giovedì 27 ottobre 2011

Adolescere


Piccole talee
attecchiscono ~ accennano
prudentemente alla vita in attesa di sbocciare

ti osservo così germogliare, rivelarti ... e sono in balìa delle emozioni, intenerita e commossa, forse, anche un po' allarmata dal nuovo che preme e incalza, da un presente, che è al contempo futuro prossimo per te...

"Eres mi niña hermosa, y doy gracias al cielo de que estés conmigo"

Tu sei la mia bella ragazza grazie al cielo sei con me

Frugo allora nei miei ricordi, cerco nei tuoi tratti la bimba di ieri, nella tua voce quell'accento da cartone animato che tanto mi faceva sorridere, fattezze e peculiarità di un passato prossimo... che pian pianino stanno lasciando il posto a nuove forme e contorni.

E mentre la vita scorre su di te, forgia il tuo corpo e la tua mente, provo allora ad immaginarne l'esito... mi chiedo se tu sia pronta ad accogliere in te l'accenno della donna che sarai... penso agli sguardi futuri che forse attirerai, che spero ~ vorrei si posassero su di te, cortesemente, con la delicatezza di un abbraccio, una carezza affettuosa.

Ieri quando ti sei accorta che ti guardavo sei arrossita e ti sei subita coperta dicendomi “Mamma!", ma ti è scappato un sorriso e alla mia constatazione come stai crescendo... mi hai risposto:

"Mamma, ma io non voglio crescere, voglio rimanere piccola"

In verità, figlia mia, un po' lo sarai sempre sai... perchè finché riuscirai a mantenere in te un lato fanciullesco, spensierato, la vita non ti deluderà, riuscirà invece a sorprenderti e meravigliarti sempre, ricordatelo...

mi niña hermosa,
mi niña bonita, mi dulce princesa.

giovedì 13 ottobre 2011

In Itinere


Agata, occhi d'ebano e pelle ramata, con il suo piccolo tavolo d'osteria di bianco vestito, la scorgi quasi sempre al medesimo cantuccio, tra le sue leggiadre, abili dita, le "Figlie della Terra", le pietre dure e grezze, delle quali Lei amorevolmente ti spiega origini e virtù, si sublimano, prendono vita e diventano orecchini, bracciali, monili... e sfilano. Agata ha sempre un sorriso radioso per tutti, ogni tanto però quando parla del papà che ora non c'è più... gli occhi le si velano, cessano di illuminarsi e tacciono, ed allora Lei confusa e imbarazzata ti dice "scusami".

A  Irene, che passa a salutarla quasi ogni giorno e si ferma a parlare un po' con Lei, Agata la guarda e poi le dice spesso "a te ti voglio bene, mi ricordi tanto una persona cara del mio paese" e così le racconta... ed è come un eco che giunge lontano, come la sua terra d'origine.

Tra di loro è nato un premuroso e garbato legame o forse chissà... magari si è più semplicemente ristabilito, ora se sia amicizia, o l'incontrarsi di due anime forse entrambe un po' erranti ~ esuli, una in terra straniera e l'altra in patria, non ci è dato saperlo ed in fondo perché chiederselo

 "Carpe Diem"

... ciò che veramente importa, è solo che loro sembrano trarre da quei brevi ma intensi dieci minuti, un po' di colore e calore pur rimanendo infine semi~sconosciute. Ieri prima di andare via Agata era particolarmente triste, allora, Irene, le ha fatto una carezza sul viso e l'ha abbracciata, dicendole, mi raccomando... e poi mentre andava via, le ha chiesto come sempre

"ci sei domani?"

sì...
 ci sono persone
che entrano nella tua vita in punta di piedi
delicatamente ~ silenziosamente senza che tu te ne accorga
... e lì rimangono, semplicemente


lunedì 3 ottobre 2011

Natura Naturans


E così, sei stata via, iniziavo a pensare che non saresti più tornata

No, sono solo stata un po' lontana, sfocata, spesso poco percettibile anche a me stessa, avevo sola~mente bisogno di dare nuova forma, pienezza ai contorni forse un po' evanescenti. Sai, a volte, può semplicemente accadere come mi ha detto un'amica: "di non avere la testa ed il cuore giusti per stare qui..." e la lontananza, diviene quindi indispensabile.

