... in libreria
L'uomo, seduto al tavolino, scrive febbrilmente sul nero taccuino dalle pagine bordate di rosso, di tanto in tanto, solleva la testa - sembra quasi accarezzare con lo sguardo una fenditura, figura innanzi a sé - quindi, con un lusinghiero gesto della mano, riavvia i pensieri scarmigliati, poi, china nuovamente la testa, e la penna torna a s~correre sul foglio.
La donna, seduta al suo tavolino [un po' defilato] sedotta dall'armonia dei gesti, per non farsi sorprendere, distrattamente, minuziosamente, osserva, e scrive dell'uomo, ignaro...
~ the end ~
"I prefer winter and fall,
when you feel the bone structure of the landscape,
the loneliness of it, the dead feeling of winter.
Something waits beneath it, the whole story doesn’t show.”

the loneliness of it, the dead feeling of winter.
Something waits beneath it, the whole story doesn’t show.”

... è una non storia, quindi, che ognuno nel suo immaginario, scriva pure il proprio di seguito, se vuole. Il mio?? Solo, semplicemente, il concedersi, l'assaporare, piccoli, preziosi, sonnacchiosi, arrendevoli attimi, sottratti allo scorrere spesso convulso del tempo, che a volte, ci maltratta e strapazza un po'.