le cose, che con i sentimenti...con la vita insomma.

      Elimina
    3. sì :)
      la pazienza credo sia una delle qualità che forse più ci rispecchia, la vita è come un arcolaio, con il quale dipaniamo le matasse, tessiamo e nel mentre la vita s-volge

      Elimina
  3. Concordo con Nellabrezza, la foto è molto bella e la fotografia la illumina e ne definisce i dettagli (viceversa, è uguale). Per ciò che concerne passato, presente e futuro, francamente è un tema a me così caro che non riesco (o forse, assai poco consapevolmente, non voglio) a trovarne una definizione precisa. Però mi viene in mente una cosa di Bufalino: "Perché così spesso l’immaginario filosofico si cimenta nell’inventare spazi utopici, dall’isola di Gaunilone e Nuvolinaria, mentre esita a fare altrettanto con il tempo? C’è la macchina di Wells, è vero, ma è solo un frullatore di secoli: come giocare, su e giù, coi gradini di una scala mobile.
    Per il resto non ricordo che le “calende greche” e qualche arguzia di fantascienza". :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. consordo Giò :)
      tentare di definire, circoscrivere il concetto di [passato, presente e futuro] è non solo arduo, altresì arbitrario e illecito, perché relegarlo, ingabbiarlo in una definizione concreta, non si può, sarebbe riduttivo... possiamo solo arzigogolare un po', come mi sono svagata, tergiversata a fare :)

      bella :) grazie assai per la piccola perla di Bufalino
      a me invece è venuta in mente questa..

      "Anima Persa"

      Cosa fai, leggi i rebus? - Si. - Belli i rebus, bellissimi. Io non li risolvo, non mi interessa. Però mi incantano lo stesso. Mi incanta la concatenazione tra cose tanto eterogenee. Un re. Una fattoria con due tori. Un pescatore che getta la rete. Una ragazza alta accanto a una tomba. E poi... quelle lettere misteriose qua e là: A, Q, M, R. Poesia, surrealismo. A volte penso che mi piacerebbe vivere dentro a un rebus. - Perché non è così? Non viviamo tutti dentro a un rebus?

      ... sulla calende greche e arguzie di fantascienza ce ne sarebbe poi da scrivere :)

      un sorriso

      Elimina
  4. il passato è la coperta di Linus: si guarda e procede avanti sentendosi protetti se è stato benevolo; il futuro lo si progetta con i sogni e guai a non averne ma bisogna assaporare il presente

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì amanda
      belle riflessioni le tue :)

      il passato è la nostra copertina di linus [una coperta patchwork] proprio perché "elaborata..." fatta sia di gioie [scaldano e proteggono] che di dispiaceri che sì... segnano ma altresì insegnano [ci rendono forse più sensibili, consapevoli], quindi infine, sia le une che gli altri, sono imprenscindibili, comunque ci tutelano, preservano e custodiscono

      "E lasciamole cadere queste stelle"

      Che freddo le notti. Che freddo crescere. Ho le guance tutte rosse. Ma ti rende la pelle più sensibile avere la finestra del cuore spalancata, anche se fa un freddo cane. ~ Filippo Timi ~

      il futuro, concordo, lo si progetta... costruisce con i sogni - io sono una sognatrice professionista, lo faccio sia ad occhi chiusi che aperti :) - e mai, mai, abbandonare i propri sogni o smettere di sognare, nel tempo... ho imparato però a sforzarmi di non fare più sogni che si proiettino troppo nel futuro [a lunga scadenza], ora cerco di farlo più come dire, a piccole tappe...

      altrimenti come ben dici, rischiamo di perdere di vista, non riuscire ad assaporare il presente :)

      un sorriso *


      Elimina
  5. A me hai fatto rammentare questo, cara Elena :-)

    http://www.youtube.com/watch?v=3G7HhLAqg2A

    Certo che però, rispetto a come hai disposto (dispiegato) il senso tu sulla pagina elettronica non c'è paragone.
    Sorrido.

    Davide

    RispondiElimina
    Risposte
    1. bellissimo, grazie Davide *

      e sai... che la frase " il passato è storia, il futuro è mistero, e il presente è un dono, per questo si chiama presente"

      è una di quelle che mi sono care, custodisco tra le mie preferite e spesso dedico, grazie per averla lasciata qui, perché riassume e meglio di~spiega ciò che tentavo di dire... :)

      un sorriso

      Elimina
  6. Eh si...il presente (qui e ora..)
    baci bella poetessa... ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :)
      Il "qui e ora" ho scoperto tra l'altro che è una lezione, disciplina zen atta a raggiungere un particolare atteggiamento interiore dell'animo, che ci consenta di avere una maggior consapevolezza del presente, percezione dei sensi, degli stati d'animo, altresì, non da meno...

      Prendete la vita con leggerezza,
      che leggerezza non è superficialità,
      ma planare sulle cose dall’alto,
      non avere macigni sul cuore.