Ma non è ancora arrivato il momento di comporre la parola "FINE", il mio viaggio è appena intrapreso, e poi, tu lo sai quanto io sia curiosa, di come mi piaccia riuscire ancora a meravigliarmi, ho così tante parole da catturare ed altrettante da pronunciare, e ancora tanto, troppo, da imparare, solo il tempo di riprendere il ritmo, e torno pian pianino a leggerVi e risponderVi

"Se il corpo prova esilio è nella pelle"

~ Erri de Luca ~


~ artista sconosciuto ~

domenica 21 agosto 2011

Hora Caniculae


Mater Naturae

annichilita
ammutolisce e assopisce
tra le spighe dorate e i rossi papaveri
il frinire delle cicale, invero, non affievolisce
lacera e satura il silenzio ~ tremula nell'aria tersa

se chiudo gli occhi e inspiro, ne ghermisco l'effimera vibrazione, prima che le note esalino l'ultimo respiro dissolvendosi nel riverbero della calura estiva, ed è come librarsi in uno spazio senza tempo



sabato 13 agosto 2011

Se un giorno d'estate...


In un diurno afoso e nostalgico, gli occhi frastornati, che peregrinano indagando l'orizzonte - mentre un flusso di pensieri misti, si sussegue a corrente alternata - può anche accadere, che un fremitimprovviso adeschi la tua attenzione, e di scorgere così, tra le spighe, infinitesimi attimi di vita "sospesi", che sembrano essere lì solo per te, e che un senso di serenità lambisca allora la tua mente, scarcerandola

"La mia vita è stata sempre così...
piena di piccoli segni che mi vengono a cercare "

~ Margaret Mazzantini ~


foto di albafucens

martedì 2 agosto 2011

Quo Vadis


"Cose così cosà"

mi chiedo, se sia meglio esser cicala o formica, ma la vita, in fondo, è un caleidoscopio di colori e sfaccettature, è bene quindi esser prudenti e saggi, bensì, impulsivi e spensierati, lungimiranza e leggerezza vanno ovviamente ben dosate ~ amalgamate

e l'esser... allora
più che leggero e insostenibile
diviene assai leggiadro ed ammissibile.



"Utere temporibus"
Sfrutta il momento felice

~ Ovidio ~

lunedì 11 luglio 2011

Agnitio


a volte, Vorrei...

confinare, anche solo sfumare lievemente quell'enigmatico velo di malinconia, smarrimento, che forse esacerba, calunnia i lineamenti Offuscandoli un po'

evitare, di attraversare la vita come brancicante, in cerca di appigli, sinecura, setacciando, rovistando, nelle altrui parole, sguardi, alla ricerca di consensi

affrancarmi dalla timida tunica, che gemellata a labbra impensierite, timorose, tutto tace, censura, lasciandolo deflagrare ~ implodere, svanire così.. inespugnato, insoluto, forse, anche un po' mesto, amareggiato, e indossare una veste nuova, che esprima, dica, canti, balli, respiri con me [solidalmente] che sia complice, e non avulsa, esule in terra patria

a volte, Vorrei...
"esserci" ed "essere"
semplicemente perché "sono"
riuscire a sentirmi ~ percepirmi da "sola"



... e poi



Vorrei essere guardato e non soltanto visto,

essere ascoltato e non soltanto udito”



~ Khaled Hossei ~ 

mercoledì 22 giugno 2011

Carpe diem


Ricomincio da qui, da oggi, un Oggi, che è anche ieri e domani, presente, passato e futuro al contempo, un attimo ci ha appena attraversati, ed è già trascorso ~ passato, che ecco sopraggiungerne uno nuovo, pregno del presente e carico dell'avvenire...

"In poesia i silenzi hanno lo stesso ruolo che in musica.
Sono una respirazione, ma sono anche l'ombra delle parole,
o il loro riflesso, dipende."

