... daje de tacco, daje de punta, le scarpe, tra le mani di Andrea sembravano danzare, volteggiare, tu gliele portavi incanutite, cor fiatone, la lingua a penzoloni, e Lui, te le restituiva tutte azzimate, pimpanti, le rughe spianate dall'adesivo neoprenico, lo chiamavano il chirurgo estetico delle cioce. Chiamavano, mica perchè è morto, ma è come se lo fosse... la bottega, alla fine, gliel'hanno fatta chiude, la crisi, la gente che spesso le scarpe us[ur]ate le butta e se le compra nuove perchè tanto all'outlet costeno poco, l'avvento dei macchinari, quei damerini tutti impomatati che le mani mica se le sporcheno, quelle di Andrea, invece, dopo decenni di... e daje de colla, daje de martello, erano diventate carta vetrata, ma io so' sicura, che quanno accarezzava la donna sua diventaveno de velluto. I mestieri antichi, oggi, tendono a sparì [dimenticati] li chiamano tempi moderni... io però ad Andrea nun me lo scordo mica, così come il rumore del martello sull'incudine, l'odore della colla [certi sogni].
"Poi ori lontanissimi e uno zaffìro, nel cielo: come cigli a tremare sopra misericorde sguardo. Quello che, se poseremo, ancora vigilerà. I battiti della vita sembra che uno sgomento li travolga come in una corsa precìpite."
"Paradigmi rovesciati" ~ foto di albafucens
"Un uomo è quello che ha commesso.
Se dimentica è un bicchiere messo alla rovescia, un vuoto chiuso."
~ Erri De Luca ~
~ Erri De Luca ~