      ~ Italo Calvino ~

      baci ****

      Elimina
  7. che bel frammento di quotidiano vintage... ti aspetto da me! Ma sei abruzzese?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. grazie
      eh sì... lo confesso, ho un animo mooooltooooo vintage, amo immergermi nelle atmosfere del passato, un po' retrò, i robivecchi, le cianfrusaglie... ^ _ ^

      mentre no, non sono abruzzese, bellissima Regione (ma vado da anni in vacanza lì, pur non avendo radici...) sono romana dè roma ^ _ ^

      Elimina
  8. Essere...qui...ora....

    ti abbraccio*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì qui... ora... :)

      “Poiché il tempo non è una persona che potremo raggiungere sulla strada quando se ne sarà andata, onoriamolo con letizia e allegrezza di spirito quando ci passa accanto.” ~ Goethe ~

      ricambio l'abbraccio **
      e scusa il ritardo, la svista... ero sicura di aver risposto

      Elimina
  9. Mi viene in mente un libro che ho appena finito di tradurre, "See Now Then" di Jamaica Kincaid, dove il presente e il passato. l'Adesso e l'Allora si sovrappongono continuamente.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :) non lo conosco, ma la descrizione che ne fai... stuzzica la mia curiosità :)
      me lo segno ^ _ ^ grazie

      Elimina
    2. allora me lo segno sul calendario :) grazie...

      Elimina
  10. ...boh..qualcosa è venuto fuori. e il bello è che mi piace com'è venuto..(rif. comm. per nuovo blog tuo post preced.) .

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :) scusami...
      ma non capisco a cosa ti riferisci, sono passata anche a trovarti, pensando fosse un richiamo forse ad un tuo post, ma ho visto che le tue pagine sono ancora bianche...

      Elimina
    2. ...che ho riaperto un blog come tu mi presupponevi, il template mi piace tantissimo, bianco e basta, il post cliccando sulla bolla, i commenti sul più, tuttavìa devo studiarci sopra un attimo perchè cliccando sul titolo non si legge il testo...e questo è un bel problemino o no ? :-) completo

      Elimina
    3. ..tutto a posto adesso..scusami..l'editing è un po' controverso..clicca sulla bolla e se ti compare una freccia invece del testo clicca su quest'ultima, mentre per commentare c'è il più. Wp ha parecchie funzioni, forse troppe. ciao

      Elimina
    4. capito... :) allora mi cimenterò con tutte queste funzioni e novità :)

      Elimina
    5. sono passata, ma mi dice che è stato cancellato... :(
      nel primo commento che hai lasciato sembravi essere contento, forse era solo una prova :) io di tanto in tanto provo...

      Elimina
  11. E' un esercizio benefico, che cerco di fare spesso, non senza qualche difficoltà: tenere gli occhi ben fermi sul momento presente, come fa la signora che cuce della foto. Vedere ciò che si guarda, udire ciò che si sente, tastare ciò che si tocca, pensare solo a ciò che si fa mentre lo si fa. E impedire alla mente di perdersi su strade che non portano a nulla. Un abbraccio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. sì è un eserizio benefico :)
      ed è importante, per quanto difficile, riuscire a regalarci questi momenti, acuire tutti i sensi per accogliere ciò che il presente ci pone di fronte, sulla strada... lasciare che la mente ripulita, scevra dai tanti, troppi residui che a volte ci trasciniamo dietro, possa se non proprio inquinare, rischiare di non farci ri[conoscere] esplorare il presente.

      "Abbandoniamoci al sogno dell’effimero, lasciandoci trasportare dalla meravigliosa insensatezza delle cose." (Okakura Kakuzō)

      un abbraccio anche a te *

      Elimina
  12. Un argomento che mi piace molto questo del tempo; il presente è effettivamente l'unico tempo in cui "esistiamo" davvero...però non è affatto facile viverlo pienamente e con consapevolezza. Personalmente tendo a proiettarmi un po' troppo nel futuro mentre al passato, fortunatamente, non guardo mai se non per poter imparare dagli errori che ho commesso.
    Un saluto e buona serata.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :)
      il passato, è un "tempo imperfetto" dal quale poter attingere perché ci insegna, guida, accompagna nella vita di tutti i giorni, rende ciò che siamo, è il nostro curriculum...

      il futuro, è un "tempo incerto" dobbiamo quindi fare attenzione a non anteporlo troppo, cercare di imparare a guardare sì, un po' più in là.. ma solo quel tanto che basta, necessita, per garantirsi un minimo di sicurezze, prospettive...

      poi, c'è il presente, quello che si vive... forse un "tempo indicativo" perchè ricco sia di costanti che di variabili, altresì imprevisti, ma è pur sempre quello nel quale andiamo, dobbiamo, necessariamente cimentarci...

      buondì :)

      Elimina
  13. Il passato? Io mi chiedo a volte se alcuni fatti che ricordo siano avvenuti realmente, soprattutto se l'unica prova della loro realtà consiste nella mia memoria.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :) è una bella osservazione la tua... sai, credo che la nostra mente, a volte, a distanza di tempo, tenda un po' forse ad arricchire di particolari i ricordi, alcuni a volte li sublima, altri li sminuisce, c'è una frase che forse ben si adatta...

      "La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla." Gabriel García Márquez

      grazie e benvenuto

      Elimina
  14. forse non esistiamo proprio e siamo solo la proiezione di un sogno

    RispondiElimina
    Risposte
    1. :)) mi piace la tua teoria, ed allora...

      "Abbandoniamoci al sogno dell’effimero, lasciandoci trasportare dalla meravigliosa insensatezza delle cose." ~ Okakura Kakuzō ~

      Elimina