~ Daniel Pennac ~

il mio di silenzio, ultimamente, fa assai più rumore delle Parole, come risacca di mare ne dissemina detriti e schegge sulla linea di confine, lascia impronte ~ ghirigori cianotici sulla pelle, e il foglio bianco soffre in attesa... reclama inchiostro. ahimè le Parole, mia incommensurabile gioia nonché dannazione, perché c'è sia delizia che spossatezza nel leggerle e scriverle, dischiudo così timidamente, incuriosita, ma forse più consapevole la porta

... e ricomincio da oggi
domani? domani, è un altro giorno
l'attimo imminente,  è quel che conta


Montserrant Gudiol ~

lunedì 6 giugno 2011

Diaspora


Ci sono momenti, in cui, le Parole si confondono... sgualciscono... e così camuffate, diventano difficili da percepire ~ decifrare, perché l'intelaiatura, il delicato reticolo che le incoraggia, esaudisce, sostiene e nutre, suffragato essenzialmente dalla miriade di sensazioni ed emozioni che pullulano dentro di noi, illanguidisce, si ottenebra un po'... le Parole, diventano quindi impercettibili come lieve sussurro... non riescono più ad esprimere, raccontare come desidererebbero, ed allora migrano...

Augusto Daolio diceva:

"C'è un altro mondo dentro di me
che racconto con il disegno e la pittura,
lo faccio da parecchi anni e alberi, rocce, cieli,
lune, ombre e altro popolano questi miei racconti.


Non disegno per riempire un vuoto
ma per vuotare un pieno che è dentro di me e preme.

Una specie di confessione, prima ad uno spazio bianco,
poi ad occhi che guarderanno".


Io "scrivo"per lo stesso motivo, per vuotare ~ portare una ventata d'aria fresca in questo piccolo mondo insito in me, simile ad una soffitta che trabocca... dove oltre ad esserci qualche residuato bellico, nel corso degli anni, ho, e continuo, a stipare alla rinfusa, pensieri, emozioni, sensazioni, piccoli segreti, gioie, dispiaceri, parole mai dette e tanto altro, per poterne poi così estrapolare ~ estrinsecare grazie alle Parole, ciò che vi germina e fermenta... e "leggo" per arricchirmi, viaggiare, colmare gli interstizi, per meglio capire.

giovedì 26 maggio 2011

Ousìa


Vorrei una casetta piccina picciò con un tantinello di verde tutt'intorno
gli infissi e le persiane in legno, che la mattina, quando un po' assonnate le dischiudi, svelando i sussurri ~ sospiri della notte, sbadigliano estroverse, spensierate, alla luce dell'alba che le sfiora, deliziate nello spalancare gli occhi, su panorami infiniti, là... fin dove terra e cielo si fondono in un abbraccio.

Dentro, avrebbe pareti color pastello, il pavimento in cotto, fiori, mobili dei tempi che furono... sicuramente una madia, un baule e poi tende evanescenti ~ leggere, riconoscenti di poter lasciar entrare, intravedere ciò che vi pulsa dentro, prosciolte finalmente dall’obbligo di dover invece celare, impedire, ad occhi indiscreti di insinuarsi.

"Ogni casa ha una sua musica,
sta nelle pareti che trattengono le parole,
il tono delle voci, le grida, il silenzio, i fiati"


~ Marco Lodoli ~

La mia casetta piccina picciò con un tantinello di verde tutt'intorno
avrebbe un respiro ritmato, lieve, come musica... ... brezza che soffia soave, e non affannato ~ sincopato come le case di città, si unirebbe ai rumori e ai suoni della natura, durante le fredde sere d’autunno e d’inverno duetterebbe con le fiamme del caminetto, che si alzerebbero briose e ridenti, illuminando la stanza, e spandendo nell’aria un profumo di sottobosco.

Avrebbe anche un piccolo portico e un dondolo, anzi no... che a me viene la nausea anche se solo vado sul girello o l’altalena, ma una bella panchina sulla quale sedersi ad ammirare il cielo, ascoltare il respiro della terra, il canto degli animali e la voce della Natura, di giorno, il giardino sarebbe invece chiassoso e indisciplinato, rallegrato dalle grida di bimbi, animali, amici e parenti.

Non so se avrò mai
la mia casetta piccina picciò con un tantinello di verde tutt'intorno
ma nell'attesa... l'ho costruita dentro di me, proprio lì... vicina alla bocca dello stomaco, al cuore e ai polmoni, perché possa nutrirsi, ricevere amore e respirare, protetta dalle vertebre


ed ogni tanto
io mi ci calo dentro, apro le finestre
e lascio entrare l'aria e il sole perché "viva".



"I sogni non svaniscono,
finché le persone non li abbandonano"


~ Phantom F. Harlock ~

.. ed io ho pennelli a bizzeffe
per acquerellarli e mantenerli "vivi"

 

domenica 22 maggio 2011

Intima~mente


"Creazioni d'Interni"

Il vento, lieve, insinuandosi tra le finestre socchiuse, mentre accoccolata ~ rilassata me ne sto a rifocillarmi sedotta e deliziata di parole, mi porta il profumo intenso della pioggia, lo scintillio dei lampi che sfuma la penombra, e la voce arrocchita dei tuoni, che con fragore irrompe impetuosa facendo vibrare, tintinnare, gli oramai veterani vetri delle finestre. 

Il ticchettio delle gocce ogni tanto tergiversa ~ illanguidisce, e tutto per un breve attimo sssshhhhh... tace, mi svago, intrattengo, a fare prigioniere le note proprio un attimo prima che esalino l'ultimo respiro dissolvendosi... poi, la Pioggia, come un abile direttore d'orchestra recupera lesta la battuta 

la musica
torna allora a fluire
duettare nella mente con le Parole
che si fondono in perfetta armonia ed empatia


~ Montserrant Gudiol ~

venerdì 13 maggio 2011

la Trama e l' Ordito


raggi di luna
nel cuore della notte
danzano lievi

muti pensieri
bisbigliano ricordi
passati e presenti

 indugiano
poi... scivolano via
e la mente, così sollevata
scarcera e rilascia, si distende

a volte, i pensieri
fanno un tale baccano nella testa


~ Nicoletta Ceccoli ~


"Non voglio essere niente di così speciale,voglio solo cercare
di essere quella che in me chiede di svilupparsi pienamente"

~ Etty Hillesum ~

sabato 7 maggio 2011

De amicitia


Il 24 aprile
Panta Rei ha compiuto due Anni
che sono piccola cosa in fondo rispetto ad altri
ma per me rappresentano un percorso e una meta importante

Le Parole, cesellano ~ illustrano i nostri pensieri, stati d'animo, emozioni, possono creare scompigli, lenire, tenere compagnia, spesso colmano vuoti a perdere... sì, insomma, suscitano un'infinità di sensazioni, a volte, possono anche ferire, ma questa è un'altra storia, e scorrerle, origliarne il brusio, la voce alla quale tentano di dare sfogo, espressione, per sentirle poi introfularsi ed effondersi... fruendo delle sfumature che ci regalano, è una delle cose che più amo nella vita.

Qui su Splinder, credo che le persone si incontrino, perché forse si riconoscono e rispecchiano un po' l'uno nell'altro, all'inizio non lo sai perchè nasce questo feeling ~ sintonia di pensiero, lo scopri solo strada facendo... rendendoti conto, di come, a volte, si sia accomunati non solo da un comune sentire, ma anche da un vissuto simile.

A volte, succede però, che mi allontano un po', perché... non saprei, ma mi assale come un senso di dispnea ~ fame d'aria, e mi manca quella subitaneità propria del discorrere... quella sottile, palpabile, deliziosa sensazione, che ci regala la lingua "Parlata"

... quel crogiolarsi nel crepitio dei suoni, arrivando quasi a percepirne la consistenza, mentre pronunciando le lettere, le schiacciamo contro il palato, oppure le lasciamo vibrare sulle labbra prima di lasciarle fluire via... e poi, il poter indugiare sugli accenti, le pause, le virgole, i punti, i doppi punti, i punti interrogativi ed esclamativi, per infondere alle Parole maggior calore e colore, farle sposare con un sorriso, uno sguardo, un gesto, che dia loro maggior enfasi, brio, esuberanza...

mercoledì 27 aprile 2011

Ambrosìa


Un frullio d'Ali
solletica il cielo
bombéndgiunge l'Ape
che saettando placida di fior in fiore
estatica ~ sugge il biondo nettare

nella borsa melaria
scorre infine soave un fiume dorato
e Lei, gongolante ~ sazia, e in stato di grazia
un po' ebbra ~ ballonzolante
zzz... zzz... se ne va





Andate fra i campi e i giardini e imparerete
che è piacere dell'ape raccogliere miele dai fiori,
ma è anche piacere del fiore cedere miele all'ape.

Per l'ape infatti il fiore è fontana di vita,
e per il fiore l'ape è messaggero d'amore, e per entrambi,
ape e fiore, dare e ricevere è piacere e necessità ed estasi.

Siate nei vostri piaceri come i fiori e le api

~ Kahlil Gibran ~

lunedì 18 aprile 2011

L'Ombra e la gnòsis


"Un complicato intrigo di donna, dubbi e supposizioni..."


Ti ho sbirciata sai... ieri pomeriggio al Parco, mentre seduta sulla panchina, con le gambe leggermente accavallate e distese, con la punta del piede destro ritmavi il tempo, dirigevi note mute e immaginarie... sì, di quelle che sussultano ~ vibrano solo per te, nella tua testa, perché dire che sei stonata è un eufemismo, e laddove falliscono le labbra... a modularle e renderle armoniose, ci riesce infine la fantasia, un po’ d'amore, e direi anche un pizzico abbondante di magia...

... ed eri così curiosa, buffa da guardare mentre mordicchiandoti il labbro inferiore, proprio là, all'angolino, dove le labbra s'incontrano e uniscono formando la "rima"... tu, smarrita ~ assorta, concepivi, ritoccavi fiumi di Parole su quel tuo quadernino nero, e la penna, compiva strane evoluzioni... piroettava tornando sui suoi passi, cancellava, dirozzava, ingentiliva, scarabocchiava fiori, soli, alberi, paperelle...di quelle che si disegnano senza staccare mai la penna dal foglio, grulla che sei...

A volte, avrei propria voglia di sbirciarci dentro a quelle pagine affollate di una scrittura minuta e pulita, direi elegante, quasi un arabesco, perché come un amanuense è volentieri che ti compiaci, intrattieni a tratteggiare le linee rette, i contorni, i ricci, le curve dei "caratteri"... giacché ogni vocale, consonante, ha una sua peculiarità, timide, audaci, alcune sono snelle ~ altre ridondanti.

mercoledì 30 marzo 2011

Primavera non bussa..


Madre natura
seduce e inebria
gremita di mille colori e profumi

il pallido e diafano incarnato
destandosisi irraggia  e acquerella
di nuance delicate via... via... sempre più intense
è  irruenta e impulsiva ~ impaziente  e capricciosa

la Primavera

un'esuberante adolescente
lei, erompe all'improvviso
in tutta la sua endemica e genuina bellezza
portando con sé un pizzico di magia, sensualità e leggiadria

Buona Primavera a tutti VOI



~ ascolta ~

Non puoi mai fermare la primavera,
Puoi essere sicuro che io non smetterò mai di crederci.

La rosa si arrampicherà mentre arrossisce
La primavera è davanti e l’autunno indietro
E gli inverni sognano ogni volta lo stesso sogno.

Non puoi mai fermare la primavera
Anche se ti sei perso per strada
Il mondo continuerà a sognare la primavera.

Perciò chiudi gli occhi ed apri il tuo cuore
A colui che sta sognando di te.

Non puoi mai fermare la primavera, dolcezza.
Ricordati di tutto ciò che può portarti la primavera
Non puoi mai trattenere la primavera.

~ Tom Waits

mercoledì 9 marzo 2011

Sogno di una notte di fine Inverno


Altolà! forestiera, recondita, incorporea, creatura, che silenziosa, snidi, origli e frughi, nei miei recessi, mentre estatica me ne sto, a srotolare impalpabili pensieri, scaltra, i mie passi incalzi, disseminando il percorso di bugiardini, ma... da quali isolate contrade giungi ~ abissi emergi, e quali ermetiche predizioni vai vaticinando, riponi pure i tuoi tarocchi, tu, non mi plagi nè abbacini

io
arbitro
i responsi
sono solita sviscerarli da me...

Travolta da un'insolita sensazione 
in  una  meditativa  serata  d'inverno


immagine da web ~ artista sconosciuto


"Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte
inciampi nei miei più segreti pensieri?"


~ William Shakespeare ~

martedì 1 marzo 2011

Mutatis mutandis


"Lasciti"

ci sono ferite
che faticosamente cicatrizzano
il loro ricordo, non sfuma né diviene obsoleto
ci hanno di sovente graffiati ~ escoriati nel profondo
lasciano delle ecchimosi, che il tempo, riesce a mitigare solo un po'...


La vita, ci vede spesso errabondi, direi anche un po' teatranti, costretti a recitare parti che non vorremmo, ma che di sovente, ci vengono invece imposte, tutto quel che accade... però, ha un suo perché, ragione di esistere "ciò che non ti distrugge sai... spesso ti tempra" e ci consente di "Divenire" forse più sensibili e accorti nei confronti degli altri, nonché consci, di quelle che sono le mille sfumature, sfaccettature e spigolature della vita.

Siamo quello che siamo... proprio in virtù del nostro recondito ~ vissuto, che rappresenta il nostro bagaglio interiore e ci accompagna ovunque... e sia nel bene che nel male, è "unico e speciale", perché "illustra la nostra storia, e quella storia, siamo noi", non possiamo barattarla con una più confacente, edificante, tantomeno farle indossare un nuovo sofisticato abito, affinché celi gli strappi del tempo, possiamo sicuramente però, rammendarla, tentare di riconciliarci con essa e guardare avanti, in fondo sai... basta solo volerlo o quantomeno desiderarlo, il resto poi viene da se, credici.

Arriva il momento in cui bisogna "consentire a ciò che deve morire che lo faccia, perchè ciò che rimane, viva" (cit.ne)

"Le fiabe non insegnano ai bambini
che i draghi esistono, loro lo sanno già che esistono.
Le fiabe insegnano ai bambini che i draghi si possono sconfiggere"


~ Gilbert Keith Chesterton ~


"Only You Know" ~ Patricia Krebs


questo post è dedicato a due carissime Amiche
a chiunque si trovi a dover voltare pagina, o attraversa un momento difficile
ed infine, un po' anche a me stessa

perché io...

"Io voglio essere sempre una persona
in grado di vedere le facce che non vengono mostrate,
che silenziosamente svolgono il compito assegnato loro nella vita.

Io voglio essere capace di questo,
perchè le cose più importanti dell'esistenza,

 quelle che ci plasmano, non mostrano mai il loro volto" 
 
~ Paulo Coelho ~

martedì 15 febbraio 2011

Winter Moments


Tempo di
nebbie e cieli spesso cinerei
aspersi qua e là d'azzurro ~ indaco e cobalto
albori e crepuscoli fuggevoli ed evanescenti
che esaltano niveii e diafani paeaggi ammantati di silenzio

Tempo di
giornate timide che rimpiccioliscono
crogiolandosi gaie e un po' annoiate al tepore di vellutati raggi
e notti dilatate, impreziosite dalla cintura di Orione e dalle Vergilie Pleiadi


ma anche di note
nostalgiche e vibranti
nelle quali potersi adagiare e cullarsi
l'Inverno, stasera, musicalmente, mi piace immaginarlo così

"Sad Romance Violin"~ Thao Nguyen


lunedì 7 febbraio 2011

Lucus a non lucendo


Ore
disadorne e smagliate
sc
orrono sottovoce ~ apatiche

ritmando l'alternarsi ansimante di giorni e notti perpetue ~ incolori, attraversate da dame che promettono delizie, ma è un reame senza terra, gloria ne corona. cuori disabitati, anime soggiogate e sogni infranti, permeano e usurano i vicoli della città.

Le vedi quasi sempre sui cigli delle strade, seducenti e guizzanti come alberi che ondeggiano nel vento. La luce emessa dalle "lucciole" è una luce cosiddetta "fredda" brilla, ma non emana calore, le ali delle femmine a differenza di quelle dei maschi sono ridotte ed impediscono loro di spiccare il volo, ed allora, si trovano più frequentemente a terra, magari appena nascoste dall'erba...


"Nomen Omen" 

chi le ha definite "Lucciole"
doveva essere o un'esperto entomólogo o assai ironico


"Lucciola" ~ Nicoletta Ceccoli

sabato 22 gennaio 2011

Con~fondersi


è
palpabile
p
ercettibile
as
saporabile

il respiro

che giace tra le labbra
prima che armonizzino in un bacio

centellinandosi

vive di emozioni
l'attimo sospeso


"La vicinanza"~ Izabela Wolska  ~